“Marionette e Avanguardia. Picasso · Depero · Klee · Sarzi” in mostra a Reggio Emilia

Quella proposta dalla Fondazione Palazzo Magnani a Reggio Emilia, dal 17 novembre 2023 al 17 marzo 2024, è una mostra-spettacolo assolutamente originale, nel senso che una mostra così in Italia non si è mai vista. E nemmeno all’estero.
Ad andare in scena sarà “Marionette e Avanguardia. Picasso · Depero · Klee · Sarzi”, coordinata da James Bradburne, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani.

L’esposizione si sviluppa attorno al concetto di “quarta parete”, ovvero la capacità di coinvolgimento emotivo che fa di uno spettacolo ben riuscito una realtà capace di immergere lo spettatore nella storia messa in scena. Quando una marionetta o un burattino rompe la quarta parete, conquista la fiducia del pubblico, dando allo spettacolo il potere di sfumare la divisione tra palcoscenico e mondo, tra arte e vita.
A capirlo bene sono stati quegli artisti – protagonisti del mondo dell’Arte e del Teatro di figura – che, piuttosto che liquidare le marionette e i burattini (in inglese si usa per entrambi il termine puppets) come semplici giochi per bambini, hanno preso sul serio il loro entusiasmo e anzi, hanno guardato al “gioco creativo” come a una fonte di ispirazione estetica per cercare nuove modalità di espressione visiva. La nozione stessa di “bambino” come distinto dall’adulto si è manifestata in vari modi nel corso del Novecento e ha stimolato alcuni artisti a sfruttare il potenziale educativo del “teatro di figura”, spesso apparentemente legato ai bambini, per creare un mondo migliore e migliorare i cittadini in un momento cruciale del loro sviluppo.
Mentre alcuni artisti vedevano il potenziale delle marionette e dei burattini per immaginare un mondo migliore, i satirici usavano spettacoli trasgressivi e pungenti per attaccare l’establishment politico. Rivolgendosi a un pubblico adulto e attingendo a una solida tradizione di satira politica del “teatro di figura”, i burattini, in particolare, sono stati usati anche per criticare le condizioni politiche e sociali. La miniatura di un burattino, infatti, lo rende un portavoce sicuro per una protesta a voce alta, perché la sua mordacità è mitigata dalla carineria. Chi potrebbe essere infastidito da un puppet? I burattini dicono la verità al potere in un modo in cui gli attori teatrali tradizionali non possono mai farlo.

A Palazzo Magnani ad accogliere i visitatori saranno i costumi a grandezza naturale disegnati da Pablo Picasso per Parade, balletto coreografico che i Ballets russes di Sergej Djaghilev portarono in scena a Parigi nel 1917.
Poi una folla di puppets: le marionette (manipolate dall’alto) e i burattini (manipolati dal basso), dagli esemplari più antichi, come i Pulcinella o gli Arlecchino della Commedia dell’Arte, a quelli di Otello Sarzi, reggiano di adozione, realizzati con materiali sperimentali.
Due palcoscenici (a simulare una baracca e un castelet) allestiti nelle sale a piano terra, consentiranno a tutti i visitatori di cimentarsi con il “teatro di figura”. Grazie alla collaborazione con la Compagnia marionettistica Carlo Colla di Milano e l’Associazione 5T di Reggio Emilia, un ricco programma di micro-spettacoli/performance, interpretati da professionisti del “teatro di figura”, animerà i fine settimana per tutta la durata della mostra. Vedendoli all’opera c’è da chiedersi: “Le marionette e i burattini vanno in paradiso quando muoiono?”, domanda del tutto naturale, collocandosi i puppets in una zona grigia, tra creature viventi e oggetti inanimati.
Alcuni protagonisti dell’Arte si sono “appropriati” e cimentati in questa forma d’arte per la loro qualità di incantesimo e ambiguità. I registi come mezzo per sostituire gli attori. Il sogno di dare vita agli oggetti e le conseguenze della loro autonomia hanno affascinato scrittori e artisti da Collodi a Capek, ma anche tanti artisti italiani come i futuristi Enrico Prampolini e Fortunato Depero: le marionette esprimevano un’estetica macchinica, erano astratte e, dopo la devastazione della Prima guerra mondiale, catturavano la triste realtà dei soldati di ritorno amputati e mutilati, come illustrato da Sironi, Carrà e De Chirico.
Fino alla fine degli anni Venti, Vienna era una delle capitali culturali europee e, insieme a Berlino, una fucina di creatività nell’arte, nel teatro, nella musica, nella filosofia e nelle scienze.
Alla fine del XIX secolo, sull’onda dell’orientalismo, le classiche marionette giavanesi cominciarono ad apparire sulle scene europee. L’artista e illustratore austriaco Richard Teschner, in particolare, sviluppò l’arte della marionetta a bastone fino a raggiungere un punto culminante, che influenzò artisti da Parigi a Mosca. A raccontarlo in mostra la sezione “Sogni dell’Estremo Oriente – Espressionismo viennese”.
Grazie alla riscoperta da parte di Oskar Schlemmer del classico di Kleist Sul teatro delle marionette (1810), le marionette, i giocattoli e i giochi per bambini divennero un elemento centrale della pratica del Bauhaus nella Weimar degli anni Venti: Paul Klee, Andor Weininger, Lothar Schreyer, Sophie Täuber Arp e Oskar Schlemmer.
L’indagine si sposta quindi sull’avanguardia russa con “Le marionette e la Rivoluzione”. Quando Lenin e la moglie Natalia Krupskaya decisero di combattere l’analfabetismo e di formare il nuovo cittadino sovietico, capirono che l’uso delle marionette era l’ideale e, lavorando con artisti, architetti e scrittori di primo piano, figure come Natalia Sats, Samuil Marshak, El Lissitzky, Aleksandra Ekster, Nina Efimova, hanno sperimentato nuove forme di teatro per bambini.

