“Il vaccino è un preparato derivante da una sospensione di batteri o di virus; spiega Armando Manocchia.
“Batteri o virus che possono essere vivi, attenuati o uccisi. Sono detti antitossici, quelli costituiti da batteri del tifo, della tubercolosi, della peste, eccetera. Sono detti antivirali quelli costituiti da virus della polio, della rabbia, del vaiolo, dell’influenza, eccetera. Per manipolazione genetica sono ottenuti gli altri vaccini. Il principio su quale si basano le vaccinazioni di massa e inoculando nell’organismo questi virus o batteri, vivi, attenuati o uccisi, naturali o manipolati geneticamente, si sviluppino poi degli anticorpi che dovrebbero proteggere l’organismo contro la malattia di cui si è ricevuto il virus, oppure contro il batterio iniettato nel sangue o assunto pre-diaurale.
Ma vediamo come e dove sono coltivati questi cosiddetti vaccini e soprattutto che cosa contengono.
Di fatto il vaccino del vaiolo è coltivato sulla pelle di vitello, di vitelli, sulla pelle di pecora oppure occhi di coniglio.
Il vaccino del tetano è ricavato da tessuti di cavallo.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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