UE: Euro 7 entro tre anni. Nessuna considerazione ambientale sulla rottamazione di auto funzionanti

L’Ue intende accelerare sui veicoli a basse emissioni di CO2 proponendo l’introduzione di un nuovo standard, l’Euro 7, entro tre anni. Con l’Euro 7 si dovrebbero ridurre del 13% le emissioni di particolato dai tubi di scappamento. Quanto costerà a livello ambientale cambiare e rottamare auto ancora funzionanti non è dato sapere. Quanti si potranno permettere di cambiare continuamente auto? Altra domanda a cui nessuno risponde.

Durissima la reazione di Acea, l’associazone dei costruttori europei. Il nuovo standard “può frenare la transizione a emissioni zero”. Ci sono problemi non solo burocratici, ma reali. “Il pacchetto legislativo probabilmente non sarà pronto prima della metà del 2024, soprattutto considerando il lungo elenco di test aggiuntivi che copre. Le date di attuazione proposte – luglio 2025 per auto e furgoni e luglio 2027 per veicoli pesanti – non sono realistiche, dato l’enorme numero di modelli e varianti di veicoli che devono essere sviluppati, ingegnerizzati, testati e omologati prima di allora. Con le attuali norme Euro 6/VI, la Ue ‘dispone degli standard piu’ completi e rigorosi per le emissioni inquinanti (come NOx e PM) al mondo. Le emissioni di gas di scarico sono già a un livello appena misurabile grazie alla tecnologia dei veicoli all’avanguardia”.

Il pacchetto Euro7 della Commissione dovrà ora essere sottoposto al consueto iter autorizzativo comunitario, a partire dall’esame da parte dell’Europarlamento e del Consiglio europeo.

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