La manipolazione psicologica studiata dall’Ue per battere gli scettici dei vaccini

L’Ue ha messo in campo un progetto per battere dal puto di vista psicologico gli scettici dei vaccini. Il nome del progetto in cinque paesi, gestito dall’Università di Bristol e derivato dalle arti marziali Jiu-Jitsu, è tutto un programma. Perché come nel Jiu-Jitsu, l’avversario va battuto con la propria forza e le proprie armi. Solo questo è discutibile su due livelli. Sii chiama Jitsuvax. Ricerca e diffonde trucchi psicologici che si dice utilizzino i medici per superare la riluttanza ai vaccini.

Da un lato perché le persone che sono scettiche su una determinata vaccinazione, ad esempio la “vaccinazione” sperimentale con mRNA contro il Covid-19, e che lo esprimono pubblicamente vengono sommariamente dichiarate e trattate come “oppositori”. In genere vengono accusati di motivazioni vili, di mezzi disonesti e di avere comunque torto. In ogni caso, per quanto ho potuto vedere, non esiste da nessuna parte un tentativo esplicito di distinguere tra gli “avversari” ingiusti da combattere e le persone che sono scettiche, a ragione o erroneamente, e argomentano di conseguenza, senza trucchi ingiusti.

D’altro canto perché il progetto si basa costantemente sulla manipolazione psicologica, cioè esattamente su ciò di cui viene generalmente accusata la controparte. Questo è il modo in cui ovviamente intendi il principio del Jiu-Jitsu di battere l’avversario con le sue stesse armi.

Diamo un’occhiata ad un esempio dell’argomentazione di uno scettico con cui i vaccinatori hanno più problemi: Si legge:

“Le informazioni provenienti dalle aziende farmaceutiche sui vaccini sono guidate da interessi finanziari“.
La sfiducia patologica viene identificata come la causa dello scetticismo.

La difficoltà deriva dal fatto che c’è molto da dire. Il livello e la frequenza delle sanzioni contro le aziende farmaceutiche ricorda le attività criminali, più la mafia che le organizzazioni alle quali si vorrebbe affidare la propria salute senza alcun sospetto.

Nell’ambito della “strategia di confutazione enfatica” propagandata dagli scienziati della manipolazione, ciò che non può essere negato dovrebbe prima essere ammesso, per poi generalizzare e annacquarlo su un livello più ampio:

“La sfiducia nelle autorità a volte è giustificata. Ad esempio, alcune persone si preoccupano dei vaccini perché l’industria farmaceutica ne trae vantaggio. L’azienda farmaceutica Pfizer, ad esempio, ha guadagnato 27 miliardi di sterline dal suo vaccino contro il Covid a febbraio 2022. Le aziende private di tutti i settori hanno interesse a guadagnare con i loro prodotti. È importante mettere in discussione criticamente le motivazioni del settore”.
Quindi l’argomento viene rivolto contro gli scettici: “I profitti non si limitano alle aziende farmaceutiche. Inoltre, coloro che incoraggiano gli altri a non vaccinarsi hanno una forte motivazione finanziaria poiché traggono vantaggio dall’acquisto dei loro prodotti alternativi da parte delle persone. I prodotti alternativi non hanno organismi di regolamentazione indipendenti, a differenza dei vaccini, la cui sicurezza ed efficacia sono valutate da scienziati indipendenti e organizzazioni non governative di tutto il mondo che non sono controllate da alcuna azienda. Sei infatti tenuto a dichiarare pubblicamente qualsiasi conflitto di interessi, compresi eventuali benefici economici ricevuti. Le informazioni fornite da questi esperti indipendenti rappresentano la migliore guida disponibile sui vaccini”.
Si raccomanda quindi di fingere falsamente che essere scettici su alcuni vaccini e promuovere prodotti alternativi che si vendono siano la stessa cosa. In realtà, questo vale solo per una frazione trascurabile degli scettici pubblici sui vaccini. Sostenuti da questa falsa equazione, si suppone che tutti gli scettici abbiano interessi finanziari “forti”, il che è vero nei casi più rari. E laddove ciò accade, questi interessi finanziari sono migliaia o addirittura milioni di volte più deboli di quelli delle aziende farmaceutiche. Nella migliore delle ipotesi si tratta di migliaia di euro o dollari, non di molti miliardi.

Si pretende che le autorità sanitarie siano irreprensibili e che non esista corruzione istituzionalizzata, anche attraverso la porta girevole tra regolatori e aziende farmaceutiche, attraverso la quale i dipendenti di alto livello si muovono avanti e indietro tra i due mondi. Il fatto che le aziende farmaceutiche si siano lasciate tutelare dal governo dalle richieste di risarcimento danni e che le approvazioni fossero solo approvazioni di emergenza senza i consueti standard: non è un problema. Il fatto che il ministro Lauterbach, del quale dobbiamo fidarci incondizionatamente, abbia ripetutamente affermato falsamente che le vaccinazioni non avevano effetti collaterali e che da tempo aveva attirato l’attenzione con studi di cortesia su medicinali pericolosi, non dovrebbe darci nulla da pensare. Perché se lo facciamo, siamo considerati patologicamente sospetti.

Pertanto, mentre l’argomentazione del conflitto di interessi degli scettici non utilizza trucchi psicologici e descrive una realtà sociale, la controargomentazione proposta si basa su pigri trucchi semantici e psicologici e dà solo l’apparenza di descrivere fatti rilevanti.

Va ricorcato che Cornelia Betsch, una delle psicomanipolatrici più operose dell’establishment vaccinale e all’epoca membro del Consiglio degli esperti Corona, dirige con i suoi psicologi di Erfurt, fedeli al governo, la filiale tedesca di un progetto dell’UE chiamato Jitsuvax. La signora Betsch è stata anche coautrice di uno studio molto dubbio apparso nella preprint nel novembre 2021, secondo il quale la crisi Covid in Germania all’epoca era causata principalmente da coloro che non erano vaccinati, un’affermazione accolta favorevolmente da politici e supportato da statistiche falsificate, che in seguito si sono rivelate grossolanamente sbagliate.

Tratto da: https://norberthaering.de/propaganda-zensur/jitsuvax/

Info sul progetto: https://cordis.europa.eu/project/id/964728/it

Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.

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