L’Oms vuole limitare l’uso di sale. Le tecniche manipolative e coercitive utilizzate spiegate dall’avv. Angelo Di Lorenzo: “consigliano di introdurre politiche obbligatorie”

“Il Direttore della Regione europea dell’OMS Henri Kluge (colui che ha richiamato all’ordine l’attuale Ministro della Salute italiano che aveva osato dichiarare, forse inconsapevolmente, che non avrebbe aderito al green pass dell’OMS), ha diramato un editto in base al quale si assume che nella regione europea il 42,5% di tutti i decessi ogni anno sono per malattie cardiovascolari, per un numero sconcertante di 10mila morti al giorno e di 4 milioni di decessi all’anno in tutto il mondo.

Il sig. Kluge dice di sapere cosa fare anche senza approcci basati sull’evidenza, di sapere cosa cambiare, come funziona il meccanismo che può aggiustarsi con un semplice calcolo, con la previsione di uno scenario, con un report insomma: ed ecco il report di OMS intitolato “Azione su sale e ipertensione” con il quale si attribuisce la causa di gran parte dei morti di cuore all’abuso di sale.

L’imperativo allora sarà la riduzione di consumo di sale del 25% entro il 2030: il sale è entrato in agenda, che se facciamo in questo modo salveremo circa 900.000 vite dalle malattie cardiovascolari.

Dopo il sushi, il caldo, il freddo, la pizza, il rumore, lo stress, la musica alta, adesso le stragi cardiovascolari sarebbero dovute all’uso improprio di sale, ma dei farmaci vaccinali non si parla proprio, nessuno sospetta che forse una qualcosina centrano le sostanze sperimentali fatte assumere in questi ultimi due anni alla popolazione mondiale.

Così il tanto fedele quanto trasparente OMS adotterà politiche e raccomandazioni integrate volte alla riduzione dell’assunzione di sale per migliorare l’ipertensione e proteggere la salute delle persone.

Quindi avvertite gli chef e dite alla nonna di non consumare più di 5 g di sale al giorno (circa un cucchiaino), senza mai dimenticare però di assumere, ci mancherebbe, farmaci genici sperimentali q.b., cioè almeno due volte l’anno.

Il pizzino mandato agli Stati nazionali dall’OMS consiglia di introdurre politiche obbligatorie per ridurre il consumo di sale e introdurre limiti alla quantità di sale negli alimenti, anche confezionati; di resistere all’opposizione dell’industria; di redigere le immancabili linee guida e far digerire la campagna anti sale con un adeguato lavaggio del cervello mediatico e informativo.

Ecco, siamo affacciati ad una piccola finestra che ci permette di percepire in modo plastico ciò che potrebbe accadere se fossero consegnati all’OMS poteri sovrani in materia di salute, nel nome dei quali governarà l’intero sistema economico e produttivo globale, con la differenza che allo stato le raccomandazioni di Kluge & C. valgono quanto il due briscola, ma dal 27 maggio 2024 potranno diventare veri e propri ordini imposti sia alla popolazione sia allo Stato di ubbidire a quanto stabilito dall’OMS”.

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

Fonte

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