Aborto: la petizione di Amnesty International contro il Texas, che lo vieta dopo la sesta settimana

Un disegno di legge in Texas negli Stati Uniti vorrebbe vietare l’aborto già a sei settimane di gravidanza, prima che la maggior parte delle persone sappia di essere incinta. La proposta include anche un programma di “ronde” che somiglia più a una caccia alle streghe: chiunque potrebbe citare in giudizio una persona sospettata di aiutare un’altra persona ad abortire, ottenendo addirittura una ricompensa di 10.000 dollari.

È chiaro: gli Stati Uniti stanno regredendo quando si parla del diritto a un aborto sicuro.

Il rifiuto della Corte Suprema di bloccare questo disegno di legge cancella di fatto il diritto all’aborto per decine di migliaia di persone in Texas e apre la strada a progetti di legge simili in altri stati. Inoltre, a giugno, la Corte Suprema si pronuncerà su un caso di aborto che potrebbe riportare indietro le lancette del tempo.

L’accesso all’aborto è un diritto umano. Secondo il diritto internazionale dei diritti umani, ogni persona ha diritto alla vita, diritto alla salute e diritto a essere libero dalla violenza, dalla discriminazione e dalla tortura o da altri trattamenti crudeli, disumani e degradanti. Costringere qualcuno a portare avanti una gravidanza contro la sua volontà, per qualsiasi motivo, è una violazione di tali diritti. L’aborto deve essere legale, sicuro e accessibile a tutte le persone.

Chiedi agli Stati Uniti di fermare i divieti di aborto!

La petizione

Al Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale

Alla Ministra per le pari opportunità e la famiglia

Al Ministro della salute

Mi rivolgo a voi con grande preoccupazione per quanto riguarda il diritto all’aborto negli Stati Unitiesortando a fare tutto il possibile per proteggere il diritto all’aborto legale e sicuro.

La recente decisione della Corte Suprema di porre fine alla protezione federale del diritto all’aborto è una palese revoca dei diritti umani e mette a rischio la vita e la salute di milioni di persone.

L’accesso all’aborto sicuro è una questione di diritti umani. Il diritto internazionale dei diritti umani chiarisce che le decisioni sul proprio corpo devono essere fatte dalla singola persona nel rispetto del diritto all’autonomia e all’integrità corporea. Costringere qualcuno a condurre una gravidanza indesiderata, o costringerlo a cercare un aborto non sicuro, è una violazione dei diritti umani, inclusi i diritti alla privacy, all’autonomia e all’integrità corporea.

Inoltre, l’eliminazione della protezione per il diritto all’aborto costituisce un terribile esempio che altri governi e gruppi potrebbero seguire nel resto del mondo nel tentativo di negare una serie di altri diritti umani.

Vi invito vivamente a richiamare i 50 governatori degli Stati Uniti a proteggere il diritto all’aborto legale e sicuro e a promuovere una legislazione che tuteli l’autonomia corporea, esortandoli a porre il veto a qualsiasi tentativo che indebolisca il diritto all’aborto o altri diritti relativi alla salute sessuale e riproduttiva delle persone. Non farlo sarebbe un grave fallimento nella difesa dei diritti umani, inclusi il diritto alla vita, alla salute, all’autonomia corporea, alla privacy e alla dignità.

Dove firmare: https://www.amnesty.it/appelli/usa-proteggere-il-diritto-allaborto/?utm_source=DEM&utm_medium=Email&utm_campaign=DEM9136ù

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