2021: scuola privata vieta l’ingresso a una bambina senza mascherina, i genitori non pagano la retta, il giudice gli dà ragione “negazione illegittima di prestazioni”

E’ successo in Sassonia. A una bambina di una scuola privata è stato negato l’ingresso perché non gli era permesso sottoporsi al test o indossare una maschera a causa delle preoccupazioni per la salute dei suoi genitori. I genitori hanno poi trattenuto le tasse scolastiche e sono stati denunciati per il mancato pagamento”. Il tribunale ha respinto la causa intentata dalla scuola contro i genitori per non aver pagato interamente la retta per “negazione illegittima di prestazioni

Non può essere giusto e conforme all’inviolabilità della parola umana ai sensi dell’articolo 1 comma 1 frase 1 Legge fondamentale che i bambini in fase di crescita fisica e mentale soffrano di mancanza di respiro, difficoltà di concentrazione e mal di testa a scuola, dove dovrebbero imparare insieme, con gioia, interesse e viva curiosità (e non con paura che gli altri bambini respirino), ad agire in modo autodeterminato e con enfasi per le loro vite future”.

“Secondo l’Articolo 3 I della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, l’interesse superiore del bambino costituisce una considerazione preminente in tutte le misure che riguardano i bambini, indipendentemente dal fatto che siano adottate da istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, tribunali, autorità amministrative. occorre tenere conto delle autorità o degli organi legislativi, si legge nella sentenza. “Secondo l’articolo 3 II della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, gli Stati contraenti si impegnano a garantire al bambino il dovuto rispetto dei diritti e degli obblighi dei suoi genitori, tutori o altri per assicurare al figlio delle persone legalmente responsabili la protezione e le cure necessarie per il suo benessere; A tal fine, gli Stati parti adottano tutte le misure legislative e amministrative appropriate. Tenuto conto della volontà del legislatore (cfr. BT-Drs. 16/6308, 318) secondo la quale il pericolo che esiste per il bambino dovrebbe essere affrontato e, tenendo conto dell’interpretazione dell’articolo 3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia in conformità con il diritto internazionale, ciò vale anche per i bambini”.

Ecco la sentenza integrale:

Tribunale distrettuale di Halle (Saale).

98 e 2115121 Annunciato il 14 dicembre 2023

In nome del popolo giudizio
Nel contenzioso legale della società
Kliigerln

Rappresentante legale:

contro
1. Il signor
2a donna

 

imputato

Rappresentante legale per 1, 2:Rechtanwall Holger Flscher, Nordstral\e 87a, 63450Hanau
Numero di registrazione: 21I0047/30/FI/SS

Il tribunale distrettuale di Halle (Saale) in base all’udienza del 16 novembre 2023 è stato riconosciuto dal giudice amAmt5geri_ch.l lilr

1. La causa è stata respinta.

2. Il ricorrente sostiene le spese della controversia legale.

3. La sentenza è provvisoriamente esecutiva.

L’importo contestato è fissato in € 305,00.

Si rinuncia alla deduzione del reato ai sensi del § 313a ZPO.

Motivi della decisione
La causa ammissibile è infondata perché gli imputati, in quanto genitori dello studente delle scuole elementari di 8 anni e partner contrattuali della ricorrente in qualità di fornitore scolastico indipendente, sono stati esonerati dall’obbligo di corrispondere un risarcimento (assegno scolastico e doposcuola per periodo da maggio 2021 a luglio 2021) dopo che la ricorrente ha inviato una lettera datata 14 aprile 2021. Nel 2021, alla figlia è stato negato l’accesso al cortile della scuola perché non indossava una maschera.

