Trasfusioni e trasmissione della proteina Spike: “è sicuramente l’unico mezzo per il quale può essere trasmessa direttamente”, Dott. Giuseppe Barbaro

Il dottor Giuseppe Barbaro, specialista in medicina interna e cardiologia, noto per il suo lavoro sulle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali come l’HIV e gli effetti collaterali delle terapie antiretrovirali, ha denunciato al convegno No Agenda 2023 di Roma la possibile pericolosità delle trasfusioni da persone vaccinate contro il Covid. “La trasfusione è sicuramente l’unico mezzo per il quale può essere trasmetta la proteina spike”, ha affermato, facendo riferimento a informazioni ricevute via rete che suggeriscono come molti centri trasfusionali stiano distinguendo il sangue raccolto in base allo stato vaccinale dei donatori. “Non lo diranno mai, ma lo stanno facendo,” ha aggiunto, sottolineando che questo rappresenta il metodo più sicuro per la trasmissione della proteina spike, delle nanoparticelle e altre potenziali complicanze.

La notizia ci è giunta “attraverso notizie che noi riceviamo in rete, via Carbonara, sappiamo che molti centri trasfusionali adesso stanno facendo la raccolta di sangue e la distinguono per stato vaccinato”

Barbaro ha anche menzionato casi noti di complicanze post-trasfusionali in soggetti non vaccinati, come trombosi e miocardite, insorte dopo trasfusioni effettuate in situazioni di emergenza. La trasfusione ” è il metodo più sicuro per la trasmissione della proteina spike o anche addirittura dell’mNRA mesagero se c’è nelle nanoparticelle.

Non sono sconosciuti casi di complicanze post trasfusionali in soggetti non vaccinati, ossia i soggetti che dopo una trasfusione effettuata in urgenza, ad esempio un intervento d’urgenza a causa di un politrauma, hanno avuto una trombosi o una miocardite”.

Barbaro, che vanta oltre 200 pubblicazioni scientifiche e quattro libri sulle complicanze cardiovascolari dell’HIV, ha approfondito la sua ricerca sulla valutazione dei marker di adiposità viscerale e cardiaca. Utilizzando la determinazione ecocardiografica dello spessore del tessuto adiposo epicardico, ha studiato soggetti con lipodistrofia indotta da farmaci antiretrovirali, obesità e sindrome metabolica.

Le implicazioni delle dichiarazioni di Barbaro sono significative e suggeriscono la necessità urgente di ulteriori studi e di una maggiore trasparenza nei processi di raccolta e utilizzo del sangue donato.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Trasfusioni: uno studio pre prints mette in guardia dal rischio del sangue dei vaccinati

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su X: https://x.com/presskit_it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti