Gli elenchi dei non vaccinati over 50 non esistono ancora. Le multe non sono partite

Gli elenchi dei non vaccinati tanto sbandierati dal ministro Speranza non esistono ancora. Le multe non sono partite, almeno per il momento. La burocrazia italiana sta bloccando tutto e anche il Garante della Privacy non ha dato ancora l’ok al trasferimento dei dati.

Cosa è successo?

L’agenzia delle entrate non sa chi deve multare, perché nessuno glieli ha ancora comunicati. Le informazioni sulla vaccinazione sono contenute all’interno della tessera sanitaria di ogni cittadino, come è ovvio.

Le informazioni devono poi essere prese da Sogei, società informatica a cui il ministero dell’Economia ha affidato la gestione, e incrociate con i dati e con i codici fiscali dei cittadini. Una volta fatto questo lavoro deve inviare al ministero della Salute l’elenco degli over 50 che non risultano in regola con le vaccinazioni, che a sua volta deve passarli all’Agenzia delle Entrate.

Il Garante della Privacy e Sogni, come riportano molteplici organi di stampa oggi, sono ancora seduti al tavolo per capire se è possibile fare circolare i dati sulla vaccinazione degli over 50, perché sono dati sensibili, che riguardano la salute dei cittadini.

Ammesso che gli elenchi possano essere trasmessi, ci vuole altro tempo perché scattino le multe. Le persone potrebbero avere l’esenzione e le Ats, devono verificarlo con i cittadini. Chi riceve l’avvertimento ha tempo dieci giorni per documentare alla Asl di riferimento eventuali giustificazioni. Altri dieci giorni passano perché dalla Asl la verifica sullo stato del cittadino non vaccinato torni al ministero della Salute.

Qui i dati devono poi ripartire verso l’Agenzia delle entrate per avere gli elenchi delle persone effettivamente sanzionabili. I passaggi sono molti, come molte sono anche le persone che verrebbero a conoscenza di questi dati.

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