Innanzitutto si fa nuovamente riferimento all’ordinanza di notifica del tribunale dell’11 agosto 2022:

“In tutte le normative dello Stato della Sassonia-Anhalt, dall’inizio fino ad oggi, nella sezione 1 Norme generali di igiene, copertura della bocca e del naso al paragrafo 2 è stato regolato quanto segue:

“Nella misura in cui questo regolamento richiede l’uso di una copertura per bocca e naso, ciò non si applica alle seguenti persone:

1. Bambini fino a 6 anni,
2. Persone non udenti e ipoudenti, loro accompagnatore e, se necessario, persone che comunicano con loro,
3. Persone che non sono in grado o irragionevolmente in grado di utilizzare una copertura per bocca e naso a causa di disabilità, gravidanza o motivi di salute; Ciò deve essere reso credibile in modo adeguato (ad es. tramite dichiarazione verbale plausibile, certificato di persona gravemente invalida, certificato medico).
Le persone addette al controllo dell’obbligo di copertura della bocca e del naso devono essere adeguatamente informate delle eccezioni.”

Gli imputati hanno chiarito nelle loro lettere datate 8 aprile, 11 aprile e 13 aprile 2021 che la loro figlia di 8 anni non può / non potrà indossare una maschera per motivi di salute (fisica o psicologica) e hanno chiesto conferma che il bambino fosse sprovvisto di mascherina può partecipare alle lezioni in presenza, dichiarando che il bambino è sano. Ciò è stato espressamente respinto con un’e-mail del 14 aprile 2021 e quindi richiesto è contrario alle normative allora in vigore nello stato della Sassonia-Anhalt. Le regole della casa, a cui fa riferimento la commissione attrice nella presente lettera, non possono andare oltre il testo del regolamento o richiedere di più. È sufficiente una dichiarazione orale plausibile dei genitori del bambino. Solo loro sono responsabili della responsabilità genitoriale, che comprende anche la preoccupazione per la salute mentale e fisica del bambino. L’accesso al cortile della scuola – sia per le lezioni che per il doposcuola – senza mascherina non avrebbe dovuto essere vietato. Le indicazioni del ministro non devono limitare la regolamentazione statale e le sue eccezioni – di cui il ministro è a conoscenza e che ha chiarito anche nella sua lettera del 21 agosto 2020 (appendice alla SS ricorrente del 25 marzo 2022 – qui pagine 2, 4 .paragrafo) stampa:

“L’esenzione di alcuni gruppi di persone dall’obbligo di indossare una copertura per la bocca e il naso rimane inalterata dal paragrafo precedente.”

In sostanza, chiunque può liberarsi dalla maschera se questa gli provoca vertigini o nausea, perde la concentrazione, ha mal di testa, si rompe la coda, oppure soffre di mancanza di respiro o attacchi di panico o addirittura di un’eruzione cutanea indotta dalla maschera. Secondo le numerose norme di contenimento emanate nello Stato della Sassonia-Anhalt, in nessuno di essi è richiesto il certificato medico. È sufficiente una spiegazione verbale plausibile.
Il diritto interno termina ai confini della regolamentazione.

Oltre ai test gli imputati hanno giustamente preteso una valutazione del rischio della misura, necessaria ai sensi della DGUV. Quello che ora è stato presentato dal querelante come un modulo del servizio aeroportuale Medicai (con la data di completamento del 7 settembre 2020 da parte del rappresentante del querelante) da tagliare non è un modulo del genere.

La direzione scolastica responsabile ha dovuto verificare l’innocuità dei test forniti ai sensi dell’ordinanza sulle sostanze pericolose. Sono privi di sostanze nocive e consentiti per l’uso su o anche da parte dei bambini? Ciò vale sia per la soluzione tampone che per l’eventuale contaminazione dei bastoncini stessi, perché sono destinati ad essere inseriti nel naso dal bambino, il che significa penetrazione nel corpo del bambino. condizione

