All’Unesco verrà invece chiesto di svolgere una missione sulla barriera corallina di 2.300 km nei prossimi mesi e l’Australia dovrà inviare un rapporto sui progressi all’agenzia entro febbraio 2022, prima della scadenza del dicembre 2022 richiesta.
La Grande Barriera Corallina non è elencata come “in pericolo”
Il Comitato del Patrimonio Mondiale, composto da 21 Stati membri, ha deciso di non inserire la Grande Barriera Corallina australiana nell’elenco dei siti del patrimonio mondiale che sono “in pericolo”.
I gruppi ambientalisti hanno affermato che la decisione è stata una vittoria delle lobby industriali e che l’Australia, in quanto custode della più grande barriera corallina del mondo, è ora in libertà vigilata.
La decisione ignora una valutazione scientifica dell’organizzazione culturale delle Nazioni Unite UNESCO, che ha concluso che la barriera corallina era in pericolo a causa del cambiamento climatico e dovrebbe essere aggiunta all’elenco.