L’attacco al movimento pacifista è iniziato con la caduta del muro di Berlino e l’assorbimento dell’Europa nella Nato, Alessandro Orsini

“Il violentissimo attacco in atto contro il movimento pacifista ha una prima causa lontana, che è la caduta del muro di Berlino“, spiega Alessandro Orsini. “Quando è caduto il muro di Berlino, nella società internazionale si sono liberate enormi quote di potere mondiale e gli Stati Uniti e la NATO, più in generale quello che io chiamo il blocco occidentale, si sono lanciati nell’arena internazionale per fare man bassa, per acquisire queste quote di potere mondiale rimaste libere a causa del crollo della Russia.

Nel mio primo libro, che si intitola “Ucraina, critica della politica internazionale”, spiego che la Russia ha attraversato due grandi fasi. La prima la chiamo il periodo nero della Russia. La Russia, nel 1993, ha vissuto una terribile guerra civile che culmina con il bombardamento del Parlamento russo. Tra il 1994 e il 1996, la Russia perde la prima guerra cecena, perde la prima ma vincerà la seconda, sotto Putin tra il 1999 e il 2009.

Nell’agosto del 1998, anche come conseguenza dell’impoverimento causato dalla guerra in Cecenia, la Russia è semplicemente crollata e la NATO approfitta di questo crollo per bombardare la Serbia nel marzo del 1999.

Non esiste nel mondo nessuna alleanza che violi il diritto internazionale come le democrazie occidentali. Il bombardamento NATO della Serbia è stato un bombardamento in violazione del diritto internazionale e noi vedremo che la NATO nel 2011 bombarderà la Libia in violazione del diritto internazionale, che gli Stati Uniti nel 2003 invaderanno l’Iraq in violazione del diritto internazionale. Non c’è nessuna civiltà che negli ultimi 30 anni abbia violato il diritto internazionale come le democrazie occidentali guidate dagli Stati Uniti.

E che cosa accade in questo tempo? Accade che l’Occidente si espande enormemente e noi dobbiamo capire come questa espansione abbia avuto ripercussioni in Italia. Ebbene, la NATO viene fondata nel 1949 da 12 paesi, oggi la NATO si compone di 32 stati, anzi in realtà 33 perché come vi mostrerò l’Ucraina è un membro di fatto della NATO. E questa espansione della NATO nel 1999 include la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Polonia. Il Cremlino tuona contro questa manovra, la NATO nel 2004 ingloba altri sette paesi. Voglio mostrare, voglio porre davanti ai vostri occhi l’ordine internazionale destabilizzato dall’espansione impressionante dell’Occidente. Nel 2004 la NATO assorbe l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Slovacchia, la Bulgaria, la Romania e anche la Slovenia. Siamo a 10 paesi tra il 1999 e il 2004.

Il Corriere della Sera ha scritto molte volte che questi paesi sono entrati nella NATO perché avevano paura di essere invasi dalla Russia. È falso. Semplicemente falso. Io ho consultato la documentazione storica dell’epoca e non c’è traccia di questa paura da parte di quei paesi. E ho guardato anche i resoconti degli incontri tra l’allora segretaria generale della NATO e Putin e non c’è traccia di questa motivazione per l’ingresso di questi paesi.

L’argomento principale all’epoca dei fatti nell’Occidente era che questi paesi dovessero essere assorbiti, per esempio nel 1999, per proteggerli dal crollo della Russia e dall’instabilità in cui, questo diceva la NATO, quei paesi sarebbero potuti precipitare a causa dell’instabilità della Russia. Non è così, è assolutamente falso che quei paesi siano entrati nel 1999 e nel 2004 nella NATO perché temevano di essere invasi dalla Russia. Non c’è traccia nella documentazione storica dell’epoca di questa motivazione.

Questo, quindi, è il primo punto per capire l’Italia oggi, questa espansione impressionante della NATO, che arriva ai confini della Russia.

Il secondo elemento geopolitico di trasformazione della società internazionale che dobbiamo considerare, per capire oggi l’attacco ai pacifisti in Italia, è un altro fenomeno storico importantissimo, l‘assorbimento dell’Unione Europea dentro la NATO. Dei 27 paesi che compongono l’Unione Europea, è la NATO a dire cosa fare, e invece accade esattamente il contrario: è la NATO, cioè la Casa Bianca, che dice all’Unione Europea cosa fare.

Questi due elementi sono fondamentali per capire l’oggi, perché questa espansione impressionante del blocco occidentale ha precipitato l’Italia nelle guerre della NATO e degli Stati Uniti.

Tant’è vero che l’Italia viene coinvolta in una missione di pace che in realtà è una missione di guerra in Afghanistan per 5 anni, dal 2001 al 2006, e poi l’Italia, dentro questo movimento espansivo dell’Occidente, viene coinvolta in un’altra missione di pace che in realtà è una missione di guerra, tra il 2003 e il 2006 la missione italiana in Iraq.

A questo punto, il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Giornale, Il Foglio, oggi attaccano i pacifisti, questi giornali sono i portavoce della Casa Bianca. Non è molto difficile comprendere perché questi giornali attacchino così violentemente il movimento pacifista e le cause per cui lo fanno. È un processo di egemonizzazione della cosiddetta stampa dominante in Italia da parte della Casa Bianca, riprodotta e diffusa fedelmente dal Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Giornale, Il Foglio e così via. Se voi fate l’analisi comparata dei documenti (articoli) scritti, vedrete che questi documenti sono sovrapponibili. I documenti di propaganda della Casa Bianca, cioè l’interpretazione della guerra in Ucraina, il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Giornale, Il Foglio e chi più ne ha più ne metta.”

Fonte

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