Prodotti chimici come l’agente sterilizzante ossido di etilene (EO), che è un interferente endocrino e quando entra nel corpo, modifica il sistema ormonale in piccole quantità e può quindi causare danni. Su questo sfondo si colloca anche la decisione del tribunale amministrativo di Magdeburgo, che ha vietato alla scuola di utilizzare un test Lepu Medicai perché la persona che lo ha richiesto non poteva dimostrare in modo credibile che si trattasse di un test adatto all’uso su atti minorili. A questo proposito la Corte fa riferimento all’analisi del rischio effettuata mediante test rapidi Covid-19 e test PCR dal Prof. Dr. Stato di revisione 6 di Werner Bergholz dal 18 dicembre 2021, che viene qui messo a disposizione delle parti come allegato I nelle prove gratuite nell’ambito della procedura § 495a ZPO.
Senza una tale valutazione dei rischi da parte di chi lo richiede personalmente a un bambino piccolo al termine di una catena di comando, il test è una procedura invasiva, le cui conseguenze né il bambino né i genitori possono valutare e quindi non possono valutare. devo accettare.

Il legislatore dello Stato della Sassonia-Anhalt ne è ormai venuto a conoscenza, perché nell’ormai 17° regolamento di marzo 2022, ai sensi del § 1 comma 3 n. 1-4, le persone sono esentate dall’obbligo del test – secondo il n. 4 “chiarire le ragioni mediche che impediscono l’esecuzione del test.”

Di conseguenza, l’annunciato divieto di accesso si rivela allora come oggi ingiustificato, anche se il rappresentante del ricorrente non ne sarebbe stato a conoscenza, vista la marea di norme federali, statali, ministeriali e comunali che non possono più essere monitorato. Avrebbe potuto verificarsi una controversia con le argomentazioni delle sentenze del tribunale della famiglia di AG Weimar e AG Weilheim, rese note dagli imputati con il rinvio. Entrambi hanno stabilito che il benessere del bambino è a rischio a causa dell’obbligo della maschera, sulla base delle perizie del Prof. Kuhbandner (psicologo), del Prof. Kappstein (igienista) e del Prof. Dr. rer. ronzio. bici. Kammerer.

Il benessere del bambino è l’oggetto della responsabilità genitoriale dell’imputato, nonché la massima imperativa della scuola, sia essa gestita dallo Stato o autonomamente. La Corte sa da numerose valutazioni/studi che le maschere fanno più male che bene – questo è particolarmente vero per i bambini i cui corpi e organi sono ancora in crescita e sono quindi assolutamente dipendenti da un apporto di ossigeno costante e sufficiente a tutti gli organi.
Ad esempio si fa riferimento – qui in prova gratuita ai sensi dell’articolo 495a ZPO – all’analisi dello studio del Prof. Dr. pubblicata e allegata dalla Thieme Verlag nel 2020. Ines Kappstein (Appendice 11), che ha anche fornito uno dei tre rapporti nel procedimento del tribunale della famiglia di Weimar. Tutti e 3 i rapporti sono inclusi/citati nella decisione del tribunale della famiglia di Weimar dell’8 aprile 2021.

Il rifiuto di accesso rappresenta un rifiuto di prestazione di servizi rispetto all’insegnamento in presenza – obbligo primario della ricorrente di fornire servizi, per i quali esige rette scolastiche, il che significa, in definitiva, che i genitori sono esentati dal pagamento delle rette scolastiche. Lo stesso vale per il rifiuto del doposcuola. Lei ha almeno un diritto di ritenzione ai sensi del § 273 del Codice civile tedesco (BGB) fino al completamento della scolarizzazione dovuta in questi mesi. Poiché, come noto, i tempi di apprendimento trascorsi non possono essere recuperati, recuperati o ripetuti, il successivo adempimento dell’obbligazione principale di prestazione dell’attore per le Menate Aprii non è più previsto ad oggi fino al luglio 2021, essendo terminato il rapporto contrattuale.
L’indennità pasto a titolo di rimborso spese (75 euro) non è stata comunque sostenuta perché non vi erano spese per i pasti del bambino.

