Le sanzioni Usa alla Siria fermano le raccolte fondi per i terremotati. Il caso GoFundMe

La nota piattaforma di raccolta fondi GoFundMe ha sospeso le attività verso i terremotati siriani. Chiuse tutte le raccolte fondi. Sta verificando la conformità delle raccolte con i provvedimenti occidentali contro il regime di Bashar al Assad, accusato di aver commesso crimini contro l’umanità.

Le campagne sospese sono decine, erano apparse spontaneamente per aiutare il popolo siriano, dopo la notizia del terremoto.

Le sanzioni degli Stati Uniti verso la Siria sono iniziati nel 2004. Il regime sanzionatorio americano come spiegato nelle Faq del Tesoro, impedisce di inviare donazioni finanziarie direttamente in Siria a supporto di attività di beneficenza.

Le persone fisiche e giuridiche statunitensi necessitano di una “specifica licenza” per trasferire fondi “direttamente alla Siria o alle ong operanti in Siria”. Si tratta di una procedure burocratica complessa e lunga. Vanno indicati il mezzo di trasmissione dei fondi, i destinatari e l’uso che questi faranno dei fondi. I rischi di violazione involontaria sono reali ed è facile incorrervi, specie se le donazioni sono dirette verso un’area interessata, che si suppone infestata da fenomeni terroristici come quella del nord della Siria, intorno ad Aleppo, devastata dal sisma di lunedì.

Il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, ha detto che gli Stati Uniti hanno contatti con un gruppo di ong selezionate presenti in Siria ed escludono contatti diretti con il governo di Assad.

Qui il link alla Faq del governo americano: https://home.treasury.gov/policy-issues/financial-sanctions/faqs/232

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