Case green: le norme non sono ancora fissate. Cosa potrebbe succedere secondo l’avv. Fusillo

Se ad esempio ci rifiutassimo di sottostare le norme Green sulla casa, cosa potremmo andare incontro? Risponde l’avvocato Alessandro Fusillo. “Questo purtroppo non lo sappiamo, nel senso che dobbiamo aspettare il testo definitivo e dobbiamo aspettare poi l’attuazione di questa normativa da parte dell’Italia.

Le due grandi opzioni che sono sul tema

1) una quella estrema, cioè l’incommerciabilità, il divieto di affittare o vendere delle case che non siano all’interno di certe classi energetiche e che quindi sarebbero rispettose di questi standard tenenziali.

Anche qui poi in realtà bisognerebbe fare un appello a questi tecnici che fanno certificherebbe qualsiasi cosa e si risolverebbe così il problema politaliano, però si risolverebbe.

Questa è l’ipotesi estrema, la casa tua non è green e quindi non la puoi vendere, non la puoi affittare.

Non credo che si vada incontro a questo perché sarebbe un colpo mortale su tutte le banche italiane perché il grosso del patrimonio delle banche italiane è i crediti verso quelli che hanno avuto dei mutui ipotecari e questo significherebbe svalutare una quantità enorme del patrimonio immobiliario italiano perché valutarlo a zero perché non è più vendibile e questo farebbe fallire le banche italiane. Quindi non so se si arriverà a questo.

2) L’altra ipotesi è che sono delle versioni un po’ graduate, quindi magari l’incommerciabilità verrà per le classi più basse e invece salendo un po’ non ci sarà, si potrebbe pensare anche a una sorta di multa, nel senso che magari chi non si adegua magari paga più di vendita, di locazione, cosa si inventeranno.

A quel punto una volta che avremo chiaro il quadro delle sanzioni tutti noi avvocati, o almeno gli avvocati con un po’ di buona volontà, cominceranno a lavorare ai mezzi e alle modalità per aggirare questa normativa perché come ho detto tante volte anche qui da te l’unico modo per fare professionista in un paese come l’Italia e comunque in un mondo come il quale viviamo è quello di cercare di aggirare le norme esistenti, lo scopo del professionista non è quello di guidare il cliente attraverso l’obbedienza a un sistema folle che è quello in cui viviamo, ma è quello di aiutare il cliente a violare le essere lo scopo soprattutto di un avvocato, e non dico mai che il nostro giuramento, noi siamo una Costituzione, viviamo e non giuriamo nemmeno di obbedire alle leggi, ma giuriamo di agire nell’interesse superiore della giustizia. Una delle poche cose belle che sono rimaste nel nostro ordinamento, quindi noi abbiamo altri scopi come avvocati, noi dobbiamo far sì che si realizzi la giustizia”.

Fonte

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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