Gli imputati hanno pagato 11O euro per il periodo controverso e hanno compensato il deposito per un importo di 320 € dichiarati – quindi un totale di 430 € di tasse scolastiche invece di 480 €. Ciò è sufficiente a compensare il materiale didattico effettivamente ancora offerto per l’istruzione domiciliare (che ha dovuto essere preso in carico dai genitori).

Per il doposcuola, che non è stato erogato nei mesi di maggio e giugno 2021 (60€/mese), manca un servizio non compensabile. Il ricorrente non può pretendere alcun compenso per le cure non prestate.

Inoltre, le seguenti ovvie considerazioni sono cruciali:

Secondo l’Articolo 3 I della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, l’interesse superiore del bambino costituisce una considerazione preminente in tutte le misure che riguardano i bambini, indipendentemente dal fatto che siano adottate da istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, tribunali, autorità amministrative. occorre tenere conto delle autorità o degli organi legislativi. Secondo l’articolo 3 II della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, gli Stati contraenti si impegnano a garantire al bambino il dovuto rispetto dei diritti e degli obblighi dei suoi genitori, tutori o altri per assicurare al figlio delle persone legalmente responsabili la protezione e le cure necessarie per il suo benessere; A tal fine, gli Stati parti adottano tutte le misure legislative e amministrative appropriate. Tenuto conto della volontà del legislatore (cfr. BT-Drs. 16/6308, 318) secondo la quale al
Il pericolo che esiste per il bambino dovrebbe essere affrontato e, tenendo conto dell’interpretazione dell’articolo 3 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia in conformità con il diritto internazionale, ciò vale anche per i bambini
Scuole indipendenti.
Ai sensi del § 43 comma 1 SchulG LSA, i tutori legali e coloro che sono incaricati dell’educazione degli studenti in età scolare devono garantire che gli studenti partecipino alle lezioni e ad altri eventi nella scuola – chiunque violi il § 43 comma 1 Scuola Atto, se lo studente non incoraggia lo studente a prendere parte regolarmente alle lezioni o ad altri eventi nella scuola, questo è un atto illegale ai sensi del § 84 comma 1 n° 2 SchulG LSA (multa fino a € 1.000,00 – vedere articolo 84 comma 2 SchulG LSA). Se si tiene conto di ciò, il regolamento interno del ricorrente vieta l’ingresso nell’edificio a un bambino. La legge scolastica LSA non è stata abrogata dai regolamenti Corona – e non potrebbe esserlo perché la legge è nella gerarchia delle regole al di sopra di un regolamento e non può e non deve essere indebolita da tale regolamento. Il concetto di igiene dello Stato della Sassonia-Anhalt non era previsto né idoneo a prevalere sulla SchulG LSA.
Anche la commissione di esperti nominata dal Bundestag e dal governo federale, nel suo rapporto di valutazione del 30 giugno 2022, è giunta alla conclusione che la determinazione della situazione epidemica appare “nel complesso giuridicamente discutibile”. incostituzionale anche se § 5 comma 2 lfSG La BMG autorizza l’emanazione di norme giuridiche che possono discostarsi dalle leggi esistenti in diversi casi.La gerarchia giuridica viene “capovolta” dall’articolo 5 comma 2 lfSG. (http://rsw.beck.de/aktuell/daHy/melde/detail/corona-overview-about-the-legal-aspects-of-the-evaluation-report)
L’OVG di Amburgo ha inoltre deciso nella sua decisione del 15 gennaio 2021 (1 Bs 237/20) (cioè prima dell’aprile 2021) che attualmente non esiste alcuna base giuridica che autorizzi la direzione scolastica ad escludere uno studente dalle lezioni per un periodo di tempo indeterminato fintanto che si rifiuta di rispettare l’obbligo della maschera.
Nella sua decisione del 3 maggio 2022 (13 B 1003/21), il Tribunale amministrativo superiore di Diisseldorf ha respinto anche il reclamo di una scuola sostitutiva privata e ha stabilito che la direzione scolastica di una scuola sostitutiva non aveva il diritto di ricorrere ad un’azione sovrana per rimuovere la scuola sostitutiva. studente reclamante dall’uso scolastico della scuola, che nel caso specifico comporta l’illegittimità dell’esclusione scolastica. Né la LFSG né la normativa statale della Renania Settentrionale-Vestfalia prevedono che i presidi delle scuole sostitutive private possano emanare esclusioni dall’uso scolastico per motivi di protezione dalle infezioni, né autorizzarli a emanare tale normativa.
La partecipazione in classe di uno studente che non è stato sottoposto al test e non indossa la maschera può rappresentare un pericolo astratto, ma non concreto, per i suoi compagni e insegnanti.
Ciò vale anche per lo stato della Sassonia-Anhalt.