L’esposizione si completa con un omaggio a Otello Sarzi (Vigasio, VR 1922 – Reggio Emilia 2001) grazie alla stretta collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi. Nato da una tradizione di burattinai che durava da generazioni, Otello fu un giovane aiutante della compagnia itinerante di famiglia che, nel tempo, entrò in contatto con alcuni dei protagonisti della scena artistica, teatrale e cinematografica italiana dell’epoca.

Nel 1957, a Roma, Otello inizia la sua opera creativa e innovativa con il “T.S.B.M.” Teatro sperimentale burattini e marionette, intrattenendo importanti collaborazioni, mettendo in scena testi di Brecht (Un uomo è un uomo), Garcia Lorca (Il teatrino di Don Cristobal) e Arrabal (Pic-nic) e realizzando, con tecniche innovative, anche figure molto grandi. Ne è un esempio la figura gigante di carta realizzata da Otello Sarzi per lo spettacolo Mavra di Igor Stravinskij rappresentato al Festival “Due Mondi” di Spoleto nel 1984.
La compagnia intraprende tournée anche all’estero e, nel 1969, si stabilisce presso Reggio Emilia, alternando presenze nazionali, europee e internazionali. Frequenti sono le collaborazioni con la televisione italiana. Numerosi i suoi spettacoli di rilievo, spesso anche tecnicamente molto complessi, ambiziosi e sempre caratterizzati da un forte impegno culturale e un’esplicita consapevolezza politica. Otello Sarzi rappresenta, in Italia, uno dei momenti più alti e importanti del “teatro di figura” nel secondo dopoguerra.

“Ritengo che l’obiettivo principale della mostra sia quello di aprire uno spazio dell’immaginazione in cui un bastone possa tornare a essere un cavallo, un drago o un flauto”, chiosa James Bradburne, che della mostra è il coordinatore scientifico.

“Questa proposta assolutamente originale rappresenta un altro bel traguardo raggiunto da Palazzo Magnani nel segno non soltanto della qualità artistica, ma anche di una grande attenzione a due tratti distintivi della nostra comunità: l’estro, il genio e la fantasia del nostro territorio, qui testimoniati dalle opere di Otello Sarzi, e il sistema educativo, un’altra nostra eccellenza, pure protagonista di questo progetto”, dice il Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni.

