Chi vive a Milano lo sta vendendo. Il centro della città è vuota. Macchine ce ne sono poche, sembra di essere in lockdown. Il calo di fatturato a gennaio dei ristoranti si assesta su 1,5 miliardi di euro (fonte Coldiretti). Nel frattempo le bollette sono aumentate del 120% per le famiglie, del 70% per i negozi e del 105% per le imprese. Una situazione che sta portando al collasso l’economia intera di un paese.
“Sarei molto molto arrabbiato con chi ha fatto credere che con il green pass saremmo tornati alla normalità e avremmo ritrovato la normalità- così ha commentato la situazione Francesco Borgonovo, vicedirettore della Verità a Dritto e Rovescio – Sarei molto arrabbiato con le loro associazioni di categoria che hanno voluto le restrizioni, che li hanno spinti ad arrabbiarsi quando c’erano le proteste di piazza, dicendo che i i no vai gli avrebbero rovinato i consumi e distrutto il paese. Oggi, seguendo queste indicazioni di questo strumento, che come diceva Draghi, ci avrebbe reso tutti più sicuri e tutti più liberi, ci troviamo nella condizione di chiudere, di avere delle bollette che sono più che raddoppiate e di avere paura di uscire di casa, per non essere ingabbiati nelle regole burocratiche della quarantena.
Io capisco una persona che ha paura di andare al ristorante. Se questa persona lavora in proprio o deve uscire di casa per lavorare, se va al ristorante e si contagia, è costretto a stare in casa, anche se sta benissimo”
La politica, nel frattempo, impone regole burocratiche sempre più complesse da rispettare e resta lontano dal paese reale, chiusa nei suoi palazzi.