I genitori imputati volevano espressamente che la figlia partecipasse alle lezioni in presenza dopo Pasqua 2021. Il bambino era sano. La figlia dell’imputato non presentava alcun pericolo e non era esposta ad alcun pericolo grave.

In ogni caso, né il preside della scuola né l’amministratore delegato dell’associazione sostenitrice hanno effettuato una valutazione del rischio, il che ha comportato una situazione di rischio per la figlia dell’imputato che avrebbe potuto giustificare la limitazione dell’integrità fisica della bambina o il divieto di frequentazione. scuola.
L’ipotesi tecnica di una situazione di rischio per i bambini della scuola primaria deve essere sottoposta alla nostra competenza attraverso una valutazione del rischio prima dell’attuazione delle norme ordinate – e costantemente provviste di eccezioni – che il ricorrente ha voluto attuare come fornitore scolastico indipendente. Ciò non è avvenuto: non è stata presentata una valutazione del rischio.

La ricorrente non era comunque autorizzata a superare il quadro normativo nell’ambito dell’applicazione delle regole interne, poiché non le è consentito stabilire norme che vadano oltre la lettera del regolamento – come nella lettera del 14 aprile 2021: Pertanto, voi domani potrete portare vostro figlio a visitare la nostra scuola solo se indossa una protezione per la bocca e il naso secondo il nostro regolamento o se può presentare un certificato medico che dal punto di vista medico esclude l’uso di una protezione per la bocca e il naso1. Altrimenti lo faremo a tua figlia

L’accesso all’edificio deve essere consentito “Secondo l’articolo 2 n. 1 della Veron: 1, è sufficiente anche “una spiegazione orale plausibile”. La sorveglianza ,persone occupate “Le eccezioni devono essere informate in modo adeguato” – questo prevede il regolamento. Ciò non significa che la “persona incaricata della sorveglianza” abbia il diritto di decidere dopo buon giudizio quali delle circostanze eccezionali menzionate accettare e quali no. Il testo del regolamento consente una qualsiasi delle 3 opzioni: esse stanno una accanto all’altra su un piano di parità e ciascuna di esse (dichiarazione orale plausibile, carta d’identità di invalido grave, certificato medico) soddisfa completamente il requisito dell’eccezione.