“Una mostra davvero unica – aggiunge l’Assessora alla cultura e al marketing territoriale del Comune di Reggio Emilia, Annalisa Rabitti – che parla di marionette e burattini come un mondo artistico, scoprendolo nel percorso dei grandi nomi dell’arte del Novecento come Picasso, Depero, Klee e mette in relazione questi grandissimi con Otello Sarzi, una figura poetica che ha segnato la storia artistica ed educativa di Reggio Emilia. Questa, infatti, diventa un’occasione per valorizzare il nostro patrimonio cittadino e metterlo in connessione con il patrimonio internazionale del “teatro di figura”. Una mostra sognante, Marionette e Avanguardia parlerà un linguaggio trasversale, tanto ai bambini quanto al mondo degli adulti, che anche grazie a laboratori e incontri collaterali alla mostra, sarà l’occasione per far riemergere la parte più bella di noi adulti, la meraviglia tutta infantile che le marionette e i burattini sanno evocare”.

Rossella Cantoni, la Presidente della Fondazione Famiglia Sarzi, racconta: “Nel 2022, anno del centenario della nascita di Otello Sarzi, avevamo proposto alla Fondazione Palazzo Magnani una mostra che rendesse omaggio alla portata innovativa del lavoro dell’artista burattinaio. Successivamente la scelta compiuta dalla Fondazione Magnani e da James Bradburne, ha allargato molto gli orizzonti e gli obiettivi, accogliendo il nome di Otello Sarzi accanto ai prestigiosi Picasso, Depero, Klee, Teschner. Questa scelta ci rende pieni d’orgoglio per il riconoscimento alla grande creatività, alla tecnica rappresentativa e all’impegno sociale espressi da Otello Sarzi nei tanti decenni di vita e di lavoro espressi nella nostra Reggio Emilia”.

“Dopo il lavoro svolto con le mostre “What a Wonderful World” e “L’arte inquieta. L’urgenza della creazione”, con questo progetto espositivo – dice Davide Zanichelli, Direttore della Fondazione Palazzo Magnani – la Fondazione prosegue nel suo progetto di valorizzazione del patrimonio locale, ponendolo in dialogo con i grandi movimenti artistici europei. La mostra sarà anche l’occasione per riscoprire una parte importante della vocazione educativa della nostra città, quando personaggi straordinari si trovarono a lavorare fianco a fianco, sperimentando e innovando.”

Arricchiranno la mostra una serie di attività collaterali – visite guidate, conferenze, attività formative e didattiche per scuole di ogni ordine e grado, corsi di aggiornamento per insegnanti – progettati e realizzati dal Dipartimento didattico della Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con Fondazione Reggio Children e Fondazione Famiglia Sarzi; eventi esclusivi per aziende nonché progetti speciali per soggetti con fragilità in collaborazione con FCR – Farmacie Comunali Riunite (progetto Reggio Emilia Città senza Barriere), ASP Reggio Emilia Città delle persone, Consorzio Oscar Romero (progetto Strade), AUSL di Reggio Emilia, con l’obiettivo di parlare a diversi pubblici, nella consapevolezza che l’arte, fruita e praticata, sia la strada maestra per coniugare sviluppo individuale e coesione sociale.

La mostra sarà, inoltre, l’occasione per stimolare riflessioni attraverso una serie di incontri pubblici su tematiche storico-artistiche ma anche di stretta attualità.
Se da un lato verrà approfondito il contesto storico dei movimenti e dei protagonisti della mostra, così cole la dimensione pedagogica del burattino in alcune delle grandi tradizioni europee, fino alle sperimentazioni degli anni Settanta e Ottanta del Novecento che hanno fatto di Reggio Emilia una delle capitali mondiali della ricerca in ambito educativo, dall’altro l’attenzione sarà portata su alcuni aspetti meno noti del teatro di figura: il tema dell’embodiment e del doppio, da un punto di vista filosofico, psicologico e sanitario, fino agli automi, agli avatar digitali e all’intelligenza artificiale. Valeria Bizzari, Piero Corbella, Fulvio De Nigris, Emilio Ferrario, Martina Mazzotta, Nicoletta Misler, Valentina Parisi, Moreno Pigoni, Mauro Sarzi sono solo alcuni dei nomi di rilievo che ci accompagneranno in questo viaggio meraviglioso.

