Ucraina: fanno saltare il gasdotto, una infrastruttura fondamentale per noi e continuiamo a mandare soldi e armi. “Questo è un mondo di pazzi!”, Giorgio Bianchi “Non succede nulla, nessuno dice nulla, come se nulla fosse”

“Non succede nulla, nessuno dice nulla, come se nulla fosse. Questi hanno fatto saltare un’infrastruttura fondamentale per noi. Se l’avesse fatto un russo, se fosse stato scoperto che era un sommozzatore russo, avrebbero invocato l’articolo 5 della NATO e dichiarato guerra alla Russia”, commenta Giorgio Bianchi sulle ultime notizie riguardo la responsabilità dell’attentato al gasdotto Nord Stream. “Invece l’ha fatto un ucraino.

Andiamo a far saltare il gasdotto, dai, che facciamo? Andiamo al supermercato, compriamo l’esplosivo, andiamo giù, lo piazziamo, ci mettiamo su col telecomando e lo facciamo saltare. Poi dicono che noi siamo i complottisti. Prima hanno detto che lo aveva fatto saltare per aria Putin, vi ricordate? Ovviamente tu, quando parti per le vacanze, cosa fai? Chiudi il gasdotto. E qualcuno si è bevuto questa fandonia? Addirittura gli ucraini, quelli che hanno fatto saltare il gasdotto, avevano invocato l’articolo 5 della NATO contro la Russia perché avevano puntato il dito contro di loro. Mi sembra di essere sulla Luna. Zelensky decide di far saltare il gasdotto, anzi, è Zelensky a deciderlo.

Zelensky gli dà l’ok. La CIA se ne accorge e finge di dire che non dovrebbero farlo. Zelensky decide di andare avanti comunque e lo fa saltare. Il consigliere di Zelensky il giorno dopo dice che sono stati i russi, pur sapendo che sono stati loro, e quindi ci vuole spingere verso la terza guerra mondiale, no? E poi, tra l’altro, cosa fanno? Lo fanno diventare ambasciatore ucraino a Londra, giustamente come premio. In Europa tutti i titoli parlano di uno stato criminale che attacca le centrali nucleari, che ha attaccato uno stato sovrano come la Russia, con 6.000 testate nucleari, e che potrebbe dichiarargli guerra e incenerirli.

Hanno distrutto un’infrastruttura fondamentale per l’Europa e noi che facciamo? Gli mandiamo i soldi e le armi. …Poi (in Italia) non si trova uno straccio di soldo per le famiglie italiane. La televisione di Stato italiana entra illegalmente in Russia come un freelance qualsiasi, e fa servizi di propaganda contro la Russia, come se nulla fosse. Questo è un mondo di pazzi!

Arrivano notizie che stanno progettando di utilizzare una bomba sporca a Zaporizhzhia, oppure alla centrale in Russia, nella regione di Kursk e nel frattempo i tedeschi vogliono ancora mandargli finanziamenti, carri armati”.

Il Nord Stream,  l’aveva detto Biden che non si doveva fare e che presto sarebbe diventato un tubo d’acciaio inutilizzabile sul fondo del mare. E hanno accusato i russi. Come continuano ad accusare i russi di ogni nefandezza, e ancora oggi ci sono giornali  che continuano a dare del criminale, del pazzo a Putin. Ma dall’altra parte, chi sono i pazzi e i criminali?

Questi bombardano le nostre infrastrutture. Figuriamoci cosa potrebbero fare se avessero mano libera con i russi.

E i russi non hanno il diritto di difendersi? Il diritto di difendersi ce l’hanno solo gli ucraini, che poi tra l’altro hanno fatto saltare il gasdotto?

Stiamo ballando sul bordo di un vulcano che sta per esplodere qui. E piano piano, passo dopo passo, centimetro dopo centimetro, ci stanno portando letteralmente verso il caos.

Veramente, certe volte c’è da rimanere sconvolti.

Sono veramente paesi completamente asserviti e sono veramente il braccio armato come la mafia, come i narcos. L’impero da sempre si avvale di strutture criminali, lo ha fatto nel passato, lo sta facendo nel presente e lo farà nel futuro. E si avvale soprattutto di stati canaglia, stati criminali armati fino ai denti, abitati da soggetti fanatici, ideologizzati, che sono completamente accecati dall’odio, dal fanatismo e dall’ideologia. E purtroppo questo tipo di mentalità stanno cercando di importarla anche qui da noi, perché poi è chiaro che da qualche parte dovremo atterrare, no? E lo ripeterò fino alla nausea. Questa è la storia dell’uomo che precipita dal grattacielo e continua a dire: ‘Fin qui tutto bene, fin qui tutto bene.’

Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.”

Fonte

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