Se la decisione del tribunale distrettuale di Weimar dell’8 aprile 2021 o del 9 aprile 2021 (9 F 148/21) inviata al preside del querelante fosse letta attentamente e le 3 perizie ivi pubblicate sarebbero più che sufficienti anche per il preside e il direttore della scuola gestita come associazione È apparso chiaro che gli imputati, in quanto genitori del bambino, avevano validi motivi per risparmiare al figlio l’obbligo della maschera per ore (in classe e nel cortile della scuola) e l’obbligo dell’autotest a scuola a causa di gravi problemi di sicurezza per il loro bambino. Secondo l’articolo 6 Legge fondamentale siete responsabili della cura e dell’educazione del bambino in quanto diritto naturale dei genitori e dovere primario dei genitori.
A questo proposito il ricorso si basava sulla decisione dell’AG Weimar – in una forma completa a cui è possibile accedere
– Sottoporre alla direzione scolastica il tentativo dell’imputato di utilizzare le conoscenze a suo tempo pubblicate per identificare la persona adibita al controllo della copertura di bocca e naso! Informare in forma adeguata sulle eccezioni e sulle loro ragioni riconosciute dal legislatore – anche se questo obbligo di informazione non rientrava nello spirito del regolamento – ma tutti quegli organi direttivi o persone che ne hanno imposto l’attuazione contro il popolo.
La decisione del tribunale della famiglia di Weimar è stata annullata – per motivi formali – perché il BGH e anche il BverfG presuppongono che, nella misura in cui le scuole statali sono interessate come terzi nella procedura ai sensi della sezione 1666 8GB, non è il tribunale della famiglia ma l’autorità amministrativa i tribunali siano responsabili.

Ciò che è importante, tuttavia, è che la decisione del tribunale familiare di Weimar fino ad oggi non si è rivelata errata: nessun tribunale superiore interessato (né OLG Jena, né BGH, né BverfG) ha esaminato il contenuto della decisione e le sue conseguenze. motivazioni circostanziate, suffragate da perizie annullate come errate o errate nel contenuto oppure è stato constatato il contrario – almeno questo non può essere dedotto dalle rispettive motivazioni della decisione.

Piuttosto, i rapporti ottenuti lì nell’aprile 2021 sono stati ora confermati dopo varie indagini e metastudi. Nel febbraio 2023, la Cochrane Society ha confermato la versione dei risultati dello studio che aveva già presentato nel novembre 2020 dopo aver valutato 78 studi e scoperto che indossare mascherine aveva un effetto minimo o nullo sul tasso di infezione nella popolazione
(www cochrane,de/news/cochrane-review-zum-nutzen-von-masken-against-respiratory-infections).

In un meta-studio pubblicato su MDPI il 20 aprile 2021, gli autori Kisie Linski et al. al seguente risultato:
Molti paesi hanno reso obbligatorio l’uso di mascherine negli spazi pubblici per contenere la SARS-CoV-2, rendendolo un fenomeno comune nel 2020. Ad oggi, non è stata condotta una ricerca completa sugli effetti sulla salute che le maschere possono causare. L’obiettivo era trovare, testare, valutare e compilare gli effetti collaterali scientificamente provati dell’uso delle maschere. Per una valutazione quantitativa sono stati utilizzati 44 studi per lo più sperimentali; per una valutazione del contenuto sono state trovate 65 pubblicazioni. La letteratura ha rivelato effetti avversi rilevanti delle mascherine in numerose discipline. In questo lavoro ci riferiamo al deterioramento psicologico e fisico, nonché ai diversi sintomi che insorgono a causa del loro aspetto coerente, ricorrente e uniforme. descritta in varie discipline come sindrome da fatica indotta dalla maschera (MIES). La valutazione oggettiva che abbiamo condotto ha rivelato cambiamenti nella fisiologia respiratoria di chi indossa la maschera con una correlazione significativa tra calo di O2 e affaticamento (p < 0,05), un’elevata concomitanza di compromissione respiratoria e calo di O2 (67%), maschera N95 e CO2 aumento (82%), maschera N95 e diminuzione di O2 (72%), maschera N95 e mal di testa (60%), difficoltà respiratoria e aumento della temperatura (88 %), ma anche aumento di temperatura e umidità (100%) sotto le mascherine.

