Il Times riporta uno studio che spiega come la ricerca di una vita più lunga potrebbe essere “catastrofica” per il nostro pianeta.
E qui si apre una nuova finestra di Overton, ma tornano alla mente anche ricordi dolorosi sul fascismo e l’eliminazione dei deboli, degli anziani, di quelli che non erano d’accordo con il regime. Come dicono in molti la C02 che vogliono eliminare siamo noi.
Ecco l’articolo riportato anche da Daily Mail che titola: “Come la ricerca di una vita più lunga potrebbe essere “catastrofica” per il nostro pianeta: i tentativi di allungare la durata della vita eserciteranno troppa pressione sulle risorse e potrebbero causare l’ESTINZIONE dell’umanità, affermano gli esperti.
La vita eterna potrebbe portare un maggior numero di esseri umani a competere per le preziose risorse della Terra.
Per secoli, la vita eterna è stata una ricerca comune per donne e uomini in tutto il mondo.
Ancora oggi, magnati della tecnologia come Jeff Bezos e Sam Altman stanno investendo in startup che mirano a invertire l’invecchiamento apportando modifiche alle cellule animali.
Anche se sembra una meravigliosa nuova era di vita spensierata, un esperto ha messo in dubbio se sarebbe anche una buona idea.
Il dottor Stephen Cave, filosofo dell’Università di Cambridge, ha affermato che l’allungamento della durata della vita umana sarebbe “assolutamente catastrofico”. I tentativi di allungare radicalmente la durata della vita eserciteranno troppa pressione sulle risorse della Terra, sostiene – e potrebbero significare che l’umanità si estinguerà prima.
Il dottor Cave e il filosofo statunitense John Martin Fischer sono autori di un nuovo libro intitolato “Dovresti scegliere di vivere per sempre?”, in cui si discute se “siamo saggi nel desiderare l’immortalità”.
“Mai prima nella storia umana sono stati investiti così tanti soldi e così tanto talento nel tentativo di risolvere il problema dell’invecchiamento”, ha detto il dottor Cave al Times.
“Se si pensa che il pianeta abbia già raggiunto la sua capacità di carico per gli esseri umani, o forse l’abbia superata, se si considera la distruzione della biodiversità, la perdita di habitat, il cambiamento climatico e così via, allora ovviamente questo potrebbe essere assolutamente catastrofico.”
I progressi tecnologici sono già raddoppiati negli ultimi 300 anni circa, da 40 a 80 anni, quindi forse potrebbero raddoppiare ancora, ha detto l’accademico.
Il dottor Cave ritiene inoltre che sia possibile che la tecnologia per prolungare la durata della vita umana sarà così costosa che solo i più ricchi se lo permetterebbero, portando a uno “scenario terribile” in cui il denaro fa la differenza tra la vita e la morte.
L’esperto è alla guida del nuovo Institute for Technology and Humanity di Cambridge, che esplorerà come il progresso tecnologico, compresi i tentativi di allungare la durata della vita, influenzerà la società.
Atlos Labs ha raccolto almeno 270 milioni di dollari (215 milioni di sterline) per esaminare il potenziale della riprogrammazione cellulare per riportare indietro l’orologio negli animali, compresi gli esseri umani. L’azienda ha il quartier generale in California, ma ha anche uffici presso il Cambridge Institute of Science nel Regno Unito, aperto a luglio dello scorso anno.
Bezos ha anche investito in Unity Biotechnology in California, che sta sviluppando farmaci che si dice eliminino il corpo dalle cellule invecchiate e morenti.
Nel frattempo, il fondatore di OpenAI Sam Altman quest’anno ha investito 180 milioni di dollari in Retro Biosciences che dichiara il suo obiettivo di aggiungere 10 anni di salute sana alla durata della vita umana.
Alcuni esperti ritengono che gli esseri umani potrebbero diventare immortali all’inizio del prossimo decennio, anche se questo potrebbe essere interpretato come un pio desiderio.
L’ex ingegnere di Google Ray Kurzweil ha affermato che gli esseri umani raggiungeranno l’immortalità in soli otto anni grazie alla tecnologia in grado di curare le malattie.
Il fondatore di Amazon Jeff Bezos (nella foto) ha investito in un’azienda chiamata Altos Labs che vuole sviluppare una tecnologia in grado di invertire il processo di invecchiamento umano
Secondo Kurzweil, minuscoli nanobot – piccoli robot che possono entrare nel corpo umano – saranno in grado di riparare cellule e tessuti danneggiati che si deteriorano con l’invecchiamento del corpo e renderci immuni al cancro e ad altre malattie.
All’inizio di quest’anno, gli scienziati di Harvard hanno affermato che la durata della vita umana potrebbe essere allungata da un vaccino anti-età entro cinque anni.
La loro terapia sperimentale è riuscita a ringiovanire le cellule nei topi, aiutandoli a vivere più a lungo, riducendo la fragilità e migliorando la salute del cuore e dei polmoni.
Si spera che i risultati portino a trattare gli esseri umani allo stesso modo, aumentando la loro resistenza alle malattie rendendoli biologicamente più giovani.
Le prime pillole antietà arriveranno sugli scaffali nel 2028, prevede un esperto, mentre la Silicon Valley corre per sconfiggere la morte
Secondo un esperto, le pillole che possono aiutare una persona a invertire gli effetti dell’invecchiamento potrebbero essere sul mercato nei prossimi cinque anni.
È stato rivelato che Sam Altman, ex CEO di OpenAI, ha finanziato la startup biotecnologica Retro BioScience per un importo di 180 milioni di dollari a marzo.
È l’ultimo di una lunga serie di miliardari della Silicon Valley a investire la loro considerevole ricchezza nella scienza dell’invecchiamento.
Si dice che Jeff Bezos di Amazon abbia investito 3 miliardi di dollari nella startup Altos Labs per l’estensione della vita. Il cofondatore di PayPal, Peter Thiel, ha investito nella Methuselah Foundation, che ha l’obiettivo di rendere gli anni ’90 i nuovi anni ’50.
Qui trovate l’articolo del Times: https://www.thetimes.co.uk/article/search-for-longer-life-could-be-catastrophic-for-planet-nffrn5779
Qui quello dell Daily Mail: https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-12774233/How-search-longer-life-catastrophic-planet-Attempts-lengthen-lifespans-pressure-resources-cause-humanity-EXTINCT-expert-claims.html
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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