Per non dimenticare: “Il vaccino è libertà”, Enrico Letta 12 settembre 2021

“Il vaccino è libertà e questa parola libertà, che è stata usata a sproposito troppe volte.  Il vaccino è libertà. Libertà di andare a scuola, libertà di lavorare, di guadagnare, di incontrare gli altri, libertà di viaggiare, di divertirsi, di fare sport, di godersi spettacoli e la ripresa delle attività culturali. Chi non si vuole vaccinare è contro l’altrui libertà e non può essere premiato. Chi è ambiguo e vaccinazioni è contro la salute degli italiani, chi è ambiguo su green pass e vaccinazioni è contro le imprese e i lavoratori”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, chiudendo la Festa dell’Unità di Bologna un anno fa’, il 12 settembre 2021.

Alberto Contri, esperto di comunicazione e docente alla IULM di Milano commenta “Sicuramente siamo in presenza dell’applicazione contemporanea e moderna della neolingua di George Orwell, quando aveva rilevato che per cambiare la realtà bastava cambiare le parole, il regime in corso faceva questo. In questa occasione sono stati chiamati vaccini dei trattamenti sperimentali e da lì è saltato tutto l’inganno. Queste affermazioni fanno il paio con quelle di Mario Draghi quando aveva detto: “Se non ti vaccini ti ammali e fai morire”, il che non è vero per stessa ammissione delle virostar. C’è quindi qualcosa che non torna e che ha a che fare proprio col tentativo di limitare la libertà.

La guerra è pace, l’ignoranza è forza, la libertà è schiavitù”, scriveva Orwell nel 1948. Questi slogan sono stati riproposti in chiave moderna dai partiti dell’area Draghi. Pace diventa sinonimo di vittoria dell’Ucraina, tenere all’oscuro i cittadini delle evidenze scientifiche che smentivano l’efficacia delle politiche sanitarie è stata la forza di chi ha esercitato il potere in questi anni, e la libertà è stata trasformata in cieca obbedienza.

Il concetto di libertà in questo caso di articola come “sei libero di fare certe cose solo se esegui ciò che io stabilisco essere per il tuo bene. Sono disposizioni che abbiamo visto che in altri paesi non si sono tenute e lì il covid ha colpito di meno. Quindi c’è dietro un tentativo di seminare la paura, e anche l’allarme sul vaiolo delle scimmie fa parte di questo quadro.

In 1984, Orwell descriveva le dinamiche di un totalitarismo, una dittatura collocata in un futuro distopico. Calato nel presente italiano il trittico di affermazioni orwelliane potrebbe continuare, ad esempio, con questa sentenza: “il partito di letta è… democratico”.

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