PROGRAMMA PERFORMANCE TEATRALI

La grande novità della mostra è la presenza, nelle sale del piano terra di Palazzo Magnani, di due palcoscenici continuamente ravvivati da “performance” e “azioni teatrali” curati dalla Compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli di Milano e dall’Associazione 5T di Reggio Emilia. Le “performance” renderanno la mostra intensamente “animata”, capace di immergere il visitatore nella messa in scena. Una sala sarà dedicata al Teatro delle marionette (manipolate dall’alto); la seconda dedicata al Teatro dei burattini (manipolati dal basso).

Da novembre 2023 a marzo 2024

Compagnia marionettistica Carlo Colla & Figli

MARIONETTE CHE PASSIONE!

durata: 30 minuti

L’azione teatrale prevede la presentazione di alcuni brani tratti da spettacoli del repertorio della Compagnia, realizzati con marionette a fili corti, e una breve introduzione al linguaggio e alla storia del teatro di marionette e alle tecniche del lavoro artigianale ancora oggi svolto per la produzione dei nuovi spettacoli.

Brani da: La Divina Commedia, Pinocchio, Aristide di Grecia con Arlecchino suo servitore, Io Gerolamo, Turandot, Sogno di una notte di mezza estate, Peregrin and the giant fish ed altre soprese marionettistiche.

Dal 18 al 26 novembre; dal 20 al 23 e 30 dicembre 2023; dal 31 gennaio al 4 febbraio 2024; dal 14 al 18 febbraio 2024; dal 13 al 17 marzo 2024

Compagnia I Burattini della Commedia

LA FAVOLOSA STORIA DI UN BURATTINO

durata: 15 minuti circa

La simpatia di Fagiolino e l’occhio esperto di Sandrone condurranno le bambine e i bambini, i grandi e i curiosi nel millenario viaggio del teatro dei burattini.  Diavoli e maghi dalla lunga barba, la strega Morgana e il suo bosco incantato, dove i nostri eroi dovranno superare prove e tranelli per cercare l’acqua miracolosa e poi ancora Arlecchino e Colombina alle prese dei fantasmi del castello di Vallecupa… Al termine del viaggio potremo vedere da vicino le maschere della tradizione italiana e scoprire i trucchi e le magie dell’antica arte dei burattini

dal 29 novembre al 3 dicembre 2023; dal 7 all’11 febbraio 2024; dal 6 al 10 marzo 2024

Compagnia Zanubrio marionette 

HO MESSO IL LUPO NEL SACCO!

durata: 15 minuti circa

La classica fiaba di CAPPUCCETTO ROSSO raccontata e animata in modo inconsueto. Un addetto alle pulizie del museo si trova di fronte al pubblico e in attesa del burattinaio che tarda ad arrivare.  Improvvisa” la sua versione di C.R. utilizzando gli strumenti del suo mestiere…bidoni, sacchi, sacchetti “oggetti riciclati” di varia natura.

 

dal 6 al 17 dicembre 2023; dal 10 al 21 gennaio 2024; dal 28 febbraio al 3 marzo 2024

Compagnia Consorzio Balsamico

QUESTI POCHI CENTIMETRI DI TERRA

durata: 16 minuti circa

Talea ha cinque anni, e come tutti i bambini, di dormire non ne vuole sapere. Ma quando finalmente si lascia andare e scivola nel sonno, scopre che la terra del sogno è lo spazio per la pura essenza delle cose: il gioco inaspettato, la meraviglia di una nuova avventura che sboccia. E tutto ciò che viene sognato resta, e germoglia nel risveglio.

 

dal 24 al 29 dicembre 2023; 1 gennaio 2024; dal 3 al 7 gennaio 2024; dal 24 al 28 gennaio 2024

Compagnia I Burattini di Mattia Zecchi

LE DISAVVENTURE DI FAGIOLINO
durata: 15 minuti circa
Atti unici che vedono l’intramontabile eroe bolognese Fagiolino coinvolto in mille peripezie ed avventure. Fra guizzi e lazzi, scherzi e trabocchetti il nostro protagonista, accompagnato dall’immancabile spalla Sganapino, si troverà ad affrontare varie imprese, sempre col cattivo di turno pronto a prendersi gioco di loro. Fagiolino, Sganapino, Sandrone, il Dottor Balanzone, e tante altre maschere della Commedia dell’Arte, insieme a Diavoli, Maghi e Streghe sono i caratteristici personaggi della tradizione che solcheranno la scena.

