Avv. Sinagra: “non c’è più un regime a difesa dei lavoratori, senza libertà dal bisogno c’è la sottomissione, c’è il ricatto, c’è il condizionamento”

Al convegno No Agenda 2023, l’Avvocato Sinagra ha espresso forti critiche riguardo alla situazione attuale del regime di tutela dei lavoratori in Italia. “Non c’è più un regime a difesa dei lavoratori, bisogna recuperare i principi che furono del tempo passato,” ha dichiarato, sottolineando come i principi fondamentali che una volta garantivano la protezione dei diritti dei lavoratori siano stati abbandonati.

Secondo l’avvocato, il lavoro rappresenta un elemento centrale nella vita delle persone e nel principio di tutela del risparmio e dell’uguaglianza. “Il lavoro è la cosa più importante della vita ed è la cosa più importante nella concretezza del principio di tutela del risparmio, del principio dell’uguaglianza. Qual è la prima libertà? La libertà dal bisogno, questa è la libertà. Perché se non c’è libertà dal bisogno, c’è la sottomissione, c’è il ricatto, c’è il condizionamento.”, ha affermato. Sinagra ha ricordato come nel passato regime ci fosse una preoccupazione genuina per l’uguaglianza sostanziale, ovvero la necessità che ogni individuo fosse messo nelle condizioni di competere e progredire nella vita, nel lavoro e nella società.

“Per uguaglianza sostanziale significa che ognuno deve essere posto nelle condizioni di poter competere e procedere nella vita, nel lavoro, nella società,” ha chiarito. “In mancanza della vera libertà che rende effettive le altre libertà e gli altri diritti, questi non hanno nessun significato”.

Questa visione contrasta con l’attuale approccio, che secondo Sinagra, favorisce libertà illimitate e diritti vuoti di significato senza la libertà fondamentale: quella dal bisogno. “Qual è la libertà capitale? Amici, la libertà dal bisogno, questa è la libertà. Perché se non c’è libertà dal bisogno, c’è la sottomissione, c’è il ricatto, c’è il condizionamento.”

Sinagra ha inoltre evidenziato le difficoltà affrontate dai giovani di oggi, che spesso non riescono a mettere su famiglia o trovare un lavoro stabile, vivendo nella disperazione. “Cosa se ne fa un giovane che non riesce a mettere su famiglia, che non ha un lavoro, che vive nella disperazione? Ma cosa se ne fa della libertà di culto, della libertà di associazione, della libertà di pensiero?” ha chiesto retoricamente.

Infine, Sinagra ha fatto un appello a considerare i principi del passato che sembrano essere stati dimenticati. Ha criticato l’attuale sistema previdenziale e pensionistico, sottolineando la necessità di correzioni che tengano conto della funzione sociale delle imprese, non solo della legittima aspettativa di profitto degli imprenditori. “Ci deve essere libertà e diritto d’impresa ma però rivolta ad una funzione sociale che vada oltre e aggiuntivamente alla legittima aspettativa dell’imprenditore che investe e rischia,” ha affermato.

Concludendo, Sinagra ha espresso preoccupazione per l’attuale tendenza verso la massima disoccupazione, evidenziando che l’unica vera risorsa dell’Italia è il lavoro. “L’Italia, l’unica materia prima, l’unica nostra forza è il lavoro e si va a colpire il lavoro? Ma mi dite che senso ha tutto questo?”

Le parole dell’Avvocato Sinagra rappresentano un invito a riflettere sulla direzione che sta prendendo la società italiana, recuperando quei principi di uguaglianza e tutela dei lavoratori che hanno caratterizzato un passato non troppo lontano.

 

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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