Foggia: violenza su pazienti psichiatrici “in balia dei propri aguzzini”. Intervengono i Carabinieri

I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e del Gruppo Tutela della Salute di Napoli sono intervenuti con una misura cautelare a carico di 30 persone, accusate, tra l’altro, di maltrattamenti aggravati, sequestro di persona e violenza sessuale. I maltrattamenti sono stati subiti da pazienti psichiatrici ricoverati presso la struttura sanitaria Don Uva di Foggia. Otto persone sono finite in carcere, sette agli arresti domiciliari. Sono in tutto trenta gli indagati. Una vicenda che ricorda ancora una volta come il controllo dei parenti sia essenziale in tutte le strutture sanitarie.

“I pazienti venivano rinchiusi a chiave per ore in singole stanze, legati a letti e sedie con le lenzuola. In altri casi, alcuni degli oss, non provvedevano all’igiene di quelle persone non autosufficienti oppure, demandavano ad altri degenti, il compito di provvedervi, riporta Foggia Today. “Inoltre, mentre cambiavano gli indumenti alle pazienti donne, permettevano agli uomini di assistere. E facevano loro il verso mentre piangevano o si lamentavano”

“Dalle indagini – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – emerge un quadro terribile, sia per la condotta disumana degli operatori sia per le condizioni delle vittime, indifese ed in balia dei propri aguzzini. Una vicenda agghiacciante su cui è doveroso andare fino in fondo per fare piena giustizia. È quello per cui ci batteremo, pronti a fare la nostra parte in aula come per altri casi analoghi che abbiamo seguito in passato. Proprio il ricordo di altre situazioni simili, di strutture sanitarie trasformate in case dell’orrore, ripropone il tema della videosorveglianza. La gestione dei livelli di assistenza delle persone fragili e vulnerabili è un problema serio, da affrontare con la massima urgenza. Nel pieno rispetto dalla privacy e dei diritti dei lavoratori, riteniamo che installare dispositivi di videosorveglianza nelle strutture sanitarie sia un passo necessario per garantire la sicurezza dei pazienti e tutelare anche gli operatori che si impegnano tutti i giorni per assistere le persone”.

Impegnata da anni con azioni legali per tutelare i diritti dei pazienti e contro la malasanità, l’associazione Codici è a disposizione per fornire assistenza legale ai familiari dei pazienti della struttura Don Uva di Foggia affinché venga fatta piena chiarezza e giustizia in merito alle gravissime condotte portate alla luce dall’indagine. È possibile mettersi in contatto con l’associazione telefonando al numero 065571996 oppure scrivendo all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

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