Parte la commissione di inchiesta su quanto è successo in pandemia: le reazioni degli indagati

Parte la commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid in Italia. Il testo – approvato con 172 voti a favore, nessun contrario e quattro astenuti – passa ora al Senato. I deputati del M5s e del Pd non hanno partecipato alla votazione: i primi hanno lasciato l’Aula, i secondi sono rimasti nell’emiciclo sventolando le tessere di voto.

Le reazioni degli indagati, ovviamente non sono state buone

Conte. “vigliaccheria, insulto a chi ha lavorato in trincea. Io vi accuso davanti al popolo italiano. Questa commissione è una farsa, non è un atto di coraggio politico ma di vigliaccheria. Dalla vostra avete solo la forza dei numeri, ma non vi riconosciamo nessuna autorevolezza politica e morale. Questa commissione ve la fate da soli: noi ascoltiamo Speranza, dopodiché questo schiaffo a chi ha lavorato lo fate senza la nostra complicità”.

“Pensavamo di aver toccato il fondo. Lo tocchiamo ora. Siamo stati i primi a volere questa commissione. Mi voglio interrogare perché sono stato il presidente del Consiglio di un Paese con un sistema sanitario incapace di reagire alla pandemia con tutti i tagli che ha subito. Ma come l’avete confezionata, con un periodo di indagine ben delimitato e che esclude le regioni e le filiere di comando, questa commissione è un insulto agli italiani, alle sofferenze delle famiglie e al lavoro fatto da tutti coloro che sono stati in trincea. Di cosa avete paura?”

Speranza. “L’assoluzione (dell’inchiesta di Bergamo) è la prova che abbiamo operato nell’esclusivo interesse del Paese con disciplina e onore, nessuna commissione potrà cancellare questo fatto”, ha sottolineato Speranza. “Non eravamo certo noi a mettere benzina sul fuoco di chi soffriva per le chiusure e organizzava manifestazioni di protesta contro le misure necessarie sanitarie. Non eravamo certo noi a fare l’occhiolino ai no-vax alla disperata ricerca di qualche voto. Lo ribadisco: i vaccini hanno salvato la vita a milioni di persone”

E anche le reazioni di chi ha sostenuto l’obbligo vaccinale, ovviamente, non sono state buone.

Galli: “sembra uno strumento per un ‘regolamento di conti’ politico. Meglio sarebbe stato concentrare le energie sulla prevenzione e sul futuro, senza dimenticare che anche il presente non è ancora privo di rischi. E’ assai singolare, che nei mesi scorsi è stato chiamato in audizione sul tema – che la Commissione, da quello che appare, sembra fatta per ricercare la responsabilità dei Governi precedenti e non, per esempio, le eventuali mancanze che derivano dal sistema sanitario regionalizzato e dalla capacità delle Regioni e delle amministrazioni regionali di far fronte alla pandemia. Se qualcuno vuole andare alla ricerca delle responsabilità della pandemia, dovrebbe ricordare che la colpa, in primis è del virus e, in secondo luogo, nella scarsa attenzione che, a livello mondiale, viene data a determinati problemi, in particolare alla prevenzione”.

Crisanti: “Penso che questa Commissione ha senso solo se non ha dei limiti. E i limiti che sono stati posti a mio avviso hanno un’ispirazione politica, e sono un limite al raggiungimento della verità. A mio avviso hanno ragione Roberto Speranza e Giuseppe Conte quando dicono che una commissione che ha come delimitazione o come limite invalicabile” di non valutare “ciò che hanno fatto le Regioni non è una commissione alla ricerca della verità. Io penso che gli italiani abbiano sì il diritto di sapere quello che è successo, se ci sono stati degli errori. E come ho già detto gli errori non necessariamente hanno una valenza penale. Magari” fare un’operazione simile “può essere una cosa che aiuta anche tutti quanti a riconciliarci. Ma questa iniziativa di oggi, questo voto, credo sia un’occasione persa sia per giungere alla verità, sia per arrivare se non altro a una riconciliazione di tutti su questo tema. E’ qualcosa che alimenta le divisioni”.

Bassetti: “non credo sia tardi (per una Commissione parlamentare d’inchiesta) ma è importante che non abbia come unico scopo di dire che tutto quello che è stato fatto era sbagliato. Ci sono stari errori ma anche cose fatte bene. Occorre grande imparzialità e grande livello culturale e scientifico affinché questa Commissione possa essere utile. Mi auguro – conclude – da cittadino che sarà così”

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