A ottobre sono crollate le vendite al dettaglio, anche degli alimentari (-7,9%). Italiani sempre più poveri

I dati sulle vendite al dettaglio di ottobre sono “disastrosi” e alla base del forte calo sia su base congiunturale che tendenziale c’è l’ondata di rincari che si è abbattuta sui prezzi al dettaglio. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat.

“Rispetto al mese precedente le vendite scendono sia in valore che in volume, ma il dato davvero allarmante è il crollo dei beni alimentari che, rispetto allo stesso periodo del 2021, registrano una diminuzione in volume del 7,9% – spiega il presidente Carlo Rienzi – Numeri che equivalgono, al netto dell’inflazione, ad un taglio di spesa sugli alimentari pari a 445 euro annui a famiglia”.

Ma i dati dell’Istat attestano anche il forte cambiamento nelle abitudini di acquisto degli italiani, che puntano sempre più al risparmio per contenere gli effetti dell’inflazione – analizza ancora il Codacons – Non a caso i discount alimentari sono gli esercizi che hanno registrato l’aumento più sostenuto delle vendite, cresciute ad ottobre del +10,1% su base annua, a dimostrazione della maggiore attenzione delle famiglie verso i prezzi al dettaglio.

“Un campanello d’allarme per il Governo che deve adottare misure più incisive per difendere il potere d’acquisto dei cittadini, calmierare i prezzi e sostenere i consumi” – conclude Rienzi.

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