Pfizer ha accettato di risolvere oltre 10.000 cause legali sui rischi di cancro legati al farmaco contro il bruciore di stomaco Zantac, ora fuori produzione, secondo quanto riportato mercoledì da Bloomberg News, citando persone a conoscenza dell’accordo.
Nel 2020, la Food and Drug Administration statunitense ha chiesto ai produttori di farmaci di ritirare Zantac e le sue versioni generiche dal mercato dopo che una sostanza cancerogena chiamata NDMA è stata trovata nei campioni del farmaco.
Gli accordi coprono casi nei tribunali statali degli Stati Uniti ma non risolvono completamente l’esposizione della società alle pretese di Zantac, afferma il rapporto, aggiungendo che i dettagli finanziari degli accordi non sono immediatamente disponibili.
Sviluppato da Gsk e Warner-Lambert, Zantac è arrivato sul mercato statunitense come farmaco da prescrizione nel 1983, prima di diventare un trattamento da banco per il bruciore di stomaco nel 1996. Nel 1988 è diventato il medicinale più venduto al mondo ed è stato uno dei primi in assoluto a superare il miliardo di dollari di vendite annuali, secondo quanto riportato da Teleborsa.
Nel 2017 l’ha acquisito Sanofi, la quale due anni più tardi lo ha ritirato dopo che un laboratorio indipendente aveva reso noti i test che mostravano la presenza del probabile agente cancerogeno Ndma nel farmaco e nei suoi generici. La ricerca ha indicato che il suo principio attivo, la ranitidina, una sostanza che riduce la quantità di acido nello stomaco usata fino al 2019 per curare gastriti e ulcere, formava Ndma nel tempo o a temperature più elevate.
Nel 2020, la Food and Drug Administration (Fda) ha confermato i risultati e ordinato alle case farmaceutiche di ritirare dal mercato tutte le versioni del farmaco.
Sanofi ha poi riportato Zantac sugli scaffali dei negozi, ma senza ranitidina. Ora è prodotto con famotidina, il principio attivo del concorrente Pepcid.
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Per non dimenticare: Pfizer per i vaccini nelle donne in gravidanza non ha elencato quali eventi avversi sono accaduti, solo il numero “Questa è un’ENORME BANDIERA ROSSA”, Steve Kirsch
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