Ad aprile 2020 con i bambini chiusi in casa il Cts ha “forti preoccupazioni” sul calo delle vaccinazioni pediatriche

Nei verbali dissecretati del Cts il 17 aprile 2020, con le persone ancora bloccate a casa e le scuole chiuse, scrive:

“Vaccinazioni

Il CTS esprime forti preoccupazioni circa le notizie che pervengono dal territorio sulla riduzione delle attività di vaccinazione, che potrebbe far ridurre significativamente le coperture vaccinali con conseguente aumento dell’incidenza di malattie infettive come il morbillo. Pertanto, concorda sulla necessità di una forte indicazione alle Regioni per il ripristino a pieno regime di tali attività, sottolineando la necessità di rafforzare con urgenza i servizi di vaccinazione, dedicati a tutte le fasce di età, sul territorio. A tal fine, il CTS auspica l’assunzione di Medici, Infermieri e Assistenti Sanitari per rendere adeguato l’organico dei Centri vaccinali e dei Dipartimenti di Prevenzione da cui dipendono, nel rispetto delle piante organiche ottimali per assolvere a questo fondamentale compito di prevenzione e di sanità pubblica, oltre che alle indispensabili attività di contact tracing per Covid-19, che fanno capo agli stessi Dipartimenti.

Il CTS ribadisce l’importanza della vaccinazione influenzale nell’attuale contesto epidemico,anche per l’effetto confondente che influenza stagionale (ma anche le polmoniti da pneumococco) potrebbero avere nella diagnostica differenziale con Covid-19. Sottolinea con vigore la necessità della vaccinazione degli operatori sanitari.

È pertanto di fondamentale importanza che l’Italia proceda ad una azione repentina di revisione e aggiornamento della programmazione politico-sanitaria della stagione vaccinale2020/21. Ciò per evitare che la sovrapposizione con il Covid-19 delle principali patologie contro cui è possibile vaccinarsi provochi danni consistenti alla sanità pubblica e conseguenze drammatiche soprattutto nella popolazione a maggior rischio degli anziani e dei fragili; nondimeno, per soddisfare la nuova richiesta di vaccini e rendere i piani di immunizzazione effettivamente attuabili e sostenibili su tutto il territorio.

I principali punti di urgenza relativi all’immediato approntamento della prossima campagna di prevenzione vaccinale degli adulti, degli anziani e dei fragili, alla luce dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia in corso sono riportati di seguito:

  1. È necessario innalzare le coperture vaccinali contro l’influenza e la polmonite pneumococcica – e le altre malattie infettive pericolose con l’avanzare dell’età come l’herpes zoster e la pertosse – per abbassare i tassi di mortalità, le complicanze, gli accessi al pronto soccorso ed i ricoveri correlati, e per evitare la combinazione con il Covid-19 di altre infezioni respiratorie, spesso altrettanto gravi. Come sostenuto dall’OMS con la Guidance on routine immunization services during COVID-19 pandemic in the WHO European Region (allegato), è opportuno procedere in primo luogo con il rafforzamento dell’attuale modello vaccinale contro influenza, pneumococco e herpes zoster per gli over 65 e per i soggetti a rischio indipendentemente dall’età, così come peraltro già stabilito dal Piano Nazionale di Prevenzione Il CTS rileva che,nonostante la gratuità, i tassi di copertura tra gli over 65 risultano ancora bassi (solo il 53% per la vaccinazione antinfluenzale nel 2018/19). È altresì importante, sempre in linea con la raccomandazione dell’OMS ripresa anche dall’ISS (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-servizi-vaccinali), dare priorità alla vaccinazione della popolazione anziana e/o comorbida, in quanto più fragile e più vulnerabile al Covid-19. A ciò deve essere aggiunto l’ulteriore incremento dei soggetti da vaccinare legato ad unamassiccia estensione del vaccino a tutti gli operatori sanitari e alle categorie che offrono servizi indispensabili, in particolare durante le emergenze.
  1. È necessario programmare il fabbisogno di vaccini, attraverso l’emanazione tempestiva delle raccomandazioni in tema di prevenzione e controllo per la stagione 2020/21, al fine di garantire l’efficiente svolgimento della campagna medesima, nonostante l’atteso incremento della richiesta complessiva e la particolarità del ciclo produttivo dei vaccini. La produzione dei vaccini è molto più complessa e lunga rispetto ai farmaci, è limitata neiquantitativi e non permette di soddisfare in tempi brevi un eccesso di domanda, se non anticipatamente programmato. Alla luce dell’attuale quadro nazionale ed internazionale, la definizione dei quantitativi di vaccini e delle relative procedure di acquisto è il primo improrogabile passo che deve accompagnare l’ampliamento dell’offerta vaccinale e la previsione di maggior consumo, al fine di garantire l’effettivo svolgimento della campagna e il concreto accesso al servizio di vaccinazione di tutti i cittadini interessati.
  2. È necessario riconsiderare l’organizzazione dei centri vaccinali, sulla base di modelli adeguati al rispetto delle attuali misure di distanziamento sociale e alla maggiore affluenza attesa per la prossima stagione antinfluenzale, legata anche alla necessità di recuperare tutte quelle vaccinazioni, pediatriche e non, la cui somministrazione è stata sospesa in questi mesi di pandemia.

