Il libro, che ha portato la rimozione dal comando del generale Vannacci, pone domande di buon senso

Il Generale Vannacci ha parole dure, ma di buon senso, contro lo Stato nel suo ultimo libro “Il mondo al contrario”, difende la Famiglia tradizionale, i pensionati, si schiera contro il dominio delle minoranze, che vanno tutelate, ma le cui esigenze non possono sovrastare quelle della maggioranza della popolazione. Parla di persone vere e interpreta il pensiero di molti, possiamo affermare, visto il successo del libro, che in pochi giorni è balzato in testa alle classifiche.

Si chiede, per esempio, perché lo Stato spenda di più per un immigrato clandestino, che per un pensionato italiano con la minima.

“Il Mondo al contrario” vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità”, scrive il generale. “Cosa c’è di strano? Capita a tutti, e spesso” – direte voi. Ma la circostanza anomala è rappresentata dal fatto che questo sgradevole sentimento di inadeguatezza non si limita al verificarsi di eventi specifici e circoscritti della nostra vita, a fatti risonanti per quanto limitati, ma pervade la nostra esistenza sino a farci sentire fuori posto, fuori luogo ed anche fuori tempo. Alieni che vagheggiano nel presente avendo l’impressione di non poterne modificare la quotidianità e che vivono in un ambiente governato da abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati.

Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività.

I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy”.

“Il Generale nella sua interezza difende l’istituzione della famiglia”, commenta l’Associazione Libero Arbtrium. “Le sue parole sono dure contro le istituzioni dello Stato, che a suo dire, ormai difendono gli indifendibili e non si occupano più dei concetti sacri al codice civile e militare.

Il generale Vannacci ha partecipato a tutte le missioni,mai risparmiandosi.

Unico degli alti gradi dell’esercito ad aver denunciato iL Ministero della Difesa per la questione dell’uranio impoverito che ha seminato tante vittime tra i soldati italiani.

Il pesante j’accuse di Vannacci a chiunque possa rappresentare un attentato al concetto di “Famiglia”, volutamente scritta con la “f” maiuscola.   “Le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e Famiglie sono costretti ad abbandonarle”, scrive il generale; “quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo ed esclusivo perché urta con chi padre o madre non è; quando si inneggia a larga voce per l’adozione di sempre più disparati diritti senza prevedere un’altrettanto Fitta schiera di doveri; quando non sai più come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito all’evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerato un’offesa. Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso. Ecco, questo libro è dedicato a tutti gli altri!”.

Potete trovate il libro il mondo al contrario del generale qui.

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Può interessarti anche: Pioggia di insulti al post sulla non discriminazione dell’Iss. Green pass e perdita del lavoro cosa sono state?

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Sfero: https://sfero.me/users/presskit-quotidiano-on-line

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com