“L’armamento del sistema legale per far avanzare un’agenda politica capovolge lo stato di diritto”, scrive Ron De Santis, il governatore della California in un Twitter, a proposito dell’incriminazione di Trump, vista da molti come una mossa fatta in vista delle prossime elezioni americane. Paura? Disperazione?
“Non è americano. Il procuratore distrettuale di Manhattan, sostenuto da Soros, ha costantemente piegato la legge per declassare i reati e per giustificare la cattiva condotta criminale. Eppure, ora sta forzando la legge per prendere di mira un avversario politico. La Florida non assisterà in una richiesta di estradizione date le discutibili circostanze in questione con questo procuratore di Manhattan sostenuto da Soros e la sua agenda politica”.
The weaponization of the legal system to advance a political agenda turns the rule of law on its head.
It is un-American.
The Soros-backed Manhattan District Attorney has consistently bent the law to downgrade felonies and to excuse criminal misconduct. Yet, now he is…
— Ron DeSantis (@GovRonDeSantis) March 30, 2023
Sostegno e solidarietà all’ex presidente sono arrivati anche da Musk, che ha risposto così al post di Schumer secondo cui è fondamentale per il sistema giudiziario statunitense “perseguire democratici e repubblicani con uguale vigore” per evitare di perdere la fiducia del popolo americano: “Qualsiasi parte anteponga maggiormente la giustizia al nepotismo è quella che merita fiducia”, ha affermato il dirigente di Tesla.
To avoid losing the trust of the American public, it is important that our justice system pursue Democrats and Republicans with equal vigor.
Whichever party most puts justice before nepotism is the one that deserves trust.
— Elon Musk (@elonmusk) April 4, 2023
Musk, un frequente critico di alcune delle politiche del presidente Joe Biden, ha fatto eco a sentimenti simili a molti sostenitori di Trump e legislatori repubblicani, che hanno affermato che le accuse penali contro l’ex comandante in capo non farebbero che aumentare al contrario la sua campagna presidenziale del 2024.
Queste accuse per alcuni potrebbero anche rappresentare un vantaggio. Ricordiamo che in America si può essere eletti anche se si è incriminati o condannati, come spiega il Premio Pulitzer David Cai Johnston. “Donald Trump potrebbe tornare alla Casa Bianca, essere un criminale condannato, e ha ancora il diritto di essere presidente. Voglio dire, almeno in teoria, se gli elettori americani non sono così in contatto con chi è veramente Donald Trump, potrebbe servire come presidente degli Stati Uniti da una prigione militare o da un altro carcere”.
Il fondatore di SpaceX ha predetto il mese scorso che Trump sarebbe stato rieletto con una “vittoria schiacciante” se fosse stato arrestato, soprattutto se fosse stato ammanettato e gli fossero state prese le impronte digitali presso il tribunale nel centro di Manhattan”.
Un fatto è certo, dopo che è trapelata la notizia dell’accusa Trump in 24 ore ha raccolto 4 milioni di dollari per la campagna presidenziale. “Questa incredibile ondata di contributi dal basso conferma che il popolo americano vede l’accusa del presidente Trump come una vergognosa arma del nostro sistema giudiziario da parte di un pubblico ministero finanziato da Soros”, si legge in un comunicato stampa della campagna dell’ex presidente. La campagna ha rilevato che oltre il 25% delle donazioni proveniva da donatori Trump per la prima volta e il contributo medio era di $ 34.
Donald Trump ha voluto pronunciare di persona le parole “non colpevole”. Lo ha spiegato il suo avvocato, Joe Tacopina.
Tra le accuse chiave all’ex presidente c’è quella di aver pagato alcune donne – Stormy Daniels, ma anche un’altra ex coniglietta di Playboy, Karen McDougal – per comprare il loro silenzio sulle relazioni intrattenute. La gravità politica dei fatti contestati, scrive la procura di Manhattan, sta nel fatto che essi erano parte di una «cospirazione per minare l’integrità delle elezioni del 2016». Accuse, che secondo l’editorialista del Corriere della Sera, Federico Rampini, sono fragilissime.
Qui potete trovare il documento con i 34 capi d’accusa a Donald Trump: https://drive.google.com/file/d/1D36rpq0eO8W8DEi098lTgvbudUIC1lTs/view
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