Come i pacifisti sono stati trasformati prima in putiniani paci-finti e poi in persone immorali. Si è agito sul lessico perché questo attacco non poteva essere fatto in maniera diretta, dato che la Costituzione promuove la pace. La spiegazione di Alessandro Orsini

Si tratta del “processo di sostituzione della cultura della pace con la cultura della guerra”, spiega Alessandro Orsini.

“Scoppiata la guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022, il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, Libero, il Giornale, attaccano il movimento pacifista e la cultura pacifista. A partire dal 24 febbraio 2022, i pacifisti in Italia sono stati derisi, in alcuni casi diffamati, insultati e bersagliati.

Questo è un grande paradosso, perché attaccare la cultura della pace e attaccare i pacifisti significa attaccare la Costituzione italiana stessa, dato che la Costituzione italiana è una Costituzione che promuove la cultura della pace e che rende politicamente normali i pacifisti. Che cosa vuol dire essere politicamente normali in una società politica è definito, almeno nelle nostre società, nella gran parte dei casi, dalla Costituzione.

Con riferimento alla Costituzione italiana, diciamo che è patologico non essere pacifisti.

Qualcosa non torna nella comunicazione del main stream perché la Costituzione italiana normalizza il pacifismo e la cultura della pace. Quindi, il lavoro che il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, Libero, il Giornale, il Foglio, devono fare, è un lavoro molto difficile, perché devono costruire un mondo che non esiste; devono sostanzialmente inventare una storia in cui i pacifisti sono persone spregevoli, persone immorali.

E qual è la strategia culturale che utilizzano questi quotidiani, tante trasmissioni televisive e trasmissioni radiofoniche?

Siccome sono consapevoli che questo attacco culturale non può essere diretto, perché attaccare la cultura della pace significa attaccare la Costituzione, la strategia che utilizzano è il disconoscere l’esistenza dei pacifisti.

Quindi, questa strategia culturale riposa innanzitutto sulla creazione di un lessico specialistico, di un linguaggio specialistico.

Nessuno parla dei pacifisti. I pacifisti sono soltanto o pacifinti o putiniani. I veri pacifisti non esistono per il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, Libero, il Giornale, il Foglio, ecc. Quindi, la creazione di un nuovo linguaggio per prendere il sopravvento sulle rappresentazioni collettive. Questa è la descrizione del tempo in cui viviamo.”

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Invito al dialogo per la pace del cardinale Matteo Maria Zuppi “C’è la convinzione che parlare voglia dire dare ragione all’altro. Ma ciò è falso. Gesù parlava con i pubblicani, senza essere uno di loro”

Per non dimenticare: Ucraina: “a sabotare la pace è stata la NATO, è stato l’Occidente …e ora questi personaggi ci dicono che noi dobbiamo essere pronti a difenderci”, Giorgio Bianchi

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su X: https://x.com/presskit_it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com