Le temperature percepite sono un dato del tutto inventato, caldo asintomatico, non rilevato dai termometri, così si arriva ai 63 gradi in Brasile

La denuncia arriva da Giorgio Bianchi, dopo la notizia data rilanciata da molte testate del caldo record in Brasile 62.3 gradi percepiti a Rio de Janeiro sarà così fino a mercoledì, mai la sensazione termica aveva raggiunto questi livelli, questo è il Fatto quotidiano.

Oramai si sono inventati la sensazione termica. Sono riusciti ad inventarsi praticamente l’asintomatico anche per il clima.

Abbiamo il caldo asintomatico, vale a dire non rilevato da termometri, così come avevamo l’infetto asintomatico non rilevato dai termometri durante la pandemia. È veramente un qualcosa di allucinante.

La cosa veramente tragica è che un giornale butta lì una temperatura calcolata non si sa bene come, questi 62.3 gradi, all’inizio viene detto che è il caldo percepito, che è la sensazione termica, poi man mano che la notizia comincia a circolare a circolare un po’ come in un tragico gioco del telefono, si perdono i pezzi e quello che era una sensazione termica diventa una temperatura assoluta, una temperatura rilevata con il termometro.

Guardiamo come se ne sono usciti gli sbuffalatori di professione di Open, loro bypassano completamente la sensazione termica e la misurata. Toccati i 62.3 gradi. Toccati. Non si capisce cosa abbia toccato quel fenomeno di Ugo Milano che è l’estensore dell’articolo, forse ha toccato il cofano di una palioniera lasciata sotto il sole di mezzogiorno.

Ovviamente si tratta di titoli fatti apposta per allarmare le popolazioni, la gente li legge e comincia a parlarne, ovviamente nessuno controlla niente, nessuno si prende la briga di chiamare qualche amico, qualche parente che vive in Brasile o che c’è stato, nessuno si prende la briga di andare sui siti specializzati per vedere quali siano le temperature reali, quello che era una temperatura misurata con vari, misurata, ottenuta con vari parametri tra cui la temperatura reale che si aggira intorno ai 35 gradi, poi alla fine con tutti questi parametri raddoppia e poi diventa la temperatura misurata.

Ovviamente non si sbufalano come dicono loro contesto mancante e 62.3 gradi lì andrebbe un bel bollino contesto mancante ma ovviamente da soli non se lo mettono poteva mancare la stampa in questo delirio ovviamente non manca anche loro sparano i 62.3 gradi del titolo senza specificare che si tratta di una misurazione farlocca, ma come al solito quelli della stampa amano osare.

Quelli della Stampa come diciamo amano osare e dentro ovviamente ci schiaffano pure il morto, sarebbe una 23enne morta a causa del divieto di distribuire bottiglie d’acqua agli spettatori assetati a un concerto, invitando l’organizzazione a distribuire bottigliette d’acqua oppure lanciando lei stessa bottigliette d’acqua verso il pubblico. Non si capisce comunque come abbia fatto a cantare con 60 gradi, almeno stando alle misurazioni della Stampa, ma soprattutto come abbiano fatto gli spettatori a stare lì da cinque ore senza acqua e sotto il sole a 60 gradi. La firma del pezzo non c’è e credo, mica tutti hanno un Milano che si immola a scrivere scemenze di questo tipo, non sapremo mai a chi chiederlo insomma la fine come abbiano fatto con 60 gradi a fare comunque il concerto, come funziona la storia.

Parte l’ordine di scuderia dall’alto, tutti i giornali come un sol uomo si immolano, fanno un po’ il gioco del telefono, uno scrive 62.3 gradi e parla di sensazione termica e tra il pubblico rimane la percezione di questi 62 gradi, ne parlano, che immaginate le signore al mercato, hai visto in Brasile si sono toccati i 60 gradi, mai vista una cosa del genere no?

E questo è esattamente il metodo della pandemia, voi ve lo ricordate, noi qui siamo ancora in inverno, si sfruttano le notizie nell’estate australe, il Brasile si appressa a entrare in autunno ma lì è ancora estate e avviene lo stesso identico meccanismo che avveniva durante la pandemia quando noi eravamo in estate quindi liberi dalle questioni, dal terrorismo in qualche modo perché ovviamente la gente andava al mare, la gente non si ammalava, sì c’era una notizia ogni tanto ma nessuno ci badava, facevano terrorismo con le notizie che arrivavano dall’altro l’emisfero, quindi dal Brasile, vi ricordate, le fosse comuni, oppure dall’Australia con i campi di concentramento per i positivi asintomatici e così il pubblico arrivava all’autunno ancora bello carico, ancora sotto pressione,

così noi entreremo durante l’estate che già si prospetta la più arida e torrida di sempre, già belli preparati con la nostra soglia d’attenzione che non cala mai.

Bastava andare un attimo sui siti specializzati e ovviamente si sarebbe visto che le temperature in Brasile sono assolutamente nella norma, altro che i 62 gradi sparati nei titoloni”

Fonte

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