Nuova discriminazione per i docenti sospesi perché non vaccinati, ora vanno in fondo alle graduatorie

Nuova discriminazione per i docenti che sono stati sospesi dalla scuola perché non vaccinati: ora vanno in fondo alle graduatorie interne, in quanto non hanno il cosiddetto “punteggio di continuità”. Dopo la pandemia questo non è più un dettaglio tecnico. La sospensione è durata a lungo e può penalizzare pesantemente i docenti sospesi, che possono vedersi mettere in fondo alla classifica, cosa che comporta, in caso di riduzioni di classi, il trasferimento o anche la perdita del posto, a secondo della situazione individuale.

Il periodo massimo di sospensione è tra il 15 dicembre 2022 – 31 marzo 2023. Si perdono i 180 giorni di continuità se si è restati a casa. Il Decreto  n. 24 del 24 marzo ha fatto rientrare il personale non vaccinato a scuola, disponendo per gli insegnanti mansioni alternative all’insegnamento.

La situazione non è uguale per tutti: alcuni docenti e ATA hanno contratto il Covid e sono rientrati in quanto immunizzati dopo la malattia, così come ci sono stati docenti che non sono rientrati il 1° aprile per protesta contro il demansionamento. Alcuni docenti, in aggiunta, hanno usufruito di aspettativa che non fa maturare il diritto al punteggio.

“La precisazione diventa importante ai fini della costituzione della graduatoria interna di istituto per l’anno scolastico 2023/24, poiché si tratta di valutare quanto avvenuto nel corso dell’anno scolastico 2021/22, un anno particolare, contrassegnato da un evento normativo mai registrato in passato”, spiega Orizzonte Scuola.

“Il calcolo dunque dovrà essere individuale e dovrà tenere conto di tutto l’anno scolastico 2021/22.

Si tratta della sospensione non disciplinare in cui sono incorsi i docenti e il personale ATA che non ha adempiuto all’obbligo vaccinale secondo quanto disposto dal DL 26 novembre 2021 e scattato dal 15 dicembre 2022 per il personale scolastico

  • del sistema nazionale di istruzione (quindi scuole statali e paritarie)
  • delle scuole non paritarie
  • dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65
  • dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA)
  • dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale (IeFP)
  • dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (ITS)”

Leggi le ultime notizie su www.presskit.it

Per non dimenticare: Settemila dipendenti non vaccinati rientrati a scuola, poi ci sono quelli a cui scade il pass. E’ caos

Seguici su Facebook https://www.facebook.com/presskit.it

Seguici su Telegram https://t.me/presskit

 

Altri articoli interessanti

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com