Censimento: i senza fissa dimora sono più di 96mila, nei campi attrezzati sono 16mila

I dati dell’Istat, probabilmente ampiamente sottostimati, per la difficoltà che si ha nel raggiungere questo tipo di popolazione, vedono una media città di persone senza fissa dimora: sono 96mila, e altri 16mila, vivono in campi attrezzati

Vediamo i dati in pillole

  • Ai dati censuari del 2021 si aggiungono le informazioni desunte dalla rilevazione ad hoc condotta presso le anagrafi comunali su tre specifici segmenti di popolazione (non coinvolti finora nelle indagini campionarie del Censimento permanente), ossia: a) le persone che vivono nelle convivenze anagrafiche; b) quelle che risiedono in campi autorizzati o insediamenti tollerati e spontanei; c) le persone senza tetto e senza fissa dimora.
  • L’insieme delle tre popolazioni rilevate al 31 dicembre 2021 ammonta a 463.294 unità, pari allo 0,8% della popolazione totale censita.
  • Le persone senza tetto e senza fissa dimora ammontano a poco più di 96mila mentre la popolazione che formalmente risulta residente nei campi attrezzati o negli insediamenti tollerati e spontanei è pari a circa 16mila unità.
  • Più di un terzo della popolazione residente in convivenza è rappresentato da stranieri, concentrati prevalentemente nelle strutture di accoglienza per immigrati e nelle convivenze ecclesiastiche.
  • L’età media dei residenti in convivenza è 57 anni (quasi 72 anni per gli italiani) ma supera gli 82 anni tra gli italiani che vivono in ospizi, case di riposo, RSA, istituti di cura e convivenze ecclesiastiche. La popolazione più giovane risiede negli istituti per minori e nelle strutture di accoglienza per immigrati dove l’età media è inferiore a 28 anni.
  • Tra le persone senza tetto e senza fissa dimora iscritte nelle anagrafi comunali, quasi il 38% è di nazionalità straniera e la componente maschile è decisamente prevalente (212,4 uomini ogni 100 donne). L’età media totale è di 41,6 anni, per gli italiani si innalza a 45,5 anni mentre per gli stranieri si abbassa a 35,2 anni.
  • Le persone che risiedono in campi autorizzati o insediamenti tollerati e spontanei sono per lo più giovani (l’età media è tra i 28 e i 29 anni sia per gli stranieri che per gli italiani). Il 35% è minorenne e soltanto il 13% ha un’età superiore ai 55 anni. La percentuale di minorenni stranieri sfiora il 40%. I cittadini italiani rappresentano invece circa l’80% della popolazione che vive nei campi/insediamenti. La componente straniera è rappresentata prevalentemente da cittadini europei, in particolare bosniaci, rumeni, serbi e croati.

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