INAZ presenta il suo primo bilancio di sostenibilità. L’impegno: «Giocare un ruolo attivo e sostenibile nella società civile»

INAZ Srl, azienda milanese specializzata in software, cloud, outsourcing e consulenza per il mondo HR, ha approvato il suo primo bilancio di sostenibilità, relativo all’esercizio 2023. In questo modo la società, fondata nel 1948 per portare innovazione aziendale (da qui l’acronimo INAZ) negli uffici del personale delle imprese italiane, compie un importante passo nel percorso di responsabilità sociale che persegue fin dalla sua nascita, formalizzando l’inserimento dei temi ESG all’interno delle proprie strategie di business. «La sostenibilità deve permeare ogni fibra della nostra organizzazione e ogni scelta aziendale deve tenere conto dell’impatto ambientale e sociale – dichiara Ludovica Busnach, Direttrice ESG e Sostenibilità INAZ –. Un impegno che non nasce certo oggi, ma che abbiamo rafforzato e sistematizzato con alcuni passi recenti, come il conseguimento della certificazione ISO 14001 per il sistema di gestione ambientale, l’adesione al Global Compact dell’ONU e, ora, anche la pubblicazione del nostro primo bilancio di sostenibilità, che documenta agli stakeholder i risultati raggiunti e le priorità che ci siamo dati».

Gli obiettivi raggiunti negli ultimissimi anni riguardano inoltre l’ottenimento della certificazione ISO/IEC 27701 (sistema di gestione della protezione dei dati personali) e il rinnovo di numerose altre (ISO 9001, ISO/IEC 27001 con estensione alle linee guida 27017, 27018, 27035). Nell’ambito della gestione HR è stato siglato il primo accordo di smart working individuale mentre per quanto riguarda la formazione sono state varate le prime edizioni di INAZ Academy, progetto per la diffusione delle competenze professionali nel campo dell’amministrazione e gestione del personale. Nel 2023 è stata inoltre definita la prima matrice di doppia materialità ed è stata completata la nuova indagine sulla customer satisfaction.

Come società che da oltre 75 anni è un punto di riferimento per il mondo HR, INAZ si definisce prima di tutto un’impresa di persone per le persone, «intese sia come gli uomini e le donne che lavorano nella nostra organizzazione (323 persone a fine 2023), sia i nostri clienti, fornitori, partner e tutti i cittadini – spiega Linda Gilli, Cavaliere del Lavoro e presidente INAZ –. Ecco perché molti dei nostri SDG impattati, nonché le nostre priorità strategiche, si concentrano su vari aspetti legati al fattore umano, che è al centro del nostro operato: crescita professionale di ogni individuo, valorizzazione delle competenze e la formazione. Ma non solo: attribuiamo grande importanza anche alla condivisione delle nostre conoscenze e per questo abbiamo un ruolo attivo nella business community, nell’associazionismo di settore, nonché, nel senso più ampio possibile, nel mondo culturale, per diffondere un vero e proprio umanesimo d’impresa».

Per il futuro prossimo, Inaz sta concentrando il suo impegno sull’ampliamento dei programmi di formazione rivolti alle persone dell’azienda e a quelle esterne, sull’ottenimento della certificazione della parità di genere, sulla correzione delle disparità salariali, su mappatura competenze e performance management, sulla realizzazione di un’indagine di clima interna e sull’attivazione di un piano di welfare aziendale.

Come azienda che mira a curare e valorizzare il “fattore umano” sul lavoro, INAZ è particolarmente attenta a ciò che concerne il people management, salute e sicurezza, formazione e sviluppo delle competenze e, sempre più importante, la Diversity & Inclusion, che comprende la parità di genere, ma non solo. Spiega Ludovica Busnach, Direttrice ESG e Sostenibilità INAZ, «ci impegniamo ad essere attrattivi nei confronti delle nuove generazioni, promuovendo l’inclusione senza pregiudizi e discriminazioni in base al genere, all’età, agli orientamenti religiosi. Altra area di attenzione riguarda le persone con disabilità o provenienti da contesti sociali diversi: siamo infatti convinti che la diversità sia un valore e un arricchimento del nostro tessuto culturale, capace di portare creatività e innovazione».

Altre materialità individuate da INAZ riguardano innovazione e ricerca, protezione dei dati, soddisfazione del cliente. Commenta Enrico Abaterusso, Direttore Generale INAZ: «Il nostro dipartimento R&D si impegna quotidianamente per realizzare prodotti e funzionalità che migliorino la produttività dei nostri clienti e abbiano un impatto positivo sulle modalità di lavoro. Inoltre, la sicurezza e riservatezza dai dati è per noi un tema cardine su cui abbiamo costruito un rapporto di fiducia con i nostri clienti». Non solo, continua il Direttore Generale: «gli obiettivi ESG inoltre ci portano a costruire una catena del valore sempre più responsabile nei confronti di tutti gli stakeholder per migliorare l’impatto complessivo sull’ambiente».

Proprio la sostenibilità ambientale è una delle aree in INAZ sta aumentando il proprio impegno.  «Siamo consapevoli dell’importanza di questo tema, che sta entrando sempre di più nelle nostre strategie, come testimonia anche il conseguimento della certificazione ISO 14001 – conferma Antonio Bussolati, Amministratore Delegato INAZ –. Oltre a promuovere da sempre pratiche eco-compatibili, come il corretto smaltimento dei rifiuti, il risparmio energetico e l’utilizzo di materiali riciclabili, possiamo fare la differenza con il sostegno allo smart working, il ricorso ad energie da fonti rinnovabili, l’attuazione di piani di spostamento casa-lavoro, la dematerializzazione dei documenti». Nel 2022-23, inoltre, Inaz ha condotto un’analisi dettagliata dei propri consumi energetici, identificando aree di miglioramento e opportunità di ottimizzazione e mettendo in campo correttivi che hanno portato una riduzione significativa dell’intensità energetica in tutti i parametri considerati.

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