Hong Kong: Canzone di protesta al posto dell’inno nazionale cinese alla partita di rugby a sette

La protesta ha avuto luogo in Corea del Sud durante la partita di rugby a sette: è stata suonat, al posto dell’inno nazionale cinese, una canzone simbolo popolare delle proteste a favore della democrazia del 2019 a Hong Kong, “Glory to Hong Kong”.

Hong Kong ha chiesto delle indagini sull’accaduto. L’inno cinese “March of the Volunteers” doveva suonare prima che Hong Kong affrontasse la Corea del Sud nella finale dell’Asia Rugby Sevens Series a Incheon.

La canzone è stata scritta e pubblicata online da un gruppo di attivisti locali durante il movimento di protesta del 2019 come dichiarazione contraria all’emanazione di un disegno di legge sull’estradizione. La canzone ha una melodia che ricorda l’inno nazionale cinese, ma il testo parla della lotta per liberare Hong Kong dal controllo cinese. Il testo dice:

“Ci impegniamo: non più lacrime sulla nostra terra
Con ira, dissipati i dubbi, prendiamo posizione
Presentarsi! Voi che non vorreste essere di nuovo schiavi
Per Hong Kong regni la Libertà
Anche se profondo è il terrore che ci attende
Eppure, ancora con la nostra fede, camminiamo
Lascia che il sangue infuri! La nostra voce cresce sempre di più
Per Hong Kong, possa regnare la Gloria
Le stelle possono sbiadire mentre l’oscurità riempie l’aria
Attraverso la nebbia una tromba solitaria squilla
Ora, alle armi! Per la libertà combattiamo con tutte le forze che possiamo colpire
Con valore, saggezza entrambi, camminiamo
Spezza ora l’alba, libera la nostra Hong Kong
In comune respiro: Rivoluzione dei nostri tempi
Possano le persone regnare, fiere e libere, ora e sempre
Gloria a te Hong Kong”

“Sebbene la canzone non sia vietata sulla carta, è ritenuto rischioso suonarla in pubblico dopo l’introduzione della legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong nel giugno 2020”, spigano dal Guardian.

Hong Kong ha affermato di “deplorare fortemente e di opporsi” all’esecuzione di una canzone associata alle “violente proteste” e al movimento indipendentista nel 2019, quando avrebbe dovuto essere suonato l’inno nazionale cinese, March of the Volunteers.

Gli organizzatori si sono scusati per “l’errore umano” dopo che i funzionari di Hong Kong hanno reagito con forza all’incidente.

Gli organizzatori del torneo hanno suonato l’inno nazionale cinese dopo la partita.

 

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