PROGRAMMA ATTIVITA’ DIDATTICHE

 

Arricchiranno la mostra una serie di attività laboratoriali e incontri di approfondimento – visite guidate, workshop, attività formative e didattiche per scuole di ogni ordine e grado, corsi di aggiornamento per insegnanti, progetti speciali per soggetti con fragilità – realizzati dalla Fondazione Palazzo Magnani in collaborazione con Fondazione Famiglia Sarzi, CIRCI Centro Internazionale di Ricerca della Cultura e dell’Infanzia, Fondazione Reggio Children e Max Mara.

VISITE GUIDATE PER GRUPPI

a cura della Fondazione Palazzo Magnani

Tutti i sabati alle ore 15 e le domeniche alle ore 11

VISITA ESPERENZIALE

FACCIA A FACCIA. Hai mai parlato con un’opera d’arte?

a cura della Fondazione Palazzo Magnani

“Faccia a Faccia” è un’esperienza immersiva, che consente di entrare in relazione con l’opera d’arte. Chi partecipa, accompagnato per mano dall’operatore, verrà pian piano portato fin dentro l’opera e in relazione con essa, avrà quindi l’occasione di scoprirla attraverso il proprio punto di vista e apportavi, magari, nuovo senso e nuova bellezza.

Venerdì 1° dicembre 2023; 12 gennaio, 12 febbraio, 8 marzo 2024 – ore 18

ATTIVITA’ PER LE FAMIGLIE

Visita guidata alla mostra a cura della Fondazione Palazzo Magnani

Laboratorio a cura della Fondazione Famiglia Sarzi

“Il Burattino nasce dalle tue mani”

Dopo la visita guidata alla mostra, tutta la famiglia potrà costruire un burattino utilizzando vari materiali di riuso: gommapiuma, bottoni, tessuti, filati e tanto altro! Materiali che sapranno stimolare inaspettatamente la fantasia di ognuno.

I laboratori si terranno nella Sala Gualdi di Palazzo Magnani alle ore 15 nelle seguenti domeniche: 26 novembre, 10 dicembre 2023; 4 gennaio, 14 gennaio, 4 febbraio, 18 febbraio e 10 marzo 2024.

WORKSHOP PER RAGAZZI

a cura di Max Mara in collaborazione con Associazione Circi

“Progetta la tua marionetta in 3D

I partecipanti potranno progettare su Roblox le loro marionette, modellandole in 3D e animandole. Max Mara contribuirà guidando i partecipanti all’utilizzo della tecnologia e del gioco a servizio della creatività.

L’attività è strutturata in tre cicli ognuno da tre incontri:

1° ciclo: 25/11 – 02/12 -09/12

2° ciclo: 13/01 – 20/01 – 27/01

3° ciclo: 24/02 – 02/03 – 09/03

Gli incontri si terranno nella Sala Gualdi di Palazzo Magnani il sabato pomeriggio dalle 15:30 alle 17:00.

ATTIVITA’ PER LE SCUOLE

A cura della Fondazione Palazzo Magnani

VISITE GUIDATE

per scuole di ogni ordine e grado

La visita guidata, di carattere interdisciplinare e interattivo, racconta ai ragazzi in che modo i grandi artisti delle Avanguardie si sono cimentati con questa forma d’arte. Personaggi, costumi e copioni, nati nel Teatro di figura, sono stati, per i grandi artisti del Novecento, oggetti di sperimentazione tecnica e artistica. Il percorso di visita include l’azione teatrale di burattinai con performance dal vivo.

LABORATORI DIDATTICI

I laboratori concludono il percorso di visita guidata soffermandosi su attività di sperimentazione che utilizzano materiali e tecniche diverse sui temi legati ai burattini e alle marionette: movimento/animazione, mani, fili e ombre. I laboratori sono studiati in base alle diverse età e obiettivi didattici.

