Dei 32.686 pazienti con esiti noti, 11.361 (35%) dei pazienti sono elencati come non guarito (Tabella 1, p. 7, https://phmpt.org/wp-content/uploads/2021/11/5.3.6-postmarketing-experience.pdf).
Questi 11.361 pazienti sono sopravvissuti al vaccino a mRNA della Pfizer? –
Dei 32.686 pazienti con esiti noti, 19.582 (60%) dei pazienti sono raggruppati insieme come guariti/in via di guarigione (Tabella 1, pagina 7, https://phmpt.org/wp-content/uploads/2021/11/5.3 .6-postmarketing-experience.pdf). i casi di guarigione non dovrebbero essere combinati; invece, accoppiare casi non recuperati e casi recuperati è un modo più onesto di presentare i dati. Combinando casi guariti e casi in via di guarigione, Pfizer sta tentando di sovrastimare il numero di casi in cui gli eventi avversi sono stati risolti?”
“- Chiaramente, i pazienti che hanno ricevuto il vaccino a mRNA non sono stati adeguatamente monitorati, forse a causa del modo in cui è stato nominato il vaccino a mRNA. Pfizer ha richiesto una deroga al metodo standard per l’assegnazione di un nome univoco al vaccino (p. 4, https: //phmpt.org/wp-content/uploads/2022/03/125742_S1_M1_waiver-req-designated-suffix.pdf)
Lo scopo del nome univoco è “garantire la farmacovigilanza in modo che la FDA possa monitorare efficacemente tutti i prodotti biologici nel post-market” e per “aiutare nel tracciamento delle segnalazioni di eventi avversi” (paragrafo 5, https://www.fda.gov/news-events/press-announcements/statement-fda-commissioner-scott-gottlieb-md-fdas-steps -naming-biological-medicines-balance).
La richiesta di rinuncia di Pfizer rileva che il metodo di denominazione standard “sarebbe gravoso e ridondante” (p. 3, https://phmpt.org/wp-content/uploads/2022/03/125742_S1_M1_waiver -req-designated-suffix.pdf).
Pfizer ha richiesto la rinuncia sapendo che sarebbe stato più difficile tracciare e segnalare gli eventi avversi vissuti dal paziente? no?
Il rapporto di Pfizer solleva più domande di quante ne risponda.
Tratto da “Pfizer Documents Analysis Reports”,il libro che spiega cosa è realmente accaduto durante la fase di sperimentazione dei vaccini Covid di Pfizer. E’ stato possibile realizzare questo libro in primo luogo grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini, che ha ottenuto con successo da un tribunale del Texas che i documenti degli studi di prova della “vaccinazione” fossero divulgati., i così detti è merito dei “Pfizer Files”, per cui l’azienda farmaceutica, in collaborazione con le autorità statunitensi, aveva cercato invano di ottenere 75 anni di segretezza.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore.
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