Troppo spesso non sono state le risposte, non vengono date delle risposte dall’ex ministro Speranza, che parla nel suo libro, che va in giro presentando il libro vantandosi di essere stato bravissimo nella gestione del Covid e parlando di dialogo, ma non ha mai dialogato con nessuno, non ha mai aperto la porta ai medici delle terapie domiciliari, non li ha mai ricevuti, non li ha mai ascoltati, non ha mai ascoltato le persone vittime di effetti avversi, non ci sono mai ascoltato nessuno, è stato fatto passare in nome della scienza”, denuncia Mario Giordano al convegno Verità e Giustizia di Bassano del Grappa.
Non sono mai ascoltato nessuno, è stato fatto passare in nome della scienza quella che è più la cosa più lontana della scienza, cioè il dogma. Il dogma basato su interessi economici che ha sostituito le domande, interrogarsi, porsi di fronte ai dati, cercando la verità. Ecco, cercare la verità è la scienza, ma purtroppo le risposte continuano a non arrivare neanche adesso. La commissione d’inchiesta, per quanto possa fare una commissione di pieno o grande, fiducia nelle commissioni d’inchiesta, ma è però almeno un passo significativo nella direzione di voler cercare la verità, è stenta a partire dove ha partito già un anno fa, ancora è lì, che non è stata approvata, ma poi chissà, quelli si ritirano, l’Aventino. E il ministro Schillaci continua, il ministro attuale, il ministro salute, a non dare delle risposte e l’agenzia del farmaco continua ad essere gestita come era gestita prima, come era gestita prima. E non ci sono quindi le risposte a troppe domande e attenzione, perché rimane invece sempre quella voglia di censura, attenzione, quella voglia di non far sapere la verità, di mettere a tacere quelli che parlano, che provano ad aprire squalci, noi l’abbiamo sempre cercato di fare, fra mille pericoli, mille tensioni e grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto”.
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