Che cosa rischia l’Italia con la ratifica del MES ? Voci contro

Che cosa rischia l’Italia con la ratifica del MES ?

“Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) è un accordo internazionale che mira a fornire assistenza finanziaria agli Stati membri dell’Eurozona in difficoltà. Tuttavia, l’Italia si trova di fronte a una decisione cruciale: ratificare o meno il MES”, spiega Luigi Cortese.

L’Italia vedrebbe il suo debito valutato come non sostenibile: dovrmmo ridurre il rapporto debito/Pil di 900 miliardi di euro che pagheremmo noi cittadini . La Germania ci obbligherebbe a fallire per salvare le loro banche”, spiega il giornalista ed esperto di economia politica Gilberto Trombetta

“La ratifica non avrebbe effetti diretti sui saldi di finanza pubblica, in quanto l’Italia ha già versato 14 miliardi nel 2012.
Gli effetti indiretti, invece, sembrerebbero di più difficile valutazione, ma la riforma del MES potrebbe aumentare la rischiosità stessa del MES e rendere soprattutto molto più gravose le condizioni a carico dei debitori, come per esempio l’accesso alla linea di credito precauzionale”, spiega Valerio Malvezzi su Radio Radio.

“Significherebbe purtroppo distruggere il nostro Paese. Significherebbe purtroppo mettere degli obblighi, dei covenants, cioè degli obblighi di fare e di non fare che sono previsti nei contratti privatistici, dimenticando che nel caso di uno Stato questo avrebbe un impatto gravissimo sulla società che vive in quello Stato. Perché?

Perché succederebbe come nella Grecia. Avremmo migliaia di condizioni di tipo economico finanziario con gravi impatti sociali.

Il MES andrebbe a bloccare l’autonomia parlamentare. Signori parlamentari, non ditemi che non lo avete capito perché i casi sono due: o non avete letto le carte, oppure fate finta di non aver capito cosa c’è scritto.
Dentro c’è chiaramente scritto che noi non saremo più liberi di fare politicamente quello che vogliamo, se prendiamo dei soldi a prestito da un sistema finanziario privato”, conclude Malvezzi.

Ci sono diversi “rischi associati a tale accordo e le ragioni per cui l’Italia dovrebbe pensarci attentamente prima di procedere con la sua ratifica”, continua Luigi Cortese Fahrenheit2022.

  1. Perdita di sovranità economica: Uno dei principali rischi del MES è la perdita di sovranità economica dell’Italia. Accettando l’assistenza finanziaria da questo meccanismo, il paese sarebbe costretto ad adottare misure di austerità e riforme strutturali imposte dalla Troika (la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale). Questo significherebbe che le decisioni chiave sulla politica fiscale e monetaria dell’Italia sarebbero prese da entità esterne, limitando la capacità del governo di agire in base alle esigenze e alle priorità del paese. Potrebbe essere praticamente un’arma di ricatto verso gli Stati europei.
  2. Imposizione di misure di austerità: Strettamente legato alla perdita di sovranità economica, il MES potrebbe imporre all’Italia misure di austerità che potrebbero avere gravi conseguenze sociali ed economiche. Abbiamo già assistito agli effetti devastanti delle politiche di austerità in passato, con tagli alla spesa pubblica, riduzione degli investimenti e aumenti delle tasse. Queste politiche possono danneggiare l’economia italiana, portando a una diminuzione della domanda interna, all’aumento della disoccupazione e alla stagnazione economica.
  3. Ciclo vizioso del debito: Un’altra preoccupazione riguarda il cosiddetto “ciclo vizioso del debito”. Accettando il sostegno finanziario del MES, l’Italia potrebbe trovarsi intrappolata in un circolo vizioso in cui l’indebitamento cresce a causa dei tassi di interesse elevati e delle condizioni di prestito stringenti imposte dai creditori. Questo potrebbe portare a una dipendenza continua dal MES e all’incapacità di liberarsi dal peso del debito.
  4. Mancanza di solidarietà europea: La ratifica del MES potrebbe ulteriormente indebolire il concetto di solidarietà europea. Alcuni paesi dell’Unione Europea potrebbero approfittare della situazione economica critica dell’Italia per imporre condizioni sfavorevoli nel quadro del MES. Ciò potrebbe minare la fiducia tra gli Stati membri e accentuare le divisioni all’interno dell’Unione Europea.
  5. Alternative al MES: Infine, è importante considerare che esistono alternative al MES. L’Italia potrebbe cercare soluzioni interne per affrontare la propria situazione economica, come politiche di stimolo economico e riforme strutturali guidate internamente. Inoltre, l’Unione Europea potrebbe implementare misure di solidarietà più efficaci e meno condizionate, come l’emissione di Eurobond o l’istituzione di un fondo comune per la gestione delle crisi.