  • LUCI E OMBRE A PALAZZO, per scuole primarie, scuole secondarie di primo e secondo grado
  • MANI E FILI RACCONTANO, per scuole primarie, scuole secondarie di primo e secondo grado
  • IDENTIKIT DELLA MIA MARIONETTA, per scuole secondarie di primo e secondo grado
  • PUPPETS ANIMATI, per scuole secondarie di primo e secondo grado

ACCESSIBILITÀ E WELFARE CULTURALE

La Fondazione Palazzo Magnani è da sempre attenta ai bisogni, alle aspettative e alla soddisfazione delle persone che visitano la mostra. Oltre ad affrontare il tema delle barriere architettoniche, si impegna a progettare percorsi con gli operatori dei servizi alla persona e con le persone fragili. I percorsi prevedono visite alla mostra, laboratori, incontri dentro e fuori i luoghi di cultura, attraverso diversi linguaggi e strumenti, con l’intento di dare voce alle individualità e alle specificità di ognuno.

COME VISITARE LA MOSTRA

Mappa e didascalie dedicate ai bambini. I visitatori più piccoli potranno ritirare in biglietteria una mappa a loro dedicata che li guiderà nel percorso espositivo. Troveranno inoltre, lungo il percorso, didascalie appositamente progettate.

Apparati in CAA, Comunicazione Aumentativa Alternativa in collaborazione con STRADE/consorzio Oscar Romero

Visite guidate in LIS lingua dei segni italiana

Visite guidate e percorso tattile per non vedenti, in collaborazione con Istituto Regionale per i ciechi “G. Garibaldi” di Reggio Emilia

PROGETTI SPECIALI

L’ARTE MI APPARTIENE

in collaborazione con Farmacie Comunali Riunite/Reggio Emilia Città senza barriere

“L’arte mi appartiene” è un progetto volto a sviluppare attività continuative rivolte ad utenti con fragilità ed operatori dei servizi socio-sanitari ed educativi. Il progetto intende sviluppare un’idea di welfare culturale in grado di ampliare le possibilità di fruizione e accessibilità alle mostre, e più in generale all’arte, ma anche di utilizzare l’arte stessa per meglio declinare l’intervento educativo e di supporto allo sviluppo delle abilità e delle competenze del singolo. Le azioni messe in campo sono improntate alla multidisciplinarietà, alla pratica del fare e all’integrazione, al fine di promuovere il benessere e la crescita individuale delle persone coinvolte, producendo innovazione culturale e sociale. L’arte diventa strumento di benessere, generatrice di processi che portano ad esprimere potenzialità espressive, a conoscere luoghi e approcci inusuali, a scoprire parte di sé ed attivare luoghi di socializzazione. Il percorso è attivo dal 2017 in occasione di ognuna delle mostre organizzate dalla Fondazione Palazzo Magnani.

SGUARDI RIFLESSI

in collaborazione con A.S.P. Città delle persone

“Sguardi riflessi” è il progetto della Fondazione Palazzo Magnani dedicato alle persone con Alzheimer e agli operatori che se ne prendono cura, convinti che l’arte sia uno strumento in grado di generare benessere. L’obiettivo è creare momenti di benessere attraverso l’esperienza della visita alla mostra. Si offre alle persone con Alzheimer la possibilità di esprimersi attraverso l’arte per sviluppare una dimensione emotiva, che resta più a lungo conservata nella mente, attivando momenti di incontro con l’opera d’arte e di condivisione tra anziano e operatore/caregiver fuori dalla quotidianità e con altri linguaggi. La visita alla mostra diventa un percorso non conoscitivo ma esperienziale e la dimensione emotiva fa da collante tra persone con demenza e accompagnatori, tutti protagonisti allo stesso modo di fronte all’arte. Il progetto è nato a seguito del corso di formazione tenuto, nel maggio 2019, da Fondazione Palazzo Strozzi (Firenze) e dedicato all’approccio utilizzato nel progetto “A più voci”.

PRE-TEXTS

in collaborazione con Social Lab Abruzzo, Pre-Texts at Cultural Agents Inc., Centro Bach Università di Chieti e Pescara e Farmacie Comunali Riunite/ Reggio Emilia Città senza barriere

Pre-Texts è un metodo sviluppato da Doris Sommer, docente dell’Università di Harvard, in grado di attivare lo sviluppo cognitivo di chi partecipa attraverso una semplice richiesta: “Fai arte con questo testo e rifletti sul processo”. Il testo diviene così la materia prima con cui fare arte e creare una nuova forma di educazione inclusiva, rivolta soprattutto a contesti di deprivazione culturale.

