Diminuiscono occupati e disoccupati mentre aumentano gli inattivi, la crisi fotografata dall’Istat

I dati diffusi oggi dall’Istat di riferiscono a novembre 2022 e presentano in tutta la loro crudezza la crisi che l’Italia sta vivendo. In questi numeri c’è la disperazione delle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese e di chi ha smesso di cercare lavoro.

  • A novembre 2022, rispetto al mese precedente, diminuiscono occupati edisoccupati mentre aumentano gli inattivi.
  • L’occupazione cala (-0,1%, pari a -27mila) per donne, dipendenti permanenti e 35-49enni; è invece in aumento tra gli uomini, i dipendenti a termine, gli autonomi e i 15-24enni. Il tasso di occupazione scende al 60,3%(-0,1 punti).
  • Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-0,8%, pari a -16mila unità rispetto a ottobre) per entrambi i generi e tra i minori di 35 anni. Il tasso di disoccupazione totale è stabile al 7,8%, quello giovanile cala al 23,0% (-0,6 punti).
  • L’aumento del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, pari a +49mila unità) coinvolge uomini, donne e chi ha almeno 35 anni. Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,1 punti).
  • Confrontando il trimestre settembre-novembre 2022 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un incremento del numero di occupati (+0,1%, pari a +27mila unità).
  • La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-1,3%, pari a -26mila unità) e degli inattivi (-0,2%, pari a -24mila unità).
  • Il numero di occupati a novembre 2022 supera quello di novembre 2021 dell’1,2% (+278mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
  • Rispetto a novembre 2021, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-13,2%, pari a -298mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -125mila).

“Le marginali modifiche registrate a novembre 2022 per i principali aggregati che compongono il mercato del lavoro, -27mila occupati, -16mila disoccupati e +49mila inattivi su ottobre, seppure non possano essere univocamente interpretate come il segnale di un peggioramento, sono, comunque, la testimonianza di un raffreddamento del ciclo economico. Una minore dinamicità del mercato del lavoro potrebbe contribuire al deterioramento del reddito corrente delle famiglie, già colpito, assieme ai risparmi accumulati, dagli effetti dell’inflazione. Ne seguirebbe un inevitabile impatto negativo sui consumi e sull’intera economia”, questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati Istat di oggi su occupati e disoccupati nel mese di novembre.

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