Natale 2023 cercano di cambiare i simboli, dal presepe con due mamme, a babbo natale sul carro armato… ma non ci riescono

Natale resta sempre Natale per quanto la politica cerchi di cambiarne i simboli. Nel 2023 questo è stato più evidente che in altri momenti storici. Cercano di cancellare la tradizione, cercano, appunto, ma soprattutto in Italia non ci riescono. Natale, se vi fermate a parlare con le persone normali, quelle che lavorano, portano avanti la famiglia, per loro resta la festa che è sempre stata nonostante la cancel culture, le ristrettezze economiche e le provocazioni, che tali restano.

Nel 2023 abbiamo visto un presepe con due mamme messo in piedi da Don Vitaliano Della Sala, parroco della Chiesa SS. Pietro e Paolo a Capocastello di Mercogliano, che ha suscitato molto scandalo e indignazione. Qui non si tratta di inclusione, ma di tradizione.

Abbiamo visto a Modena Babbo Natale arrivare su un Carro Armato, propaganda politica manifesta e non nascosta, i regali che portava erano uno incartato con la bandiera di Israele, l’altro con un simbolo ecologico… non si sa se all’interno ci fossero dei giochi. Addirittura il cannone del carro armato è stato decorato con un cuore. Ha suscitato talmente tanta indignazione che alcuni hanno cercato di distruggerlo.

Poi c’è stato un video di cattivo gusto sui social in cui Babbo Natale veniva fatto morite di Covid. Una comunicazione violenta rivolta ai bambini, perché la grafica era quella magica, tradizionale di Natale, ma invece di portare un messaggio di abbondanza e felicità ne portava uno di terrore e di morte.

In un saggio in una scuola ad Agna, nel padovano gli studenti della scuola primaria hanno messo in scena un saggio di Natale senza riferimenti al Cattolicesimo. Gesù viene sostituito da un “Cucù”. Oltre ad essere di cattivo gusto questo episodio ci fa riflettere, non tanto sui bambini, quanto sull’educazione scolastica pubblica.

Ma nonostante le provocazioni, le preoccupazioni economiche, le famiglie a Natale, soprattutto in Italia, si riuniscono attorno a un tavolo, per stare assieme, per ritrovarsi, per scambiarsi regali, pochi o tanti che siano… le provocazioni restano fuori dalla porta e le traduzioni restano, perché Natale, che si credenti oppure no, è soprattutto famiglia, quella famiglia che non lascia indietro nessuno e che è la vera forza degli italiani.

Chiara Porta

 

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Per non dimenticare: Sotto l’albero di Natale c’è ancora la multa per i non vaccinati, che non è ancora stata eliminata

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