La decisione di ratificare il MES è un passo cruciale per l’Italia, con importanti implicazioni per la sua sovranità economica e il benessere dei suoi cittadini.

I rischi associati al MES, come la perdita di sovranità, l’imposizione di misure di austerità e il ciclo vizioso del debito, rendono fondamentale una valutazione attenta e una considerazione delle alternative disponibili. L’Italia dovrebbe cercare soluzioni interne e promuovere un dibattito approfondito sulla questione per garantire che le decisioni prese siano nell’interesse a lungo termine del paese e dei suoi cittadini. Il Governo Italiano, con l’eventuale ratifica del MES, ci metterebbe in una situazione di pericoloso ricatto da parte dell’Unione Europea, che rilevando la sovranità del paese potrebbe in qualunque momento imporre la sua volontà”.

Il senatore Claudio Borghi (Lega) lancia un carico da 90 su Twitter

1) Ratificare la riforma significa APPROVARE SPECIFICAMENTE TUTTO IL TRATTATO, comprese le sue parti più assurde, fatte votare da Monti a un distratto Parlamento nell’estate del 2012

2) La riforma del MES PEGGIORA uno strumento già famigerato perché figlio degli interventi di austerità contro la Grecia. I paesi UE vengono divisi fra “buoni” e “cattivi”. L’Italia è, guarda caso, fra i cattivi.

3) Il MES potrà intervenire nei salvataggi delle banche (nota bene, non dei risparmiatori perché PRIMA va fatto il bail-in) e non si può DECIDERE di non farlo. Se una grande banca tedesca o francese va in crisi il MES interviene e i soldi degli italiani verranno usati per pagare i suoi creditori.

4) Il nuovo trattato MES scrive chiaramente che in caso di intervento sarà possibile prevedere un taglio del valore dei titoli di Stato in mano ai risparmiatori.

5) Il nuovo trattato MES obbliga ad inserire nei titoli di Stato delle clausole (cosiddette CACS) che ne rendano più facile il taglio del valore.

6) Se il MES fosse operativo, in caso di crisi sui mercati, vedi ad esempio durante la pandemia, la BCE non interverrebbe più lasciando invece azionare il MES con tutte le conseguenze del caso.

7) Il MES diventerebbe una specie di “agenzia di rating” con il potere di decidere sulla sostenibilità o meno del debito. In pratica potrebbe CAUSARE una crisi dichiarando a suo piacimento che un debito è insostenibile.

8) I dirigenti del MES, a fronte di questi poteri enormi (il direttore potrebbe chiederci il versamento del capitale impegnato, oltre CENTODIECI MILIARDI ENTRO UNA SETTIMANA), sono ESENTI DA QUALSIASI GIURISDIZIONE (davvero, c’è scritto proprio così). Non gli si potrà far causa, non dovranno rendere conto a nessuno delle loro azioni, nessuna autorità può violare gli uffici del MES, i loro stipendi sono esentasse.

9) La soglia della maggioranza qualificata, 80%, usata per numerose situazioni, è calibrata in modo da lasciare fuori l’Italia (che “pesa” il 17% mentre Germania (27%) e Francia (21% 🙄) guarda caso hanno quote sufficienti per diritto di veto assoluto.

10) Non è vero che si può ratificare ma non usare il MES. Una volta attivate le modifiche esse diventano direttamente impegnative, vedi salvataggi banche, e se l’Italia perdesse l’accesso ai mercati non ci sarebbe nessuna scelta possibile se non farne uso.

In sostanza il MES è uno strumento di dominio e di sottomissione, non porta NESSUN VANTAGGIO per l’Italia, meno che mai nella nuova versione.
Non va ratificato perché non è nell’interesse dell’Italia e la ratifica non è assolutamente un atto dovuto bensì un fondamentale passaggio nell’accettazione di un trattato.

“Ricordiamolo soprattutto per i posteri. Oggi nessuno farà nulla… ma ratificare il Mes è reato“, sostiene Marco Mori. “Lo gridiamo per i posteri. Ratificare evidenti cessioni di sovranità ed indipendenza nazionale è un delitto contro la personalità giuridica dello Stato“.

Le opinioni espresse in questo articolo sono degli autori.

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