“Gli uomini sono placidamente sopravvissuti alla morte di Dio e continuano a vivere senza far storie, per così dire come se niente fosse”, Giorgio Agamben

“Gli uomini sono placidamente sopravvissuti alla morte di Dio e continuano a vivere senza far storie, per così dire come se niente fosse. Come se niente – appunto – fosse. Il nichilismo, che gli intellettuali europei avevano salutato all’inizio come il più inquietante degli ospiti, è diventato una condizione quotidiana tiepida e indifferente, con la quale, contrariamente a quanto pensavano Turgenev e Dostoevskij, Nietzsche e Heidegger, è possibile tranquillamente convivere, continuando a cercare soldi e lavoro, a sposarsi e a divorziare, a viaggiare e andare in vacanza. L’uomo vaga oggi senza darsene pensiero in una terra di nessuno, al di là non solo del divino e dell’umano, ma anche (con buona pace di coloro che teorizzano cinicamente un ritorno degli uomini alla natura da cui provengono) dell’animale”, scrive Giorgio Agamben.

“Certamente ciascuno converrà che tutto questo non ha senso, che senza il divino non sappiamo più come pensare l’umano e l’animale, ma questo significa semplicemente che tutto e niente sono ora possibili.

Niente: cioè che al limite non ci sia più il mondo, ma resti il linguaggio (questo è, a ben pensarci, il solo significato del termine «nulla» – che il linguaggio distrugga, come sta facendo, il mondo, credendo di potergli sopravvivere).

Tutto: forse anche – e questo è per noi decisivo – l’apparizione di una nuova figura – nuova, cioè arcaica e, insieme, vicinissima, così vicina che non riusciamo a vederla. Di chi e di che cosa? Del divino, dell’umano, dell’animale?

Abbiamo sempre pensato il vivente all’interno di questa triade, insieme prestigiosa e malcerta, sempre giocandoli l’uno contro l’altro o l’uno con l’altro. Non è forse giunto il momento di ricordarci di quando il vivente non era ancora né un dio, né un uomo, né un animale, ma semplicemente un’anima, cioè una vita?”

Giorgio Aganben

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Per non dimenticare: “Offesa gravissima a Dio e a milioni di cattolici e cristiani” dichiarare la Pasqua giornata della visibilità transgender, Mons. Viganò. “Chiedo ai miei fratelli nell’episcopato e ai sacerdoti di riconoscere che Joe Biden è incorso nella scomunica latæ sententiæ”

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Copiate l’articolo, se volete, vi chiediamo solo di mettere un link al pezzo originale.

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com