La provocazioni contro la Russia continuano. Zelennsky chiede più armi a lungo raggio e poi le usa per un attacco terroristico contro civili indifesi sulla spiaggia di Sebastianopoli nella Crimea russa. I primi report dei ministero russo parlano di 151 feriti, tra cui 27 bambini, diversi dei quali si trovano in gravi condizioni, 5 morti tra cui 3 bambini. Tra i cinque morti c’è anche la figlia di Oleg Averyanov, il vicesindaco della città portuale di Magadan come rende noto Interfax.
Le vittime erano bagnanti sulla spiaggia di Uchkuyevka, a nord di Sebastopoli, dove sono precipitati frammenti di un missile lanciato dall’Ucraina. Secondo la ricostruzione russa il missile Atacms lanciato dall’Ucraina, l’unico di cinque non intercettato è stato “deviato dalla sua traiettoria dalla difesa aerea” ed è “esploso sulla città”, ha denunciato il ministero della Difesa a Mosca.
“Davanti ai nostri occhi c’erano bambini… di 13-15 anni, i loro polmoni sono stati perforati – e la loro madre è stata uccisa.”, riferisce Donbass Italia (fonte) “Una guardia di sicurezza a Sebastopoli ha parlato dei primi minuti dopo l’attacco missilistico delle forze armate ucraine sulla spiaggia di Uchkuevka. Il suo collega e altre persone sono subito accorse per soccorrere i feriti. Sono riusciti a salvare circa 15 persone, ha aggiunto la donna”.
La Russia accusa gli Stati Uniti di aver fornito le armi e di avere provocato in maniera indiretta l’attacco. Il ragionamento del Cremlino è limpido: “Tutte le specifiche di volo per l’uso degli Atacms sono inserite dagli specialisti Usa sulla base dei propri dati di ricognizione satellitare. Per questo motivo la responsabilità dell’attacco missilistico deliberato contro i civili a Sebastopoli ricade innanzitutto su Washington che ha fornito queste armi all’Ucraina, e sul regime di Kiev, dal cui territorio è stato effettuato l’attacco”, afferma il ministero russo, scrivono Interfax e Tass, aggiungendo che tali azioni “non resteranno impunite”.
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