Rapido decadimento dell’efficacia dei vaccini contro tetano, difterite, polio IPV, epatite B, pertosse, Haemophilus, influenza e meningite B, la spiegazione di Assis, Associazione di studi e informazione sulla salute

L’’“immunità di gruppo” o “di gregge”, che si otterrebbe con un’alta copertura (≥95% per quasi tutti i vaccini pediatrici) non riguarda tutte le vaccinazioni e non tiene conto dei dati epidemiologici delle diverse malattie. Non possono fornire “protezione comunitaria” i vaccini contro tetano, difterite, polio IPV, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae tipo B, meningite B, probabilmente influenza; e in parte anche quelli contro parotite e varicella, per il rapido decadimento dell’efficacia”, scrive Assis, Associazione di studi e informazione sulla salute.

La Consulta ha ribadito anche recentemente nella Sentenza 14/2023: “un trattamento sanitario obbligatorio ex lege è ammissibile alle seguenti condizioni: se è diretto non solo a migliorare o preservare la salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri (…)”.

Questa condizione non è rispettata dalla maggior parte delle vaccinazioni pediatriche, pertanto va sospeso immediatamente l’obbligo per i vaccini che non determinano immunità di comunità.

Tali vaccini non rispondono neppure all’ambizioso obiettivo dichiarato di aver “eradicato” le malattie, proprio perché non danno effetto gregge, e perché la scomparsa di queste malattie è determinata da altri fattori, tra cui il cambiamento di condizioni di vita e l’adozione di opportune misure igieniche. La polio è stata prevenuta con efficacia dal vaccino Sabin OPV, non dall’IPV attuale, che ha efficacia dubbia sull’infezione.

La scelta di vaccinare dovrebbe essere basata su una valutazione personale e informata, non su un mandato statale coercitivo, e le autorità sanitarie dovrebbero concentrarsi sull’educazione e sull’informazione, fornendo dati chiari, completi e accessibili ai genitori. Campagne informative basate su prove solide e rispettose delle preoccupazioni individuali sono più efficaci nel promuovere la fiducia e l’adesione consapevole ai programmi vaccinali”.

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