Il CTS auspica, infine, il rapido completamento dell’iter già iniziato dal Ministero della Salute per l’emanazione della circolare annuale su influenza stagionale.

Problemi urgenti dell’età evolutiva

Il CTS affronta alcune problematiche riguardanti la popolazione in età evolutiva, la cui mancata gestione mediante azioni concrete e tempestive potrebbe determinare conseguenze gravissime e non recuperabili:

  • VACCINAZIONI: In molte realtà italiane le vaccinazioni, in età evolutiva (0-18 anni), non vengono somministrate, per le più varie motivazioni. Questa situazione sta comportando la mancata vaccinazione di moltissimi bambini, in particolare nei primi 2 anni di vita, esponendoli al rischio di contrarre malattie gravi, molto contagiose, potenzialmente letali. Il CTS indica che, per fare fronte a questa situazione, è urgente prevedere l’assunzione di medici specialisti in Igiene e Sanità pubblica, Pediatria, Medicina Interna, Infermieri e Assistenti sanitari per sanare le drammatiche carenze di personale e prevedere un investimento per qualificare strutture e dotazioni dei centri vaccinali.
  • SPECIFICITÀ PEDIATRICA: In Italia vivono circa 1.000.000 di soggetti in età evolutiva con necessità assistenziali complesse per i quali ritardi nell’assistenza e nei controlli possono avere conseguenze negative anche gravi sul loro stato di salute. I centri specialistici presenti negli Ospedali Pediatrici, nelle Cliniche Universitarie e nei reparti Ospedalieri di Pediatria, sono in gran parte nelle condizioni di garantire la necessaria assistenza a questi pazienti in termini di indispensabili controlli clinici e di non procrastinabili interventi (dalle ecografie delle anche alle valutazioni sullo sviluppo neuro-comportamentale, dalla regolarità dell’accrescimento staturo-ponderale alla valutazione degli organi di senso). È fondamentale inoltre garantire l’assistenza necessaria a tutti i soggetti con problemi neuropsichiatrici. Il CTS propone di veicolare, anche attraverso icanali comunicativi istituzionali e la TV di Stato, la necessità di seguire i percorsi di cura,in sicurezza, presso i centri di Il CTS indica, inoltre, di favorire – tra i diversi stakeholders – una sinergia assistenziale tra ospedali e unità operative di pediatria e territorio. Anche in questo caso, il CTS ritiene fondamentale prevedere l’assunzione di personale medico, infermieristico, tecnico e ausiliario che saldi le carenze di personale maturate negli ultimi anni per il blocco delle assunzioni, favorendo anche l’acquisizione dei neospecialisti in Pediatria.
  • BAMBINI IN CASA.
    1. CHIUSURA SCUOLE: In relazione alla persistente chiusura delle scuole è fondamentale prevedere la possibilità di attività extra-domiciliari per tutti i soggetti in età evolutiva (stabilendone le modalità e i tempi). È anche urgente garantire a tutti gli scolari/studenti la possibilità di avvalersi della scuola a distanza, mettendo a disposizione di tutti (con particolare attenzione alle fasce di popolazione più fragile socialmente ed economicamente) strumenti informatici e loro concreta possibilità di fruizione (disponibilità della rete). Il CTS suggerisce, a tal proposito, di avvalersi dell’offerta di aziende disponibili ad effettuare donazioni di strumentazioni e di servizi per garantire la formazione a distanza.
