Il senato italiano sapeva che il vaccino non interrompe la trasmissione del virus

“Mostrai in audizione ai senatori che il vaccino non interrompeva la trasmissione, ciononostante approvarono gli obblighi. Nessuno ora più fare finta di non sapere”, denuncia il professor Paolo Bellavite in una intervista alla Nuova Bussola Quotidiana. “era il 7 ottobre ’21, ero stato chiamato all’audizione in Senato dalla Commissione Affari Costituzionali. Presentai delle slide dove dicevo proprio che mancavano le prove che il “vaccino” interrompesse la trasmissione, anche Cosentino disse la stessa cosa.

…E adesso spero che la politica non faccia finta di niente. Sapevano tutto perché noi gliel’avevamo detto, nonostante questo hanno imposto gli obblighi e il green pass continuando a mantenerlo in vigore contro le evidenze. ”

Io e altri come Marco Cosentino abbiamo portato le prove della mancanza di test sull’efficacia anche alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. In più con la Commissione Medico Scientifica Indipendente di cui faccio parte organizzammo un convegno a Roma in cui in cui invitammo tutti i gruppi politici e i ministri.

Quanto dichiarato ufficialmente dalla rappresentante Pfizer si sapeva già dal dicembre 2020. Ai partecipanti dello studio Pfizer-Biontech non è stato fatto neppure un tampone di screening. Poi nell’estate 2021 è emerso dall’uso pratico sul campo che i vaccinati potevano trasmettere il virus come i non vaccinati. Ma ciò che mi indigna è altro.

Il primo a denunciarlo è stato Peter Doshi in un articolo sul British Medical Journal. Elencava i principali difetti dei nuovi sieri e spiegava come Pfizer avesse studiato 36mila persone divise in due gruppi. Ebbene: la misura della cosiddetta efficacia era stata fatta solo su quelli sintomatici che avevano la malattia, ma per tutti gli altri casi, anche due colpi di tosse, è stato lasciato alla soggettività dei partecipanti raccolti dalle varie parti del mondo. Insomma, uno studio fatto coi piedi”.

Non le manda a dire nemmeno alla rappresentate di Pfizer che ha parlato alla commissione europea, ammettendo che non sono stati fatti i test per vedere se il vaccino bloccasse la trasmissione del virus. “…provi lei a fare una Ferrari in fretta e non metterci i freni perché l’importante è che cammini…. E poi vediamo se non dice che è fatta coi piedi. La cosa che mi indigna maggiormente è il suo ghigno semi imbarazzato quando dice che “bisognava andare al passo della scienza”, ma questo non è il passo della scienza! La scienza non ti autorizza a imbrogliare la gente.

Questo lascia l’amaro in bocca perché il Governo e il Parlamento avrebbero avuto tutti gli elementi per agire di conseguenza, almeno non imponendo il vaccino e lasciando la libertà di scelta ad ognuno. Non c’è stata onestà, da parte loro. E soprattutto è venuto meno il compito delle autorità regolatorie, Aifa per l’Italia e Ema per l’Europa. Sapevano tutto, ma hanno lasciato fare come se il “vaccino” fosse un medicamento miracoloso. È stata una truffa contro l’umanità che è costata la libertà e la salute di milioni di cittadini in Europa”.

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