Attacco droni contro Israele concordato tra Iran e Stati Uniti dopo i bombardamenti all’ambasciata iraniana? L’opinione di Alessandro Orsini

“I droni impiegano ore per arrivare a destinazione”, spiega Alessandro Orsini in un post su Twitter. “Israele che ha infatti intercettato tutti i missili e tutti i droni. Ora i leader dell’Unione europea organizzeranno le solite riunioni d’emergenza per fare i buffoni corrotti che non sono altro e raccontarci che il mondo è in pericolo anziché spiegare che l’Iran e gli Stati Uniti si sono accordati al telefono per organizzare un finto attacco contro Israele”.

“L’Iran in risposta ha detto che la loro rappresaglia sarebbe stata una risposta all’attacco all’ambasciata iraniana a Damasco e non sarebbe andata oltre”, spiega il giornalista turco Ragıp Soylu su X. “La Turchia è stata informata in anticipo dell’attacco, ricordo che la Turchia è membro della Nato, nessuno è stato colto alla sprovvista. Il ministro degli esteri turco Fidan ha poi parlato con Blinken questo pomeriggio sottolineando che la Turchia ha ripetutamente sottolineato fin dall’inizio che la crisi a Gaza avrebbe comportato il rischio di un allargamento a un conflitto regionale, affermando che la guerra a Gaza è alla radice del problema. Il ministro Fidan ha ricordato che un cessato del fuoco dovrebbe essere dichiarato urgentemente e che gli aiuti umanitari ininterrotti dovrebbero essere consegnati a Gaza, altrimenti la crisi continuerà ad aumentare. Affermato che i paesi che hanno influenza sui desiderali dovrebbero dare i messaggi più accurati per evitare che le tensioni si intensifichino”.

“Non sono state segnalate vittime a seguito della ritorsione iraniana”, commenta . “Gli attacchi israeliani all’ambasciata iraniana a Damasco hanno ucciso 16 persone, tra cui diversi ufficiali militari iraniani di alto livello. Considerare la risposta dell’Iran come “sproporzionata” significa ammettere di ritenere che le vite israeliane valgano letteralmente ordini di grandezza più delle vite iraniane. Ed era in un’ambasciata. Israele può assassinare 16 persone mandando in frantumi decenni di norme diplomatiche, e agli occhi degli Stati Uniti questo non è ancora così grave come l’Iran che crea qualche buca in una strada israeliana”.

“Quindi l’ipotesi di un atto puramente dimostrativo senza la volontà di fare male ma solo per salvare la faccia rispetto all’opinione pubblica e rispetto ai propri alleati è un’ipotesi da non scartare, anzi da tenere in seria considerazione”, analizza Giorgio Bianchi (qui)

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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