E’ infortunio sul lavoro la morte dei medici per Covid, le assicurazioni devono pagare, Tribunale di Trento

E’morta nel marzo 2020. Ha contratto il virus curando i suoi pazienti. I parenti non hanno avuto indennizzi da nessuno. Il fratello della dottoressa Tanya Trimarchi, di Santa Teresa di Riva, si sono rivolti al tribunale dopo che l’assicurazione si è rifiutata di pagare il premio dovuto per la morte.

La dottoressa aveva una polizza infortuni stipulata da Enpam per conto dei medici di medicina generale – non coperti dall’assicurazione sociale gestita da Inail – con Cattolica Assicurazione e Aviva Italia Spa.

Il fratello della dottoressa deceduta ha chiesto sia Cattolica che Aviva il premio di 125mila euro dovuto per il decesso della sanitaria. Entrambe avevano respinto la domanda, sostenendo che il Covid fosse una malattia e non infortunio e che non rientrasse quindi tra le ipotesi assicurate dalla polizza.

Così il fratello si è rivolto al tribunale per vedere tutelati i suoi diritti. Rappresentato dall’avvocato Renzo Briguglio di Santa Teresa, ha chiesto il parere del Tribunale di Trento-Sezione Lavoro, che ha accolto la sua domanda.

Le assicurazioni devono pagare, il Covid rientra tra gli infortuni sul lavoro.

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