L’armata rossa liberò il lager di Auschwitz, ma ora i russi sono esclusi dalla cerimonia di commemorazione

Nel giorno della memoria i russi che liberarono i prigionieri rimasti nel lager di Auschwitz-Birkenau, saranno esclusi dalle cerimonie commemorative. I russi che liberarono il campo non potranno partecipare alle cerimonie dalla liberazione di quest’anno.

“Data l’aggressione contro l’Ucraina libera e indipendente, i rappresentanti della Federazione Russa non sono stati invitati a partecipare alla commemorazione di quest’anno dell’anniversario della liberazione di Auschwitz”, ha annunciato all’Afp Piotr Sawicki, portavoce del museo

Il campo di concentramento fu liberato dai soldati sovietici il 27 gennaio 1945. Finora la Russia è sempre stata rappresentata alle commemorazioni che si tengono il 27 gennaio di ogni anno. Il direttore del museo Piotr Cywinski ha detto di non essere stato “in grado di firmare una lettera con un tono invitante all’ambasciatore russo” a causa del conflitto.

Auschwitz-Birkenau è diventato un simbolo del genocidio della Germania nazista di sei milioni di ebrei europei, un milione dei quali morì nel campo tra il 1940 e il 1945 insieme a più di 100.000 non ebrei.

Il direttore del sito afferma che Mosca “avrà bisogno di un tempo estremamente lungo e di un autoesame molto profondo” prima che possa tornare a partecipare ai “raduni del mondo civilizzato”

Il museo ha denunciato l’offensiva russa come un “atto barbarico” nel giorno in cui la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio dello scorso anno.

“Alla decisione del Museo della deportazione di Auschwitz, di escludere la Russia dalle celebrazioni del 27 gennaio, non si può che rispondere con Hemingway: “Ogni essere umano che ami la libertà deve più ringraziamenti all’Armata Rossa di quanti ne possa pronunciare in tutta la sua vita”, commenta il Prof. Angelo D’Orsi. “Il merito dell’Armata Rossa, va ben oltre l’oltrepassamento dei cancelli di Auscwitz-Birkenau. Non possiamo non ricordare i  20-25 milioni di morti russi nella guerra mondiale, su circa 40 in totale. E oggi vedere messa la Russia non solo sul banco degli imputati, ma additata come abisso di “barbarie” è intollerabile. E chi sarebbero gli Stati e i popoli detentori della “civiltà”? La Polonia clerico-fascista? L’Ucraina di Zelensky, dove forze neonaziste sono parte integrante delle istituzioni? Israele che massacra i Palestinesi ogni giorno? Gli Stati Uniti e la Nato che hanno sulla coscienza tutte le guerre illegali degli ultimi 25 anni?”

 

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