La popolazione generale potrebbe portare a effetti e conseguenze rilevanti in una varietà di aree mediche. (https://www.mdpi.com/1660-4601/18/8/4344) Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)
Oppure lo studio sulla tossicità delle mascherine pubblicato il 15 maggio 2023 da Kisielinski, Hockertz et al. sono arrivato al seguente abstract: Dal 2020 al 2023, molte persone in tutto il mondo sono state costrette a indossare maschere per gran parte della giornata a causa di regolamenti e leggi. Il nostro obiettivo era studiare il potenziale delle maschere facciali nel contenere e rilasciare tossine inanimate. È stata effettuata una revisione di 1003 studi (ricerca nel database in PubMed/MEDLINE, analisi qualitativa e quantitativa). Sono stati inclusi 24 studi (durata della prova da 17 minuti a 15 giorni) che hanno esaminato il contenuto e/o il rilascio di 631 maschere (273 maschere chirurgiche, 228 maschere tessili e 130 maschere N95). La maggior parte degli studi (63%) ha mostrato risultati allarmanti con un elevato rilascio di micro e nanoplastiche (MP e NP) e anche di composti organici volatili (VOC), xilene, acroleina, sostanze per-/polifluoroalchiliche (PFAS), ftalati (incl eccesso potrebbero essere rilevati valori per di(2-etilesil)ftalato, DEHP) e per Pb, Cd, Co, Cu, Sb e TiO2. Certo, le mascherine filtrano batteri, sporco, particelle e fibre di plastica dall’aria che respiriamo e hanno indicazioni specifiche, ma secondo i nostri dati comportano anche dei rischi. A seconda dell’applicazione è necessaria un’analisi rischio-beneficio. Tuttavia, l’obbligo delle mascherine durante la pandemia di SARS-CoV-2 ha creato un’ulteriore fonte di esposizione potenzialmente dannosa alle tossine in una popolazione con una distanza respiratoria quasi nulla. (https://www_,J’!rePrints.org/manuscript/202305,0968/v1) Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)

Il fatto che le prescrizioni relative all’uso di mascherine e test avrebbero potuto causare danni anche permanenti ai bambini colpiti è stato dimostrato, tra l’altro, in numerosi articoli specialistici:
dal fisico Prof. Dr. rer. nat. Werner Bergholz (p.23); il patologo Prof. Dott. med. Arne Burkhardt (pag. 26);
dallo psicologo clinico Prof. Dr. Dott. phil. Harald Walach (p.32) la psicologia della paura; dello psiconeuroimmonologo Prof. Dr.med. Dott. rer. Naz. Christian Schubert (p.43);
dal neurobiologo e ricercatore del cervello Prof. Dr. rer. nat. Dott. med. habil. Gerald Huther (pag. 51) Questi contributi sono stati inseriti nella versione orale nell’ambito della libera valutazione delle prove ai sensi dell’art. 495a ZPO
atto è stato presentato e discusso con le parti. L’intero libretto di accompagnamento con tutto il simposio online. I medici, ricercatori, scienziati e avvocati inclusi il 22 settembre 2022 possono essere trovati su (https://www,mwqfd.de/2022/11/begleithheft-zum-grossen-mwafd-online-mas
ken-svmposjum/) ed è incluso qui nella sua interezza come PDF:

� Opuscolo allegato_MWGF D_Masken-Symposil

Si fa inoltre riferimento all’articolo del Prof. Dr. pubblicato su Hessisches Ärzteblatt 5/2023. med. Ursel Heudorf, ex deputato Capo del dipartimento sanitario di Francoforte sul Meno. “Pandemia Covid-19: è necessaria una vera elaborazione” – con ampie fonti.

La ricorrente non ha risposto nel termine concessole alle citate memorie presentate alle parti nel corso dell’udienza.

