“No alla guerra. No Putin, no NATO. No all’invio di armi”, la Spagna scende in piazza per la pace

Numerose le mobilitazioni che si sono svolte nei giorni scorsi in Spagna per celebrare il primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, chiedendo la fine della guerra e “la spesa militare per scuole e ospedali”.

Con lo slogan “No alla guerra. No Putin, no NATO. No all’invio di armi”, migliaia di persone a Madrid sono scese in piazza il 25 febbraio per chiedere al governo spagnolo di cessare la sua politica sugli armamenti.

“Europa, ascolta, è anche la tua battaglia”, è stato un altro degli slogan più sentiti contro la guerra in Ucraina a Madrid, dove, secondo la Polizia Municipale, si sarebbero radunate 12.000 persone; 40.000 secondo la delegazione governativa.

Nella marcia per la pace, sono stati condannati i “bilanci di guerra” del governo e l’invio di carri armati Leopard in Ucraina, che Lucía Nistal ha affermato contribuiscono “all’escalation militare e della guerra”.

Contemporaneamente, sempre nella capitale, una cinquantina di persone di nazionalità russa si sono radunate in Plaza de España per protestare contro l’invasione “crudele e ingiusta” della Russia in Ucraina, esprimere il proprio sostegno al popolo ucraino ed esprimere il proprio rifiuto del presidente russo Vladimir Putin, che accusano di essere “un criminale di guerra”.

A Barcellona chiedono “Ucraina. Per un cessate il fuoco immediato”. All’evento, gli attori Enric Majó e Pepa Arenós hanno letto un manifesto congiunto che chiedeva “un ritorno al tavolo dei negoziati e la proibizione di tutte le armi nucleari”.

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