Ci sono dubbi sulla validità del trattato firmato da Giorgia Meloni in Ucraina, li spiega l’avv. Alessandro Fusillo. “Ci sono alcuni paletti da mettere. Primo, come al solito, la Costituzione, ormai è un documento quasi dimenticato in Italia, eppure esiste e la Costituzione in teoria vieterebbe questo tipo di accordi perché l’articolo 11 vieta l’Italia di partecipare a qualsiasi tipo di azione militareche non sia difensiva, difensiva dell’Italia ovviamente, quindi non esiste la possibilità per l’Italia di andare a difendere paesi in giro per il mondo, d’altro canto poi perché dovremmo dire a quel punto perché dovremmo difendere solo l’Ucraina e non lo Yemen o la Libia per esempio di cui eravamo anche alleati quando gli inglesi e i francesi hanno deciso di bombardarla per farla tornare al medioevo o l’Iraq o via elencando insomma la Cina o la Russia, eccetera, eccetera, è una follia ed è vietata dalla Costituzione.
Ma quello che è più grave è che non si prevede nemmeno che di questo scempio, almeno discuta il Parlamento, il Parlamento non ha nessuna autorevolezza e non ha nessuna importanza, però in teoria gli accordi internazionali dovrebbero essere ratificati dal Parlamento.
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