Può provocare gravi allergie la farina di grillo, non siamo abituati ed attrezzati per mangiare il carapace degli insetti. Per confondere ancora di più le persone la dicitura di polvere di grillo è scritta in latino, il grillo si traduce “Acheta domesticus”.
L’etichetta dei prodotti alimentari contenenti farina di Acheta domesticus indica che tale ingrediente può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e ai prodotti a base di molluschi e agli acari della polvere.
I grilli potranno essere venduti in farina, congelati o essiccati, come nuovo ingrediente per l’uomo.
F molto discutere la decisione dell’Europa di permettere il commercio di polvere di grillo nel vecchio continente. Mentre mettono al bando e regolamentano fino al ridicolo i prodotti sani italiani, ricordiamo che on il nutricare europeo la Coca Cola ha una posizione migliore dell’olio di oliva, e spingono, nel frattempo la carne sintetica … per battere le emissioni di azoto del bestiame… mettono nei nostri prodotti la polvere di grillo, che può provocare gravi allergie anche chi è allergico alla polvere, non solo ai crostacei, il problema è sempre il carapace del grillo.
La nuova norma è inserita nel Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria.
La denominazione del nuovo alimento figurante sull’etichetta dei prodotti alimentari che lo contengono sarà “polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)”.
Fate attenzione a cosa scegliete e mettere in tavola. Ci aspettiamo, come è successo per l’olio di palma, che non è nocivo, una presa di posizione netta dei consumatori e delle aziende alimentari. E’ in vendita ma si può dire no, al momento non è ancora reato.
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