All’audizione della sottocommissione ristretta sulla pandemia di coronavirus il dottor Jeffrey Singer denuncia le interferenze delle agenzie governativa nella pratica medica e nel rapporto medico paziente. “Oltre all’assalto alla loro autonomia, i medici si trovano ad affrontare dilemmi etici quando le preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro o anche sulla possibilità di continuare a esercitare la propria professione se non aderiscono all’ortodossia, distorcono il loro miglior giudizio riguardo a ciò che percepiscono essere nel miglior interesse del loro paziente”, ha testimoniato.
“Anche se l’intrusione nella pratica medica ha subito un’accelerazione durante la pandemia, non è una novità. Le agenzie governative, comprese le forze dell’ordine, dicono direttamente o indirettamente ai medici come praticare la medicina da oltre 100 anni.
Il continuo sforzo da parte del governo di controllare i professionisti medici e la loro capacità di curare i pazienti è una tendenza preoccupante che interferisce con il sacro rapporto medico-paziente.
Nei miei 40 anni di pratica privata, ho esperienza diretta di agenzie governative che si intromettono progressivamente nel processo decisionale clinico dei medici e spesso esercitano un effetto agghiacciante su ciò che i medici si sentono a proprio agio nel comunicare ai loro pazienti.
I medici devono sempre dare priorità all’autonomia e ai diritti dei singoli pazienti.
L’intrusione nella pratica medica di funzionari della sanità pubblica non medici e di legislatori e burocrati che non hanno una formazione medica, ma che hanno l’arroganza di dire ai medici come e cosa possono usare per curare i loro pazienti, minaccia l’integrità della professione medica. e indirettamente mette in pericolo i pazienti.
Purtroppo la tendenza decennale all’ingerenza del governo nella medicina ha e continuerà a erodere l’autonomia del medico e il rapporto medico-paziente”, ha concluso il dottor Jeffrey Singer.
Jeffrey A. Singer è membro senior del Cato Institute e lavora presso il Dipartimento di studi sulle politiche sanitarie. È presidente emerito e fondatore di Valley Surgical Clinics Ltd., il più grande e antico studio chirurgico privato in Arizona, ed esercita la professione privata di chirurgo generale da oltre 35 anni.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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