Una proposta per una maggiore autosufficienza alimentare per Roma: dare l’Agro Pontino agli agricoltori

“A Roma abbiamo l’Agro Pontino a due passi, ci sono delle sezioni, delle porzioni del territorio urbano che potrebbero essere adibite all’agricoltura. Esistono delle piccole aziende con dei piccoli orti, ma tutto questo deve rientrare nel nostro modo di essere e di fare”, propone Matteo Brandi a 100 giorni da Leoni.

Roma, senza l’approvvigionamento dall’esterno, quanto ha di autonomia? Roma? Tre giorni. Vuol dire che dopo tre giorni finiscono le scorte negli scaffali di supermercati e finiamo a gambe all’aria.

Eppure noi abbiamo, ripeto, interi campi che possono essere coltivati, abbiamo la possibilità di dar da mangiare ai romani stessi, ma non lo si vuole fare perché deve essere tutto mercato, mercato, mercato, mercato.

Noi siamo la terra del piccolo e del bello. Piccolo e bello. E non è un caso che invece ci vogliono imporre il mondo del grande e squallido.

D una parte c’è l’identità, il territorio, la tradizione, il retaggio culturale, dall’altra invece il mondo senza frontiere, senza identità, dove nulla ha senso, dove nulla ha valore, o meglio, dove tutto può assumere un valore puramente economico. Dove tutto è in vendita, dove tutto è speculazione. Questi due monti si stanno confliggendo, come giusto che sia. Il discorso è che uno di questi due monti, cioè quello fluido, senza identità, è quello che ha le leve finanziarie, ovviamente, ma dall’altra parte c’è la terra. E come diceva un vecchio detto indiano, quando vi sarete mangiati tutto vi prenderete coscienza che non potete mangiarvi il denaro.

Noi dobbiamo tornare a quell’agricoltura a zero chilometri, che ci vendono oggi come qualcosa di straordinario, ma non è straordinario, è una cosa che avevano già i nostri nonni, con cui dovremmo imparare a nutrirci in maniera sana.   Questa cultura alimentare sta nelle nostre vene, sta nella nostra storia. Sta tutto lì, dobbiamo solo riscoprire quella che è la nostra ricchezza su cui siamo letteralmente seduti. E su questo l’Italia può dire la sua in tutto il mondo, ma soprattutto agli italiani.

Prima di pensare ai mercati globali, pensiamo agli italiani”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Per non dimenticare: L’Europa contro gli agricoltori: durante la protesta approvano la nuova direttiva sugli Ogm, a cui cambiano nome, nuove tecniche genomiche

Per non dimenticare: Contro gli agricoltori filo spinato a Bruxelles e mezzi corazzati per bloccare l’ingresso a Parigi

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

 

Altri articoli interessanti