BURATTINI IN BILICO

progetto di STRADE – Consorzio Romero

La compagnia stabile BURATTINI IN BILICO, formata da persone con disabilità inserite in percorsi socio-occupazionali che lavorano congiuntamente a professionisti del teatro di figura, racconteranno, attraverso i propri burattini, studiati e attentamente creati, le vicissitudini quotidiane e i sentimenti che le attraversano, dando voce al proprio mondo interiore. Gli spettacoli della compagnia si inseriscono nel programma di attività per scuole e performance rivolte al pubblico di mostra.

 

 

…INTANTO IN CITTA’

In occasione della mostra “Marionette e Avanguardie”, compagnie e istituzioni culturali attiveranno rassegne e spettacoli dedicati al Teatro di Figura per completare l’offerta culturale cittadina.

8 novembre 2023 – Teatro Cavallerizza, Reggio Emilia

“Dall’altra parte”

Compagnia Zerogrammi

Lo spettacolo ha ottenuto il riconoscimento del “Premio Drammaturgia Contemporanea E Teatro Di Figura” indetto dalla Fondazione Famiglia Sarzi.

novembre 2023 / marzo 2024 – Teatro San Prospero, Reggio Emilia

Rassegna di spettacoli di burattini e marionette, a cura della Fondazione Famiglia Sarzi

Programma in fieri

11 gennaio 2024 – ore 21 Paloma, Ballata Controtempo

14 gennaio 2024 – ore 16.30 Piccolo Sushi

Piccolo Teatro in Piazza – Sant’ Ilario d’Enza

Factory Compagnia Transadriatica

Due spettacoli di teatro di figura contemporanea, presentati uno in serale, tout public, e l’altro per i bambini e ragazzi, in domenicale, ad opera di una delle più interessanti rivelazioni del teatro di figura nazionale.

PALOMA ha ricevuto da una giuria di esperti di teatro e operatori il premio Eolo come migliore produzione di “Teatro di Figura 2022”.

 

27 gennaio ore 17 e 28 gennaio ore 11 e 16.30 2024 – Multisala Novecento, Cavriago

Compagnia Dimitri/Canessa

L’ORSO FELICE

Spettacolo di danza, attori e maschere, vincitore del contest IN-BOX VERDE 2023.

La compagnia è formata da due danzatori che hanno scelto di intraprendere una personale ricerca in bilico tra danza, teatro e performance, pur mantenendo attive collaborazioni storiche con realtà come Sosta Palmizi.

 

23 febbraio 2024, ore 20:30 – Teatro Cavallerizza

“Corvidae. Sguardi di specie” di e con Marta Cuscunà

Marta Cuscunà e i suoi “corvi meccatronici” portano lo spettatore nelle oscure atmosfere di un mondo simbolico, dove l’avidità e il potere delle Big Oil mette a rischio l’intera specie.

La miniserie Corvi alla fine del mondo, nata per il programma di Rai 3 “La Fabbrica del Mondo” ideato da Marco Paolini e Telmo Pievani, vuole uscire dallo schermo per arrivare in teatro. L’idea è quella di unire i singoli episodi che hanno come protagonisti i corvi meccanici de Il canto della caduta, attraverso i linguaggi del teatro di narrazione. Il pubblico sarà accompagnato a scoprire i temi al centro di ogni episodio, nel tentativo di condividere le fasi della ricerca sui contenuti scientifici e la storia di alcune figure femminili che hanno svoltato il mondo della scienza e dell’ambientalismo ma che rimangono ancora troppo poco conosciute.

“Corvidae. Sguardi di specie” ci interroga sulla possibilità̀ di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile attraverso lo sguardo comico e disincantato di uno stormo di corvi meccanici. L’installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani, permette la manovrazione a vista dei corvi attraverso un sistema di joystick e cavi di freni di biciclette.

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Mancanza di fondi, così si danneggiano i bambini “speciali”, la denuncia dell’avv. Emilio De Stefano

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

 

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com