Carl Heneghan, direttore del Centre for Evidence Based Medicine di Oxford è stato uno dei pochi scienziati inglesi che ha parlato a difesa delle persone, ha detto che il pubblico è stato nutrito di “una narrazione di paura basata su falsità”.
È ora che i nostalgici del lockdown affrontino il vero orrore di ciò che la Gran Bretagna ha vissuto: “Non ci si può più nascondere dalle decisioni che sono state prese e dal loro terribile impatto su milioni di persone”, ha twittato Carl Heneghan.
“Un’ideologia fissa si era radicata nel cuore di Downing Street. I dati erano lì per supportare la politica: non importava se erano errati, purché supportassero il lockdown”, riporta Reaction.
Heneghan, insieme ad altri noti scienziati, ha espresso preoccupazione per la strategia Covid del governo nel settembre 2020, sostenendo che l’obiettivo di sopprimere il virus era “portare a danni significativi in tutte le fasce d’età, il che probabilmente compensa eventuali benefici”.
Lui e altre teste sagge, tra cui Sunetra Gupta, professoressa di epidemiologia teorica a Oxford, e l’oncologo Karol Sikora, professore di medicina alla Buckingham University, hanno chiesto “misure più mirate che proteggano i più vulnerabili dal Covid, senza incidere negativamente su coloro che non a rischio”.
Poco prima del secondo lockdown, annunciato il 31 ottobre 2020, Heneghan ha avvertito Johnson che gli scenari di morte su cui ha basato la sua decisione erano quattro volte troppo alti.
Non solo il consiglio degli scienziati scettici è stato ignorato, ma sono stati attaccati come maligni anticonformisti. Un editorialista del Guardian ha descritto quel campione della cura del cancro Sikora come “pericoloso”, mentre un altro ha liquidato Gupta come un “agente di disinformazione”.”
“Non ho potuto fare a meno di pensare che il pubblico non ti perdonerà quando scoprirà di essere alimentato da una narrazione di paura basata su falsità”, dichiara Carl Heneghan al Telegraph. “Ho passato molte notti insonni durante la pandemia mentre lottavo su come ottenere un approccio del governo basato sull’evidenza. Ma al mattino mi sono reso conto che i consiglieri non stavano ascoltando. Un’ideologia fissa si era radicata nel cuore di Downing Street. I dati erano lì per supportare la politica: non importava se erano errati, purché supportassero il lockdown“.
“I Lockdown Files rivelano che il Primo Ministro ha detto al suo gruppo WhatsApp che avevo detto “il modello di morte che ti è stato mostrato è già molto sbagliato”, poiché era obsoleto, essendo stato redatto tre settimane prima.
Il 6 novembre, Downing Street ha insistito sul fatto che i dati errati sul bilancio delle vittime fossero “un errore”. L’errore nei grafici ha reso i numeri troppo alti, ma ormai era troppo tardi per cambiare rotta. Il secondo lockdown era già iniziato”.
Il professor Carl Heneghan afferma che ci sono “domande serie” da porre sulle “persone che prendono decisioni” al governo.
“Quando diventi medico fai un giuramento. Primo, non fare del male. Non fai politiche diverse perché non vuoi far arrabbiare Nicola Sturgeon”.
I “lockdown files”, così soprannominati dal “Daily Telegraph”, il quotidiano dietro le rivelazioni, portano alla luce migliaia di messaggi scambiati al tempo della pandemia, e mostrano come sono state prese decisioni di salute pubblica che hanno riguardato milioni di inglesi.
Hancock ha affermato che le fughe di notizie sono “parziali” e ritraggono un “resoconto distorto”, non possono essere considerate l’ultima parola.
Il team Hancock sta accusando il Telegraph di “una fuga parziale di documenti riservati guidata dall’agenda” e afferma che il luogo appropriato per esaminare tutto questo è l’inchiesta ufficiale sul COVID. L’attenzione dei media, però, si sta concentrando più sul contenuto dei messaggi che su come sono arrivati al giornale.
L’inchiesta del Telegraph: https://www.telegraph.co.uk/news/lockdown-files/.
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