Non vi è stato alcun commento nemmeno sullo studio di Kisielinski, Son nichsen et al., pubblicato dagli imputati nell’udienza davanti a Front Public Health il 25 maggio 2023. a “Fisio-metabolico e clinico!” conseguenze dell’uso di mascherine facciali – Revisione sistematica con meta-analisi e valutazione globale” (Appendice 2 del protocollo) nonché la risposta del Ministero degli affari sociali, della salute, dell’integrazione e della tutela dei consumatori dello Stato di Brandeburgo del 27 settembre , 2022 (Appendice 1 del protocollo) ad una richiesta indirizzata al Gruppo di Lavoro Generale sui Dispositivi Medici dei Lander (AGMP) in merito all’approvazione o alle istruzioni per l’uso del “COVID-19 Antigen Rapid Test Kit” (produttore: Safecare Bio tech [ Hangzhou] Co., Ud.), che non contiene alcuna informazione ai sensi dell’Allegato I Capitolo II N. 20.2 e N. 20.4 del Regolamento UE sui dispositivi diagnostici in vitro (IVDR) contiene ciò che il ministero ammette e lo giustifica come segue:
“Dal 26 maggio 2022 è in vigore nell’UE il Regolamento (UE) 2017/746 (IVDR), che sostituisce la Direttiva IVD precedentemente applicabile. Una modifica importante ai sensi dell’ordinanza IVD/3 (IVDR) rispetto alla direttiva IVD valida fino al 25 maggio 2022 e alla sua attuazione legale in Germania è che i test di rilevamento del SARS-CoV-2 in futuro saranno classificati nella classe di rischio più alta D . Ciò significa, tra l’altro, che in futuro il marchio CE verrà rilasciato solo dopo una procedura di valutazione della conformità da parte di un organismo notificato (ad esempio TOV) e non più dal produttore stesso viene assegnato il primo. Nel gennaio 2022 il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno modificato le disposizioni transitorie del Regolamento sui dispositivi diagnostici in vitro per i prodotti già presenti sul mercato. La modifica consente un’introduzione graduale della normativa, con la durata dei periodi transitori in funzione del livello di rischio del prodotto. Per i prodotti ad alto rischio (Classe D), compresi i test di rilevamento SARS-CoV-2 di cui sopra, la scadenza è fino a maggio 2025.
Ciò significa che le prescrizioni e i requisiti dell’IVDR dovranno essere rispettati dai produttori al più tardi a partire da maggio 2025″ (l’autore della risposta ha sottolineato)

Anche se ciò è diventato noto solo dopo il periodo in questione, in retrospettiva risulta chiaro che le preoccupazioni dei genitori sulla sicurezza dei test non erano infondate quando questi test rapidi sono classificati nella classe di rischio più alta, D – tuttavia fino a maggio 2025, spetta ai produttori effettuare o meno la certificazione – e solo allora dovrebbe essere istituito un controllo indipendente, anche se contengono sodio azide – come mostrato nella breve valutazione tossicologica del Prof. Dr. Stefan Hockertz del 2 settembre 2022 (Appendice 4 del protocollo) “Non ci sono prove che si tratti di una sostanza altamente immunologica e allergenica nonché potente genotossica”.

Nonostante l’ampia corrispondenza tra gli imputati e il preside/proprietario della scuola, al bambino è stato vietato l’ingresso nella scuola ed escluso dall’insegnamento in presenza e dal doposcuola dal 15 aprile 2021 – cosa che, secondo OVG Amburgo e OVG DOsseldorf, è da intendersi come negazione illegittima di prestazioni.

Perché non può essere giusto e conforme all’inviolabilità della parola umana ai sensi dell’articolo 1 comma 1 frase 1 Legge fondamentale che i bambini in fase di crescita fisica e mentale soffrano di mancanza di respiro, difficoltà di concentrazione e mal di testa a scuola, dove dovrebbero imparare insieme, con gioia, interesse e viva curiosità (e non con paura che gli altri bambini respirino), ad agire in modo autodeterminato e con enfasi per le loro vite future.

Le decisioni aggiuntive derivano dagli articoli 91, 708 n. 11, 711, 713 ZPO.

Giudice dell’Amtgerlchi

Had (Saate), 20 dicembre 2023

Qui potete scaricare la sentenza: https://corona-blog.net/2023/12/28/masken-und-testpflicht-2021-in-sachsen-anhalt-ag-halle-liest-privatschule-die-leviten/

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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