1089 morti di lavoro nel 2022 e il 2023 ricomincia da 7

Il 2022 è stato l’ennesimo annus horribilis per la sicurezza sul lavoro; secondo i dati raccolti da Unione Sindacale di Base e Rete Iside Onlus sono stati, infatti, almeno 1089 i morti di lavoro.

Il 2023 non è iniziato meglio: 7 vittime in tre soli giorni, tutte sul posto di lavoro.

I morti sul posto di lavoro, sempre secondo i dati raccolti da USB e Rete Iside consultando fonti giornalistiche, sono stati almeno 769, mentre sono stati almeno 315 i decessi in itinere. Tocca alla Lombardia, regione popolosa e industrializzata, il triste primato della morte per regione: sono stati ben 161, segue il Veneto con almeno 130. Proprio nelle zone considerate le più produttive del paese, purtroppo, riscontriamo quindi il più alto numero di decessi. Arriveranno i dati ufficiali delle denunce presentate all’Inail, ma già oggi appare evidente come un’inversione di rotta sia necessaria ed urgente: il reato di omicidio sul lavoro potrebbe essere un primo, importante, passo.

I dati 2022 ordinati per regione: Lombardia 161; Veneto 130; Campania 91; Lazio 82; Piemonte 81; Emilia Romagna 75; Sicilia 69; Puglia 66; Toscana 57; Marche 49; Calabria 39; Sardegna 34; Abruzzo 29; Liguria, Umbria 20; Trentino 19; Friuli Venezia Giulia, Basilicata 14; Alto Adige, Estero 11; Molise 9; Valle d’Aosta 7

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