    2. ATTIVITÀ LUDICA E MOTORIA: Anche in relazione alla persistenza della chiusura delle scuole, prevedere la possibilità di uno svolgimento di attività ludiche e motorie ai soggetti in età evolutiva, nel rispetto del distanziamento sociale e delle norme di contenimento della contagiosità. Il CTS propone, nell’ottica di una rimodulazione delle misure di contenimento attualmente in essere, la riapertura controllata dei parchi, che possono essere suddivisi in aree ad uso “singolo” o “familiare” per un tempo programmato. Propone inoltre la riapertura di centri sportivi e impianti con accesso controllato e nel rispetto delle norme di distanziamento e/o contenimento.
    3. POVERTÀ: In Italia vivono circa 9.700.000 soggetti in età compresa tra 0 e 18 Di questi 1.600.000 sono in condizioni di povertà. Aziende del settore agro- alimentare, grandi catene di ristorazione e aziende produttrici di alimenti per l’infanzia si sono rese disponibili a fornire alimenti alle famiglie bisognose. È urgente predisporre un percorso condiviso con le istituzioni preposte. Il CTS propone di avvalersi della disponibilità delle aziende per contrastare povertà e denutrizione tra le fasce più fragili della popolazione,soprattutto in età evolutiva, in particolare nei primi 24-36 mesi di vita.
    4. PERCORSO NASCITA: Il CTS sollecita la massima attenzione per fornire le più alte garanzie per la gravida/puerpera e per il neonato, che sono da considerare come “categorie speciali”. L’Italia soffre da anni di un drammatico calo della natalità: garantire un percorso più sicuro può contribuire, in un periodo in cui la popolazione ha già una scarsa propensione alla programmazione del futuro, a non abbattere ulteriormente la crescita demografica del nostro Paese. Il CTS propone di approntare l’approvazione del documento e programmare concrete e immediate agevolazioni socio-economiche di sostegno e promozione della genitorialità.

La mancata adozione di azioni concrete e tempestive può avere conseguenze gravi e non recuperabili. La Società Italiana di Pediatria (con le 17 Società affiliate) è disponibile a far parte di tavoli tecnici dedicati a specifiche criticità ed esigenze anche in vista di una necessaria ridefinizione del quadro complessivo dell’assistenza in età evolutiva”.

A scuole chiuse ritorna sull’argomento il 30 aprile 2020:

“Il CTS sollecita l’adozione di immediate misure in grado di consentire il regolare svolgimento delle attività vaccinali nei soggetti in età evolutiva e negli altri soggetti particolarmente vulnerabili sull’intero territorio nazionale”. 

Qui trovate i verbali dissegretati

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Per non dimenticare: Effetti collaterali dei vaccini pediatrici: si inizia a studiarli, riducono la malattia, ma possono dare altri gravi problemi. L’analisi di Christine Stabell Benn

Per non dimenticare: Nel Cts c’era un rappresentante dell’Oms: il dott. Ranieri Guerra

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com